Nel 1992, la giornalista del «Manifesto» Lidia Menapace e la teologa Adriana Zarri diedero vita a una polemica – cui non fu estraneo lo scrittore Sebastiano Vassalli – circa l’accusa di misoginismo rivolta a don Lorenzo Milani.
Nel libro si traccia un nuovo e suggestivo percorso d’indagine, teso a ribaltare quell’accusa, anzi, a dimostrare la validità del prezioso contributo offerto dal religioso fiorentino nello scandagliare la condizione sociale di retroguardia della donna negli anni Cinquanta, Sessanta e a preconizzare la sua emancipazione fino a prevederne l’impegno politico e sindacale, anticipando, di fatto, idee e conquiste del nostro tempo.
Nel saggio emergono dieci profili di donne del passato, ma, nel contempo, straordinariamente attuali, pedine fondamentali nella vita del priore. Modelli femminili di riferimento, discreti e pregnanti di idealità forti, aderenti ai tempi di allora come a quelli viventi, esemplificazione di un faticoso cammino di progresso di genere a tutela di diritti spesso violati e ancor non interamente riconosciuti.
Idee predittive, anticipazioni e intuizioni – quelle del prete scomodo toscano – di un femminismo ante litteram, non di maniera, fino a questo momento poco esplorato, ignorato e mal interpretato.
Premessa
Notizie biografiche su Lorenzo Milani
i. L’accusa di misoginia
1. I precedenti di un’avversione speciale
2. La polemica del 1992
3. Le lettere su «Il Manifesto»
4. Luoghi comuni e paradossi sulla sessualità
ii. La sfera affettiva, privata e familiare
1. Carola, nutrice affettuosa e premurosa
2. Carla, «muchacha diferente»
3. Silvia, zia generosa e comprensiva sulla lunghezza d’onda del nipote
4. Il rigore e il tormento di una madre tenera: Alice Weiss
4.1 L’opposizione di Alice alla scelta vocazionale di Lorenzo
4.2 Preoccupazioni per l’ambientamento in seminario
4.3 Assensi e dissensi per la carriera ecclesiastica
4.4 Ricerca di condivisione e di appoggio nella stesura delle opere
4.5 Le sofferenze legate allo stato di salute e la mesta accoglienza per il ritorno nel nido materno
iii. Il magistero sacerdotale
1. Giulia Lastrucci, «nonna» saggia e accattivante
2. Eda Pelagatti, sorella in terra e non «perpetua»
iv. L’ambito pubblico di educatore e di cittadino
1. Adele Corradi, interprete autentica del credo pedagogico milaniano
2. Francesca Pellizzi Ichino, sostenitrice del progetto milaniano
3. Elena Pirelli Brambilla, consigliera e dispensatrice discreta di solidarietà
4. Fioretta Mazzei, referente istituzionale senza interessi di parte
v. Intuizioni, anticipazioni e idee predittive di un femminismo «ante litteram»
1. Analisi sociologica della condizione femminile
2. «Incipit» per un profilo di donna non schiava della moda e delle usanze, ma libera di scegliere
3. Scuola e cultura: luogo e strumento di emancipazione al femminile
4. Tutte le tessere di un mosaico al femminile
4.1 Centralità della donna negli affetti personali e familiari
4.2 Centralità della donna nella missione sacerdotale ed educativa
Bibliografia
Scritto da giorgio il 02/02/2022