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Le storie che racconto in questo libro riguardano i miei tentativi, a volte fallimentari, di trovare un equilibrio fra il necessario distacco e la compassione richiesti dalla carriera di un chirurgo, un equilibrio tra speranza e realismo.
Quando un libro inizia con 'Spesso sono costretto a tagliare il cervello ed è una cosa che detesto fare'... non puoi metterlo via, devi continuare a leggere, no? - Karl Ove Knausgard
Cosa significa essere un neurochirurgo? Come ci si sente ad avere in mano le sorti di una persona, mentre ci si apre un varco tra la materia grigia che ne genera i pensieri, i sentimenti e le emozioni? E, se qualcosa va storto, come si convive con le conseguenze? È ciò che scopriremo attraverso le pagine di questo libro, la confessione sincera e intensa di un famoso neurochirurgo inglese che, alla luce dell'esperienza quarantennale, rievoca le vittorie nelle battaglie combattute al fianc dei pazienti, ma anche le inevitabili sconfitte, gli errori e i fallimenti. Primo non nuocere è la narrazione di una professione eroica, chiamata a confrontarsi ogni giorno con i momenti di maggiore fragilità dell'essere umano - la scoperta della malattia, la speranza di una cura -, a prendere decisioni cruciali che, in un modo o nell'altro, cambieranno i destino dei pazienti, ma anche del medico stesso che porterà sempre con sé le storie di gioia o di dolore delle persone che hanno confidato all'abilità delle sue mani e alla generosità del suo cuore le loro vite in pericolo.
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Scritto da giorgio il 02/02/2022