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Per i devoti dell’Arcangelo Raffaele, questo libretto offre gli strumenti per un corretto “rapporto di fede” e di preghiera con l’Arcangelo: il testo completo del libro di Tobia che ce lo presenta, alcune preghiere, un inno, una novena, una coroncina e un atto di consacrazione ...
Completano l’opera una testimonianza e alcune proposte pratiche per rendere concreta la devozione. In appendice, un interessante excursus sulle apparizioni dell’Arcangelo con interventi nella vita di alcuni santi.
Parte Prima - SAN RAFFAELE ARCANGELO MEDICINA DI DIO
La visione del matrimonio secondo la Bibbia
Pregare aiutati dall’icona dell’Arcangelo San Raffaele
Parte Seconda - PREGHIAMO CON SAN RAFFAELE ARCANGELO
Novena a San Raffaele Arcangelo
Preghiera a San Raffaele Arcangelo, Medicina di Dio
Preghiera per la riconciliazione delle famiglie
Preghiera per la famiglia di Giovanni Paolo II
O Raffaele, Medicina di Dio
Supplica a San Raffaele Arcangelo, Medicina di Dio
Preghiera all’Arcangelo Raffaele guaritore
Preghiera al Principe San Raffaele Arcangelo
Inno a San Raffaele Arcangelo
Coroncina a San Raffaele Arcangelo
Litanie di San Raffaele Arcangelo
Preghiera indulgenziata
Atto di Consacrazione a San Raffaele Arcangelo
Parte Terza - IN CAMMINO CON SAN RAFFAELE ARCANGELO
San Raffaele oggi: due proposte per gli sposi cristiani
- L’Ora di San Raffaele
- I giorni di San Raffaele
Il mio amico Raffaele
La presenza dell’Arcangelo
I segni
Vivere con San Raffaele Arcangelo
Camminare con San Raffaele Arcangelo
Parte Quarta - IL LIBRO DI TOBIA
Appendice - LE MANIFESTAZIONI DELL’ARCANGELO RAFFAELE
Quanto intensamente sentiamo oggi la necessità di un aiuto particolare per i fidanzati, i giovani sposi e le famiglie, confusi e turbati da tanti pericoli che minacciano la loro integrità fisica, psichica e spirituale! Siamo tutti passati al setaccio (cfr Lc 22,31) e non c’è famiglia che non sia provata e scossa fin nei suoi fondamenti più santi.
Il Sacerdote, il Medico e lo Psicologo sono forse quelli che più di tutti toccano con mano le piaghe profonde che minacciano e talvolta giungono a dividere le nostre famiglie facendo leva sulla salvaguardia dei ‘diritti’ personali o del ‘benessere’ del proprio io.
Chi ci salverà da questo terribile cancro che, mettendo in pericolo addirittura la nostra salvezza eterna, è ben peggiore di quello che insidia il nostro corpo? L’infinito e Misericordioso Amore di Dio ci è dolcemente accanto anche in questo combattimento:
“Ecco, Io mando un Angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il Mio Nome è in lui. Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, Io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari” (Es 23,20-22).
Accolgo questo libretto come dono del Padre, invitando il lettore a fare suo il messaggio contenuto, affinché anche per lui, come per Tobia e Sara, l’Arcangelo Raffaele possa dimostrare tutta la sua potenza recando l’aiuto che, per ordine divino, vorrebbe continuamente donare. Infatti, ciò che è accaduto ad altri, perché non può ripetersi anche per noi? Dipende solo dalla nostra fede.
Il Santo Arcangelo Raffaele e la sua Regina ci proteggano, ci illuminino e ci guidino in questo cammino terreno verso la Patria Celeste, cammino che il Padre Santo vorrebbe gioioso e santificante per ognuno di noi.
Roberto Gava
Si può fare una consacrazione a San Raffaele Arcangelo?
Certamente! Anzi, si tratta di un atto d’una forte fede nel soprannaturale, come pure di una saggia e concreta religiosità cattolica!
Nella storia della salvezza, ogni consacrazione ha la sua origine in Dio: è Lui che sceglie l’uomo e lo chiama al Suo servizio per unirlo a sé. Poiché, però, Dio desidera unirsi alla creatura con un patto d’amore, questa consacrazione esige la libera risposta d’amore della creatura. In tale senso, anche la risposta dell’uomo a Dio può essere chiamata “consacrazione”.
Con l’atto di consacrazione una persona o un oggetto viene sottratto all’uso profano e posto al servizio di Dio. Inoltre, per i cristiani, la consacrazione ai Santi Angeli è un patto che si fonda sulla consacrazione a Cristo nel sacramento del Battesimo. Nel Battesimo rinunciamo agli angeli caduti e diciamo “Sì” a Cristo. Questo “Sì” a Cristo e all’unione con Lui comporta non solo l’unione con gli altri membri umani della Chiesa, ma anche la comunione con i Santi Angeli (cfr Eb 12,22 ss.), poiché Cristo non solo è il Capo degli uomini ma anche degli Angeli (cfr Summa Theologiae III, 8, 4, c; Col 2,10). Questo vale anche per San Raffaele, uno dei tre Angeli che la Chiesa venera con il suo nome.
Conosciamo San Raffaele dal Libro di Tobia nell’Antico Testamento. Il suo nome significa: “Medicina di Dio”. Egli è “uno dei sette Angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore” (Tb 13,7). La Chiesa cattolica lo riconosce uno degli Arcangeli dei quali conosciamo il nome.
Veneriamo San Raffaele anzitutto come guaritore, guida dei viaggiatori, ma anche compagno nel nostro cammino spirituale, cioè nello sviluppo dell’amicizia personale con Dio, guida spirituale nel discernimento vocazionale, sia per trovare il partner giusto per il matrimonio, sia per la vocazione sacerdotale e religiosa; ci aiuta infine contro la lussuria, personificata nel demone Asmodeo.
Perché, quindi, noi veneriamo questo grande personaggio del mondo celeste?
Prima di tutto, possiamo affermare che tra gli Arcangeli che nei nostri confronti hanno il “vantaggio” di aver un nome riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa, San Raffaele è colui che meglio rappresenta il mondo angelico sotto l’aspetto dell’interesse verso l’umanità. Infatti, “non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono entrare in possesso della salvezza?” (Eb 1,14). Questo interesse verso l’umanità è cristocentrico: ciò significa che gli Angeli Santi, che sono gli Angeli di Cristo (cfr CCC 331), seguono il loro Signore che si è fatto uomo per partecipare alla sua opera salvifica. Così, nella venerazione speciale a San Raffaele, egli si mostra per noi come garante dell’aiuto angelico nella nostra vita, ci fa consapevoli della presenza degli Angeli tra noi e fa sì che diventiamo persone colme di gratitudine, gioia e serenità davanti al grande Signore degli eserciti celesti.
La venerazione speciale a San Raffaele, inoltre, ci aiuta a mantenere salda la nostra fede cattolica, ricordandoci sempre dell’esistenza di esseri spirituali, della grazia e del Cielo, che è nostra patria eterna.
San Raffaele, guaritore: il suo nome, come abbiamo detto, significa Medicina di Dio. “Egli, infatti, toccò gli occhi di Tobia, quasi in atto di medicarli, e dissipò le tenebre della sua cecità. Fu giusto dunque che venisse chiamato ‘Medicina di Dio’ colui che venne inviato a operare guarigioni” (San Gregorio Magno, PL 76, 1251).
San Raffaele, compagno: tutto il racconto del Libro di Tobia è pieno d’insegnamenti sulla delicatezza e prudenza dell’Angelo accompagnatore. Si può dire che il buon Dio manda i suoi Angeli a guidare gli uomini di buona volontà “dalla croce alla luce”. “Ringrazino il Signore per la sua misericordia, per i suoi prodigi a favore degli uomini!” (Sal 106, 8).
San Raffaele, guida spirituale: così possiamo capire ciò che è successo visibilmente con la famiglia di Tobia, cioè che la testimonianza della fede e la pratica della pietà, con l’aiuto celeste, giovano sempre per il bene dell’uomo. Ciò si può applicare con ancora più ragione alla vita spirituale, cammino attraverso una vita aspra verso le consolazioni divine che, da parte loro, ci preparano a sopportare ulteriori croci. “Felice l’uomo che è corretto da Dio: perciò tu non sdegnare la correzione dell’Onnipotente, perché Egli fa la piaga e la fascia, ferisce e la sua mano risana” (Gb 5, 17-18). I devoti di San Raffaele, quindi, per mano dei loro Santi Angeli Custodi saranno capaci di fare velocemente progressi nella loro vita spirituale, alla scuola della sapienza della Croce di Cristo.
San Raffaele, custode dei nostri tesori: un aspetto meno ricordato del Libro di Tobia è quello del tesoro che San Raffaele riuscì a riportare alla casa del padre Tobi. Anche noi cristiani abbiamo un tesoro da accumulare, custodire e portare alla nostra patria celeste, cioè le buone opere. Dice Gesù: “Accumulatevi … tesori nel cielo … Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,20). Come è bello e fruttuoso meditare spesso su come gli Angeli ci spingano incessantemente a compiere delle buone opere: opere di misericordia! Sono sempre loro che ci preparano questi tesori nel cielo e fanno da nostri intercessori presso Dio insieme con Maria, loro Regina. Infatti possiamo affermare che chi crede negli Angeli e li venera possiede una spiritualità più ricca e fruttuosa, forte della devozione alla Madre di Dio.
Nell’Opera dei Santi Angeli c’è una bella preghiera che accenna alla spiritualità che dovrebbe ispirare tutti quelli che venerano San Raffaele:
“San Raffaele Arcangelo! Tu freccia d’amore e medicina dell’Amore di Dio, ti supplichiamo, ferisci il nostro cuore con l’ardente Amore di Dio e fa che questa ferita non si chiuda mai, affinché anche nella vita d’ogni giorno possiamo rimanere sempre sulla via dell’Amore, e superare tutto con l’Amore! Amen”.
Padre Joachim Welz, ORC
Ordine dei Canonici Regolari della Santa Croce
Chi desiderasse mettersi in contatto direttamente con l'Autore, può telefonare al numero 348-6085897
molto interessante il testo. l'ho apprezzato.
Scritto da Vincenzo il 12/07/2020
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