Nel 1978, due anni dopo la morte di Mao, Deng Xiaoping ha dato l’avvio a una serie di riforme che in trent’anni hanno portato la Cina alla ribalta del mondo. Quello che era considerato un paese gravemente arretrato, chiuso in un orizzonte ideologico e tecnologico che lo relegava ai margini della politica internazionale, è rapidamente diventato la potenza trainante dell’economia mondiale.
Al volgere del millennio, con una crescita economica tumultuosa, la Cina si è così trovata proiettata nel contesto globale, impegnata a garantirsi le risorse necessarie ai suoi 1400 milioni di abitanti e con legittime aspettative di veder riconosciuto il suo status di superpotenza.
In questo libro, Davide Cucino analizza con grande competenza il percorso che ha portato questo sterminato paese a produrre la sua originale politica di soft power, nel tentativo di affermare i suoi interessi, ma anche la sua cultura, nel consesso delle nazioni.
Operando in maniera talvolta criticabile, la Cina è comunque riuscita in breve tempo a imporre la sua presenza in tutti i continenti, usando strategie differenti rispetto ai paesi occidentali, fino ad impegnarsi negli ultimi anni anche nel settore militare, forse l’ultimo punto di chiara arretratezza rispetto agli Stati Uniti. Almeno finora.
Comprendere questa storia è fondamentale, soprattutto in questi tempi di rapida evoluzione, nei quali la Cina giocherà sicuramente un ruolo da protagonista.
Scritto da giorgio il 02/02/2022