Non educhiamo più, questo è il problema.
Se abbiamo smesso di pensare all’educazione è perché ci siamo illusi che per il futuro non ce ne fosse bisogno, e questo è stato l’errore fondamentale.
Forse qualcuno pensa che l’educazione consista nel mandare a scuola i figli.
No, educare significa aiutare una giovane generazione a crescere forte, capace di camminare con le proprie gambe, orgogliosa di sé, confidente nel proprio talento.
Questa è la grande sfida che dobbiamo affrontare.
ESTRATTO:
Il motivo di questo incontro è semplice: siamo molto preoccupati. Ma lasciatemi aggiungere: era ora che ci preoccupassimo.
Mi spiego: faccio questo mestiere ormai da tanti anni, e fino a qualche tempo fa percepivo una sorta di gentile sopportazione di quello che dicevo. Erano gli anni dello star bene, del pil con il più davanti. Parlare di educazione e di futuro sembrava retorica e io passavo per catastrofista e menagramo.
Negli ultimi decenni, purtroppo, l’educazione non ha avuto la giusta considerazione, e ciò è accaduto perché uno degli effetti spiacevoli del benessere è che anestetizza le coscienze, fa sì che le persone sviluppino la tendenza a non farsi più domande. Le cose che dovrebbero essere le più importanti diventano secondarie, quasi fastidiose.
Ora però i problemi sono diventati concreti e visibili, l’effetto dell’anestesia si sta esaurendo.
Oggi siamo in una situazione drammatica ma allo stesso tempo ideale. La scelta non è più tra molte opzioni ma tra due. Finalmente siamo costretti a fare i conti e a chiederci: che cosa vogliamo fare? Vogliamo continuare come abbiamo fatto, o vogliamo provare a cambiare, come abbiamo fatto nei momenti migliori della nostra storia, i momenti più alti, quelli in cui abbiamo trovato il coraggio di guardare avanti?
E qual è la cosa più importante che dobbiamo cambiare? Quella che se risolta permetterà a tutto il resto di aggiustarsi? Non è di certo lo spread, né l’indebitamento pubblico. È l’educazione.
1. Siamo molto preoccupati
2. L'educazione è la madre di tutti i problemi
3. Una cultura pedofoba
4. Un mondo antitrauma
5. Una piramide capovolta
6. Capitano, mio capitano...
7. Autorevolezza e autoritarismo
8. Abbasso la mediocrità
9. Impariamo a emozionarli
10. "Abbiate fame"
11. Stupiamoli, incantiamoli, meravigliamoli!
12. Alcuni miti da sfatare
13. Grandi esempi
14. Sfidiamo i ragazzi
15. Ci si può innamorare senza patire?
16. Perché la mattina li svegliamo?
17. Marco Polo aveva una mamma?
18. La legge della reciprocità
19. Tutto quello che è comodo è stupido
20. Figli all'ergastolo
21. Mio padre mi ha rapito
22. L'arte di educare
Pagine: 190, Tipologia: Libro cartaceo,
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Scritto da Isabella il 07/04/2022
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