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SEI UN INSEGNANTE DI YOGA? QUESTO È IL MANUALE ESSENZIALE PER FARE LA DIFFERENZA NEL TUO LAVORO!
SEI UNO STUDENTE O UN APPASSIONATO? TROVERAI OTTIMI SPUNTI PER LA TUA PRATICA QUOTIDIANA.
L'autore Mark Stephens è una vera e propria autorità nell'ambito dello yoga e in queste pagine presenta i principi e i metodi essenziali per la creazione di sequenze equilibrate all'interno di un corso di yoga.
Questa preziosa guida contiene una rassegna delle principali pratiche utilizzate in tutto il mondo e adatte a tutti: dai principianti agli studenti intermedi, dai praticanti avanzati ai bambini, dalle donne, in ogni fase della loro vita, agli anziani, dagli allievi che soffrono di depressione a quelli colpiti da ansia e stress.
67 MODELLI DI SEQUENZE PER ORGANIZZARE LE LEZIONI DI YOGA
Per ogni sequenza c'è una guida di apprendimento dedicata alle respirazioni (pranayama) e alle tecniche di meditazione, due fattori fondamentali della potenza trasformatrice dello yoga.
Un manuale completo che propone tantissime informazioni pratiche:
- più di 2000 fotografie dimostrative;
- una guida dettagliata degli elementi costitutivi di più di 150 asana;
- il glossario della terminologia yogica;
- l'indice alfabetico delle asana arricchito da foto di ogni postura;
- un formulario di lavoro per aiutare nella progettazione di un corso e delle sequenze proprie di molteplici stili correnti di hatha yoga.
"Una lettura essenziale per qualsiasi programma di formazione per insegnanti"
INDICE DEL LIBRO
Introduzione - L'arte e la scienza della creazione di sequenze yoga
Parte prima - Le basi e i principi fondamentali
Capitolo 1. La filosofia e i principi della creazione di sequenze
Capitolo 2. La struttura ad arco della lezione di yoga
Capitolo 3. Creare le sequenze attingendo a una o più famiglie di asana
Capitolo 4. Organizzare in sequenze le istruzioni sulle asana
Parte seconda - Creare lezioni di livello iniziale, Intermedio e avanzato
Capitolo 5. I surya namaskara, i saluti al sole
Capitolo 6. Lezioni di livello introduttivo e iniziale
Capitolo 7. Lezioni di livello intermedio
Capitolo 8. Le lezioni di livello avanzato
Parte terza - Le sequenze nel ciclo della vita
Capitolo 9. Le sequenze yoga per i bambini
Capitolo 10. Le sequenze per le diverse condizioni della donna
Capitolo 11. Le sequenze yoga per la terza età
Parte quarta - Le sequenze per ottenere salute e benessere
Capitolo 12. Sviluppare la salute emotiva e mentale
Capitolo 13. Le sequenze basate sui chakra
Capitolo 14. Le sequenze yoga ayurvediche
Parte quinta - Conclusioni
Capitolo 15. Ulteriori spunti per creare le sequenze
Appendici
Note
Bibliografia
L'autore
Indice analitico
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La pratica e l'insegnamento dello yoga sono connessi inestricabilmente. Le esperienze che facciamo sul tappetino ci aiutano a perfezionare la pratica personale e ci danno le conoscenze necessarie per condividere al meglio lo yoga con gli altri. Più approfondiamo la pratica, più scopriamo quanti elementi entrano in gioco nello yoga, e quanto esso possa migliorare la nostra vita. L'interrelazione di questi elementi ci porta a confrontarci con pratiche specifiche – ovvero sequenze di azioni – che hanno effetti differenti a seconda di come tutti gli elementi vengono coordinati in un flusso. Questo ci pone diversi interrogativi: Quali sono gli elementi che costituiscono una pratica completa? Come possiamo strutturarli al meglio, in modo da rendere la pratica più accessibile, sostenibile e trasformativa? Qual è il modo migliore di iniziare una sessione di pratica? Cosa dovrebbe includere ciascuna sessione? Quali sono i modi migliori di organizzare in sequenza asana differenti, pratiche di respirazione e meditazioni? Qual è la relazione tra un'asana e un'altra? Qual è l'influenza dell'una sull'altra? Qual è l'effetto di determinate asana ordinate in un certo modo rispetto alle stesse posizioni ordinate in modo differente? Che rapporto c'è tra asana di una stessa famiglia e tra famiglie diverse (posizioni in piedi, asana addominali, posizioni di equilibrio sulle braccia, piegamenti all'indietro, torsioni, piegamenti in avanti, posizioni di apertura delle anche e inversioni)? E il pranayama (o respiro consapevole) e la meditazione?
Cosa li influenza, e come essi a loro volta influenzano ciò che segue? In base a cosa – che non sia l'abitudine, l'intuizione o il capriccio – si dovrebbe decidere la struttura generale e la sequenza di una lezione? Come passare da una lezione all'altra nel corso di una settimana, di un mese, di un anno o di una vita intera? Quali sono i modi migliori di ideare le lezioni per un'intera vita di yoga?
Queste domande, all'apparenza semplici, sulla creazione di sequenze sono complesse, come complesso è il meraviglioso e variegato mosaico delle persone che praticano lo yoga. Età, predisposizioni genetiche, stile di vita, condizione fisica e mentale, ambiente, intenzioni personali e filosofia di vita giocano tutti un ruolo nella pratica dello yoga.
Inoltre, alcune di queste variabili possono variare di giorno in giorno, invitandoci o addirittura imponendoci di modificare ciò che facciamo, o almeno di modificare il modo in cui lo facciamo. Guardare allo yoga da un punto di vista olistico è di vitale importanza per riuscire a considerare questa miriade di elementi in modo ponderato ed esperienziale. Quando si riesce a combinarli insieme nel modo giusto, si creano delle pratiche salutari, sane e sostenibili, che permettono agli allievi di realizzare gradualmente l'equilibrio nel loro percorso di yoga e nella vita in generale.
Il ruolo principale dell'insegnante è quello di mostrare agli allievi un cammino di yoga e guidarli nel percorso. Farlo con ispirazione, competenza, abilità, pazienza, compassione e creatività è ciò che definisce un bravo insegnante. I tanti aspetti dell'insegnamento – ovvero creare uno spazio sicuro che permetta l'esplorazione di sé, creare sequenze che permettano agli allievi di fare un'esperienza al livello fisico ed energetico, correggerli durante il processo di perfezionamento, guidare la meditazione, offrire esempi su come estendere la pratica alla vita quotidiana – convergono tutti sullo stesso punto, sullo yoga come processo per risvegliarsi alla verità del proprio essere, a un senso profondo di equanimità di fronte alle onde della vita quotidiana e alle stagioni della vita1.
Se lo yoga fosse una pratica mirata esclusivamente alla realizzazione di un determinato obiettivo, il ruolo dell'insegnante sarebbe molto più semplice. Diremmo semplicemente agli allievi cosa fare e come farlo. Le sequenze sarebbero raccomandate indiscriminatamente a tutti, dato che attingeremmo alle nostre conoscenze di filosofia yogica, di energia, di anatomia e di psicologia per creare lezioni e dare istruzioni che orientino correttamente gli allievi verso il fine desiderato. Nella pratica fisica le istruzioni si concentrerebbero sull'esecuzione perfetta delle posizioni; nel pranayama insegneremmo la perfezione del respiro e dell'equilibrio energetico; nella meditazione insegneremmo agli allievi come calmare la mente. Ma lo yoga non è una pratica incentrata sull'ottenere qualcosa, è piuttosto un interminabile processo di scoperta e di trasformazione di sé.
In questo processo il ruolo dell'insegnante è quello di un facilitatore e di una guida che incoraggia in modo intelligente ciascun allievo a percorrere il proprio cammino man mano che esso si evolve, respiro dopo respiro.
L'arte e la scienza dell'insegnamento dello yoga si esprime in modo creativo nella creazione di sequenze di asana, pranayama e meditazione che tengano conto dei bisogni e delle intenzioni degli allievi. La vostra creatività è plasmata dalla filosofia dello yoga, dalla tradizione a cui vi rifate, dalla biomeccanica e dalle caratteristiche energetiche delle asana, e dallo scopo che anima la vostra attività di insegnanti. In questo libro prenderemo in esame tutta la gamma di conoscenze e di abilità necessarie a ideare lezioni che vadano incontro ai bisogni e alle intenzioni degli allievi, così da poter loro offrire un percorso più chiaro verso un radioso benessere.
Questo libro fornisce agli allievi e agli insegnanti una serie di materiali a cui attingere per creare una vasta gamma di sequenze yoga. Per usare al meglio questo materiale dovreste idealmente frequentare o aver completato un corso di formazione per insegnanti che vi fornisca le basi fondamentali della pratica. Benché i libri, i DVD e le innumerevoli fonti disponibili online siano tutti utili per apprendere l'arte e la scienza dell'insegnare yoga, il modo migliore per imparare resta l'interazione diretta con gli altri in un corso di formazione, ovvero in un contesto finalizzato esclusivamente a farvi acquisire, sviluppare e perfezionare le abilità e la conoscenza che vi renderanno il miglior insegnante che possiate essere. Lo scopo di questo libro è favorire questo processo.
La prima parte tratta delle basi fondamentali e dei principi della creazione di sequenze. Le vie dello yoga sono innumerevoli, e risalgono alle remote origini dello yoga in India circa cinquemila anni fa. Inoltre, c'è una vasta gamma di orientamenti filosofici, spirituali e intellettuali che riguardano gli elementi specifici della pratica dello yoga. Ho trattato brevemente il variegato mondo dello yoga nel mio libro precedente (Stephens 2016) e dunque non lo farò nel presente volume. In questo libro tratterò invece in modo più specifico la saggezza e le conoscenze che riguardano direttamente la creazione delle sequenze, temi che si riallacciano al pensiero e all'esperienza dell'India, ma anche a fonti contemporanee che gettano nuova luce sulla pratica dello yoga. Nel corso dei vari capitoli condurremo la nostra esplorazione partendo dai principi generali della creazione delle sequenze, per poi orientarla in modo particolare sui metodi e le tecniche di costruzione delle lezioni, lezioni pensate per allievi, spazi, condizioni e intenzioni differenti. Alla fine vedremo come affinare le istruzioni verbali necessarie a perfezionare i movimenti e le azioni energetiche durante le asana.
Nella seconda parte vedremo come ideare le lezioni in base al livello degli allievi. Inizieremo analizzando i surya namaskara, ovvero i “saluti al sole” che spesso si eseguono all'inizio delle sequenze insieme alle sequenze più complesse del “guerriero danzante”. Poi analizzeremo la distinzione tra livelli di pratica iniziale, intermedio e avanzato. In ciascun capitolo verrà innanzitutto definito il livello di pratica, e poi verranno discussi gli elementi e le qualità che gli sono propri. Passeremo poi a considerare quali asana sia meglio insegnare per ciascun livello, e come porle in relazione tra loro in ciascuna lezione tematica (ad esempio in una lezione sull'apertura delle anche, sull'apertura del cuore, di equilibrio, calmante o stimolante). In questa sezione vedremo anche il pranayama e le tecniche di meditazione appropriate a ciascun livello, e il modo migliore di inserirli nelle sequenze in rapporto alle posizioni.
La terza parte si concentra su come costruire le sequenze per allievi di età diverse. Nel nono capitolo vedremo le sequenze per i bambini, e le linee guida per le sequenze adatte a bambini di scuola elementare e di scuola media e a ragazzi delle scuole superiori. Nel capitolo dieci porteremo l'attenzione alla specificità della pratica yoga per le donne in alcune condizioni particolari, vedendo nel dettaglio le sequenze da eseguire durante il ciclo mestruale, la gravidanza (con sequenze distinte per principianti e allieve esperte per ciascun trimestre di gravidanza e per i mesi seguenti) e infine per la menopausa. L'undicesimo capitolo si rivolge allo yoga per le persone anziane, e tratta di come adattare nel modo migliore le sequenze, in modo da aiutare la circolazione, alleviare l'artrite e l'osteoporosi, migliorare l'equilibrio e far fronte ai problemi cardiaci.
Nella quarta parte vedremo come creare lezioni più specifiche che orientino la pratica su livelli energetici più profondi. Nel dodicesimo capitolo vedremo una serie di sequenze per far fronte alle condizioni emotive e mentali che portano a stress, ansia e depressione. Nel tredicesimo capitolo vedremo le sequenze incentrate sul tema dei chakra, che comprendono sia l'uso dei chakra come figure simboliche da usare per contattare problemi emotivi e psicologici, sia i loro aspetti più tradizionali. Nel quattordicesimo capitolo vedremo come applicare le conoscenze dell'Ayurveda alla creazione di sequenze di asana e pranayama equilibrate che abbiano un effetto energetico stabilizzante per ciascuno dei tre dosha, o costituzioni.
La quinta parte, che comprende il quindicesimo capitolo, raccoglie quanto detto nelle parti precedenti, fornisce ulteriori spunti per creare le sequenze e include alcune delle mie sequenze preferite di Soulful Vinyasa.
L'appendice A contiene un glossario di termini yogici, mentre l'appendice B contiene un elenco illustrato di 125 asana (per permettere un loro facile riconoscimento) insieme a una spiegazione dei loro elementi costitutivi. L'appendice D fornisce una serie di sequenze rappresentative di vari stili di Hatha yoga.
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Scritto da Isabella il 07/04/2022