“Arrivai da solo, scesi dal treno e pensai immediatamente al colbacco di Totò e De Filippo nel film Totò, Peppino e la malafemmina; ci mancava l'orso bianco, tant'era diverso il mondo da quello di Napoli!”
Così Riccardo Muti ricorda il suo arrivo a Milano nel novembre 1961, spinto dal maestro Jacopo Napoli a seguire la sua vocazione per la musica, che lo accompagnerà per oltre cinquant’anni e farà di lui uno dei più acclamati direttori d’orchestra del mondo.
Ripercorrendo la propria vita tra conservatori e teatri, sale prove e dietro le quinte, Muti si racconta con ironia e sincerità, rievocando non solo episodi inediti con alcuni dei più famosi musicisti del nostro tempo, ma anche le predilezioni e i dilemmi che hanno punteggiato la sua carriera, in una totale consacrazione alla musica.
Scritto da Vincenzo il 12/07/2020