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Vederci chiaro è un dovere! … o un potere?!? Vai a sapere…
Se siete arrivati fino a informarvi su un percorso così rivoluzionario come il metodo Bates e a leggere un libro come questo significa che un desiderio l'avete: vi siete dati l'obiettivo di migliorare la vostra vista ed eliminare i disturbi visivi. Bene!
Tra la vostra decisione e il raggiungere il vostro obiettivo c'è di mezzo Consigli e testimonianze per una vista perfetta un testo divertente, una lettura leggera e veloce, in cui l'autore, Giorgio Ferrario, fondatore della Scuola Bates Italia, rende evidente, con aneddoti ironici, una certa cecità dilagante, con lo scopo di eliminarla.
Vedere, anche metaforicamente, è alla base di tutto. Se uno non si dà da fare per vedere, né con gli occhi né con la comprensione e la conoscenza, perde qualcosa. Si preclude un'evoluzione, una crescita, un cambiamento, un successo, una salvezza, un salto quantico, una piacevole sorpresa. Chiamatela come volete: il vostro passo avanti verso il dare alla vostra vita un significato diverso dal mangiare, dormire e andare stancamente e abitudinariamente a lavorare.
Certo è che se vivo la mia vita nella miopia, all'oscuro di possibili visioni, nel buio di inimmaginabili orizzonti, restringo le mie potenzialità di progresso a prospettive ristrette.
Vederci chiaro, quindi, non può essere che un dovere su cui, una volta adempiuto, si apre un grande potere. La lettura di questo libro, se interpretata e colta nella sua intenzione di azione, vi guiderà inaspettatamente verso nuove e sorprendenti scoperte. A voi ora il viaggio, e a me non resta che augurarvi buona lettura e pratica, e con esse buone visioni!
Prefazione
Introduzione
Capitolo 1: MARCO - "Se non voglio capire, non capisco!"
Capitolo 2: ELISABETTA - "Il miracolo deve accadere proprio a me"
Capitolo 3: ROSSANO ED ELISA - "Non so perché lo faccio" e "Lo voglio così a prescindere"
Capitolo 4: MARA - "Ho capito tutto, magari a modo mio ma ho capito"
Capitolo 5: MODALITÀ DIVERSE - "Ognuno a modo suo, ma tutti nel modo sbagliato"
Capitolo 6: FRASI CELEBRI - "E sono pure convinto di ciò che dico!"
Capitolo 7: ESSERE PRESENTI - "Guardo te ma vedo la Bastiglia"
Capitolo 8: PARLIAMO DI VOI - "Senza offesa"
Capitolo 9: PARLIAMO DI NOI - "Senza offesa… speriamo"
Capitolo 10: PARLO DI ME - "Della mia vista… anche"
Capitolo 11: LINGUA INGLESE E METODO BATES - "Prendo in giro anche me"
Conclusioni e ringraziamenti
Approfondimenti
Vederci chiaro è un dovere!… o un potere?!? Vai a sapere… Come in tutte le cose il succo del discorso è comprendere che cosa c'è in gioco, in pratica un altro modo di vedere.
Il fatto è che ogni volta che ci rifiutiamo di vedere, o di osservare, sbattiamo la testa contro un muro… e fa male. È un dolore che ha un suo collegamento con le azioni da compiere per ottenere le cose che uno desidera, raggiungere i suoi scopi, avere successo, fino a osare di guardare negli occhi i propri sogni.
Se siete arrivati fino a informarvi su un percorso così rivoluzionario come il metodo Bates e a leggere un libro come questo, significa che un desiderio l'avete: vi siete dati l'obiettivo di migliorare la vostra vista o i vostri disturbi visivi.
Bene! Tra la vostra decisione e il raggiungere il vostro obiettivo c'è di mezzo Vista Perfetta – Consigli e Testimonianze, un testo divertente, una lettura leggera e veloce in cui l'autore, Giorgio Ferrario, rende evidente, con aneddoti ironici, una certa cecità dilagante, con lo scopo di eliminarla.
Vedere, anche metaforicamente, è alla base di tutto. Se uno non si dà da fare per vedere, né con gli occhi né con la comprensione e la conoscenza, perde qualcosa. Si preclude un'evoluzione, una crescita, un cambiamento, un successo, una salvezza, un salto quantico, una piacevole sorpresa. Chiamatela come volete: il vostro passo avanti verso il dare alla vostra vita un significato diverso dal mangiare, dormire e andare stancamente e abitudinariamente a lavorare.
Certo è che se vivo la mia vita nella miopia, all'oscuro di possibili visioni, nel buio di inimmaginabili orizzonti, restringo le mie potenzialità di progresso a prospettive ristrette.
Ho sempre creduto che vedere fosse un imperativo dettato dall'aspettativa di una vita edificante e nobile. Una condizione che sola vi può essere data da un lavoro su se stessi. Non per gli altri. Vi hanno ingannato finora con questa storia che il lavoro nobilita l'uomo. Nobilita l'uomo se il lavoro lo fate per voi, regalandovi un'opportunità ogni giorno di dare il meglio di voi stessi, ma se lo fate per qualcun altro nobiliterà l'altro, perché l'obiettivo lo fate raggiungere alla persona per cui lavorate e non a voi che l'avete fatto.
Non fraintendetemi. Gli imprenditori sono una categoria da difendere, per la maggior parte qui in Italia geniali e benintenzionati, e che si meritano tutto l'appoggio e la collaborazione di persone che contribuiscono al loro scopo, ma quando uno entra nel purgatorio del lavorare soltanto per lo stipendio, di approfittarsi di tutti i giorni di malattia a disposizione perché nella sua mente esiste solo il concetto dell'approfittarsi, è perché ormai si sente finito. Non ha più niente da dare, senza metterci qualcosa della propria passione e ricavarne qualche soddisfazione per sé e poter dire con orgoglio: «Questo l'ho fatto io, anche se alle dipendenze di altri».
Se siete arrivati a questo, ma anche no, Vista Perfetta – Consigli e Testimonianze può essere un ottimo esercizio per affrancarvi. È la stessa storia dell'obeso che non fa niente per dimagrire, dello studente scarso che non fa niente per prendere un bel voto, del cantante per arrivare a quella nota, dell'atleta per arrivare a quel record personale, del malato di cancro per cercare di informarsi sulle nuove ricerche e guarire. Non è una questione di capacità. Tutti ce la possono fare. È piuttosto una questione di autostima e di rabbia incanalata nella direzione sbagliata.
Lavorare per se stessi con il metodo Bates è molto simile. Se non ci metto del mio, tutta la ricerca straordinaria e gli studi approfonditi, dettagliati e precisi che il dottor Bates ci ha lasciato, e che tutti i formatori come Giorgio Ferrario cercano di diffondere, vi saranno inutili e inaccessibili anche se sotto i vostri occhi. E sarebbe un grande spreco.
Ci lasciamo inebriare dall'attesa miracolosa, dal colpo di fortuna, dal cambiamento di vento a favore inaspettato e inspiegabile; quando lo vogliamo, crediamo anche al soprannaturale, e ci dimentichiamo troppo spesso che chi ce l'ha fatta nella vita è chi non ha mai smesso di lottare e agire con coscienza, sia nelle piccole come nelle grandi cose.
L'attesa del miracoloso, del colpo di fortuna, si invischia con il volersi sentire meritevoli di essere toccati da una mano misteriosa che possa darvi la grazia, ed è per questo che non facciamo nulla. È un test che facciamo a noi stessi per avere la conferma che valiamo per qualcuno di ignoto, e nel farlo ci castighiamo, perché è proprio non facendo nulla che non otteniamo i nostri risultati, e non ottenendoli ci convinciamo che non siamo meritevoli e ci puniamo non facendo nulla e lasciandoci andare. Una ruota che gira al "degrado".
La nostra più grande malattia è la passività, la mancanza di reazione, il delegare. Vai avanti tu che a me scappa da ridere. E si ride. Sì, si ride invece di sorridere mentre si comprende che uno crea la propria fortuna facendo qualcosa. Il fare smuove meccanismi incompresi che portano sempre un aiuto al momento necessario. Non è un miracolo. L'avete fatto voi. Fate i vostri esercizi Bates giornalmente, e "vedrete"!
Non vi limiterete a vedere con gli occhi ma vi si apriranno nuovi inaspettati orizzonti. Gli occhi sono il mezzo, la porta per riscoprire una parte nuova e inesplorata di voi stessi. Se iniziate a vedere, vi aprite la mente. Se aprite la mente, potete riuscire a vedere sempre di più e meglio, rompendo gli schemi che vi limitano e vi impediscono di mettervi a fare gli esercizi che vi possono permettere di ottenere tutto questo. E la ruota, questa volta, inizia a girare al "progresso".
Perché il problema, in fondo, non è che voi ci vediate. Ci sono numerosissimi non vedenti che vivono la loro vita in maniera più che soddisfacente e occhiali che fanno veramente un lavoro egregio. Uno può accontentarsi di quello che ha; non è questo il problema. Il punto di partenza è che voi "desideriate" vedere, visto che ne avete la possibilità. La questione è che, se voi ne avete la possibilità, avete un dovere verso voi stessi e verso coloro che questa possibilità non ce l'hanno. È una questione di giustizia. Perché la giustizia non ha affatto a che fare con il pretendere qualcosa perché, dal vostro punto di vista, non avete avuto abbastanza, ma con il prendersi la responsabilità delle proprie condizioni e fare qualcosa per cambiarle in meglio.
Non tutto ci è dovuto ma tutto è conquistabile. Vedere è l'inizio della vita, non per niente gli occhi sono lo specchio dell'anima. Siate lungimiranti. Guardate lontano anche nel voler vedere vicino. Tentare e ottenere sono gli ingranaggi della stessa macchina. Un amico, pittore contemporaneo, se ne uscì un giorno con questa massima: «Capire è pane, inventare è oro, riuscire è un dovere». Grandioso! Ci lasciò tutti a bocca aperta. È un richiamo a un senso di responsabilità, dovere dell'azione e dell'impegno, ma anche dell'utilizzo di tutto il nostro potenziale, perché lasciarlo inutilizzato è un crimine.
Vederci chiaro, quindi, non può essere che un dovere su cui, una volta adempiuto, si apre un grande potere. La lettura di questo manuale, se interpretata e colta nella sua intenzione di azione, vi guiderà inaspettatamente verso nuove e sorprendenti scoperte. A voi ora il viaggio, e a me non resta che augurarvi buona lettura e pratica, e con esse buone visioni!
Simona Valesi
Giornalista
Pagine: 250, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Nuova Ipsa Editore, Prezzo 9,60 €
Scritto da Isabella il 07/04/2022