Siete pazzi a mangiarlo!

Un manager dell'industria alimentare svela cosa finisce davvero sulla nostra tavola. E spiega come difendersi

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Un vasetto di miele su due in commercio è di origine straniera, il più delle volte cinese, e spesso non ha visto neppure un'ape. Additivi e sostanze chimiche che non compaiono, legalmente, tra gli ingredienti. Alimenti conservati in confezioni di cartone o plastica riciclati altamente nocivi. Date di scadenza allungate ad arte. Cibi che contengono diserbanti, coloranti nocivi, sporcizie varie, a volte perfino escrementi. Sughi e prodotti con carne di manzo che però all'origine era cavallo.

Nonostante il livello di attenzione a ciò che mettiamo nel piatto sia oggi piuttosto alto, i pericoli a cui siamo esposti quando facciamo la spesa sono sempre in agguato. L'industria alimentare è un Far West in cui l'imperativo è: smerciare qualsiasi tipo di prodotto o materia prima, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, ottenendo il maggior margine di guadagno possibile.

Nessuno come Christophe Brusset, ingegnere che ha lavorato per anni ai massimi livelli delle principali multinazionali del cibo, può svelare i meccanismi allucinanti dell'industria alimentare, dopo esserne stato testimone e complice. Svela i lunghi viaggi delle materie prime da una frontiera all'altra, racconta quali procedure e trucchi si nascondono dietro i prodotti che troviamo sugli scaffali, e ci fa capire che per mantenere le superofferte che tutti rincorriamo, i grandi supermercati costringono i produttori ad abbassare la qualità.

Un libro illuminante e indispensabile, che spiega anche come è possibile difendersi, fare acquisti più oculati e addirittura orientare l'operato delle aziende.

 

Secondo un'indagine compiuta dalla Coldiretti, del marzo 2016, in Italia due prosciutti su tre venduti come italiani provengono da maiali allevati all’estero, tre cartoni di latte su quattro sono stranieri senza indicazioni di provenienza in etichetta, come metà delle mozzarelle e il concentrato di pomodoro (i cui arrivi dalla Cina sono aumentati del 379% nel 2015 per un totale di 67 milioni di chili). Per quanto riguarda il miele, uno dei prodotti più falsificati, un barattolo su due non è di origine italiana, e una quantità rilevante di quello in commercio è contraffatto.

 

INDICE DEL LIBRO
Prologo. Consumatori, siete voi che avete il potere!
I. Benvenuti nel meraviglioso mondo dell'agroalimentare
II. Il pericolo giallo!
III. Prendete in giro il... gonzumatore
IV. Occhio non vede, peso non duole
V. Una tempesta in un bicchier di latte!
VI. Il mio amico Additivo
VII. C'è odore di bruciato nel regno dei salami
VIII. Le confezioni pericolose
IX. Ridipingere la vita in rosa
X. Indovina l'età!
XI. A brigante, brigante e mezzo
XII. Case per i Puffi
XIII. Storielle piccanti con cacca
XIV. Rosso come un pomodoro?
XV. Il paese dove scorrono latte alla melammina e miele adulterato
XVI. Sulle tracce del pepe esausto
XVII. Un peperoncino troppo rosso per essere onesto
XVIII. L'invasione delle coccinelle
XIX. Erba da sballo... per la pizza
XX. Lo zafferano, regina delle spezie
XXI. Ci prendiamo cura delle vostre cipolle
XXII. È passato di qui, ripasserà di là
XXIII. Trecento tonnellate di pes-tè-cidi
XXIV. Liscio come il Vormishung! XXV. Caccia allo spreco in versione industriale
XXVI. La lucrosa tecnica del glazing
XXVII. Marmellata di fragole senza fragole!
XXVIII. Delocalizzazioni: la legge della giungla
XXIX. Supermercati: alleati del vostro potere d'acquisto?
XXX. Colpevoli, ma non responsabili
Epilogo. Piccola guida di sopravvivenza al supermercato
Ringraziamenti


Siete pazzi a mangiarlo!  Christophe Brusset   Piemme

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Siete pazzi a mangiarlo!
Un manager dell'industria alimentare svela cosa finisce davvero sulla nostra tavola. E spiega come difendersi

Christophe Brusset



torna suPrologo: Consumatori, siete voi ad avere il potere!

Per quasi vent'anni ho lavorato per grandi aziende del settore agroalimentare, molto note e tutte ampiamente fornite di certificazioni e marchi di qualità, ma la cui etica era solo una facciata. Per queste società, il cibo non ha nulla di nobile: si tratta unicamente di un business, di un mezzo per fare soldi, sempre più soldi. Potrebbero fabbricare altrettanto bene, o altrettanto male, pneumatici o computer.

Sono stati anni difficili, perché la mia visione idealizzata del cibo mal si accordava con la realtà che vivevo.

Mi sarebbe piaciuto acquistare i migliori ingredienti, e che la mia Azienda realizzasse prodotti di cui andar fieri, prodotti che potessi consumare io stesso con golosità o far mangiare ai miei figli con totale fiducia. Mi sarebbe piaciuto nutrire il mondo con pietanze industriali, certo, ma preparate a partire da ricette sane, da formule nutrizionali equilibrate. Eravamo ben lontani dal farlo, sia a parole che nei fatti, ma dovevo pur mantenere la famiglia... E a volte mi dicevo che porsi troppe domande, a cui il mio lavoro forniva soltanto brutte risposte, non faceva altro che rendere le cose più difficili.

Eppure alcune domande meritano attenzione. Sapete mangiare? Vi siete già interrogati sul posto che il cibo occupa nella vostra vita? Su cosa è buono? Su cosa significa “mangiare sano”? È importante? Lo è per noi? Per i nostri figli? Sono tutte domande fondamentali che pochi tra noi si pongono seriamente e di cui ancora meno persone conoscono le vere risposte.

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Scritto da antonio
Valutazione: 

Un libro che mi ha stupita e sinceramente depressa acquistatelo vi aprirà gli occhi su molte scelte





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