Medicina tradizionale cinese e fiori australiani

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Medicina tradizionale cinese e fiori australiani  Anna C. Golzi   Tecniche Nuove
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L’autrice racconta la propria esperienza nel percorrere una nuova strada terapeutica che si basa sulla ricerca di un linguaggio comune fra la Medicina Tradizionale Cinese e la Tradizione Australiana.

La prima (MTC) si serve dei percorsi dell’energia presente nell’organismo per riequilibrarla tramite aghi e moxa; la Tradizione Australiana, invece, per curare corpo e mente utilizza le vibrazioni dei fiori.

Se si aggiunge la concezione della MTC al normale inquadramento diagnostico della nostra medicina convenzionale, si potrà avere una visione più ampia e raffinata delle problematiche dei pazienti e una possibilità di prognosi più approfondita.

Il volume riporta, oltre a una introduzione che approfondisce le basi della MTC, anche le schede di ogni singolo fiore australiano complete di indicazioni terapeutiche e casi clinici risolti con l’utilizzo congiunto di MTC e Floriterapia Australiana.


INDICE DEL LIBRO
Introduzione
Medicina Tradizionale Cinese - Le basi
Tao - Yin - Yang
Cielo - uomo - terra
Il Qi
I cinque movimenti
Il percorso della vita
Le leggi che governano i cinque movimenti
Le logge: organi e visceri
I cinque sentimenti
Le cinque mani e le cinque tipologie energetiche
L'orologio biologico
Percorso dei Meridiani
La malattia secondo la MTC
Cause di malattia
I polsi
I cinque sentimenti
Shen Cuore
Yi Milza
Po Polmone
Zhi Rene
Hun-Fegato
Tipologia Yin o Yang
La mano secondo i cinque movimenti
Le cinque mani e le cinque tipologie energetiche
Tipologia Legno (Fegato, Vie Biliari)
Tipologia Fuoco (Cuore, Intestino Tenue, MC, TR)
Tipologia Terra (Stomaco, Milza e Pancreas)
Tipologia Metallo (Polmone, Grosso intestino)
Tipologia Acqua (Rene, Vescica)
Medicina vibrazionale. La lunga strada nei secoli dal Taoismo alla Medicina Quantistica
Argomento di MTC legato al fiore
Glossario di alcuni termini cinesi
MTC e Fiori Australiani - Schede dei Fiori Australiani


Medicina tradizionale cinese e fiori australiani  Anna C. Golzi   Tecniche Nuove

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Medicina tradizionale cinese e fiori australiani

Anna C. Golzi



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In queste pagine racconto la mia esperienza nel percorrere una nuova strada terapeutica: la ricerca di un linguaggio comune fra la Medicina Tradizionale Cinese e la Tradizione Australiana. La prima (MTC) si serve dei percorsi dell'energia presente nell'organismo per riequilibrarla tramite aghi e moxa; la Tradizione Australiana, invece, utilizza le vibrazioni dei fiori per curare corpo e mente.

C'era una volta l'agopuntura bagnata, che consisteva nell'intingere gli aghi nei medicamenti adatti dell'antica farmacopea cinese prima di infiggerli nei punti adatti. In occidente da tempo si usa l'omeosiniatria, cioè quell'arte medica che utilizza i rimedi omeopatici iniettandoli nei punti di agopuntura: il significato di entrambe le metodiche è di amplificare la risposta dei prodotti applicandoli ai punti più indicati.

Perché allora non usare allo stesso modo i fiori australiani sui punti o sulle zone appropriate, per aumentarne la risonanza e quindi l'effetto sull'organismo? Da tempo utilizzo questo metodo con ottimi risultati e voglio fame parte a chi sia interessato.

La conoscenza della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) è ormai una realtà nel mondo occidentale. Molti sono i terapeuti che la utilizzano quotidianamente, con grandi soddisfazioni dato che è una delle prime medicine "olistiche" e "psicosomatiche". Io ho avuto la fortuna di conoscerla parecchio tempo fa e, nell'utilizzarla, ho sempre constatato che ci permette di avere una visione più ampia e raffinata delle problematiche dei pazienti. Anche la possibilità di prognosi sarà più approfondita se aggiungiamo la visione della MTC al nostro inquadramento diagnostico, secondo la medicina classica imparata all'università.

Spesso nelle mie lezioni faccio l'esempio di quel paziente che era venuto a chiedere un consulto per motivi molto generici di malesseri e di stanchezza: aveva fatto gli esami di routine che però non avevano dato risposte soddisfacenti. Durante la visita, al momento dell'esame obiettivo, avevo riscontrato che il dorso del piede destro era gonfio; la persona aveva negato dei motivi validi per un simile sintomo (un trauma, un'insufficienza circolatoria...). Allora avevo riflettuto sul fatto che nella MTC il dorso del piede corrisponde fra l'altro al decorso del meridiano di Stomaco, e lo avevo mandato immediatamente a eseguire esami in questa direzione: infatti, una gastroscopia aveva mostrato un incipiente tumore. Essendo intervenuti molto precocemente, quando ancora non aveva sintomi specifici, aveva potuto seguire tempestivamente un corretto iter chirurgico, e adesso, a decenni di distanza, quando ci incontriamo per qualche visita di controllo, possiamo congratularci reciprocamente per lo scampato pericolo e possiamo porre l'accento sulla finezza diagnostica della MTC. È sottinteso che quel signore è diventato un grande fautore della medicina preventiva e che insegna a tutti i conoscenti quanto sia importante prestare attenzione alle spie d'allarme che il nostro organismo ci mette a disposizione.

Grandi sono le possibilità di una simile medicina, soprattutto se integrata con le nozioni classiche universitarie, e tutti gli agopuntori lo sanno molto bene. L'agopuntura è solo una delle medicine "non convenzionali": se impariamo a fare diagnosi secondo un metodo così completo, potremo intervenire con moltissimi tipi di terapie, secondo la preparazione di ciascuno. Potremo così ricorrere alla fitoterapia, all'omeopatia e a diverse pratiche, oltre che, naturalmente, all'agopressione e agli aghi stessi, che sono sempre una grande risorsa. Da quando però ho incontrato la Floriterapia, mi sono resa conto di avere davvero ima marcia in più a disposizione. Già i Fiori di Bach possono essere usati in maniera locale, per amplificarne la risposta terapeutica, e io stessa li utilizzo da sempre come ci ha insegnato lo stesso E. Bach: su questo argomento abbiamo degli ottimi libri a nostra disposizione.

Anche i Fiori Australiani hanno delle potenzialità davvero interessanti, non ancora abbastanza conosciute. Inoltre i Fiori Australiani sono molti e con specifiche caratteristiche, così che li possiamo utilizzare con la massima precisione, sia da soli sia con effetto sinergico. La loro azione è molto rapida, e, per certi versi, sono più adatti alle situazioni della vita di oggi.

Per questo ho pensato di mettere a disposizione di tutti le esperienze e le osservazioni fatte con i miei pazienti in questi anni, perché chi è interessato a provare quanto già sperimentato li possa utilizzare, e, a sua volta, possa aggiungere ulteriori casistiche alla terapia.

Un cenno indispensabile verrà fatto alla Medicina Vibrazionale, questa terapia del futuro così attuale che ci permette di capire come e perché funzionino i Fiori e le varie Medicine Energetiche. Vedremo le antiche intuizioni e il suo progresso nel corso dei secoli.

Per quanto riguarda la Medicina Cinese, traccerò alcune linee guida, per aiutare chi la conosce poco a entrarne in contatto in un modo semplice, corretto e tradizionale, e accennerò ai concetti fondamentali che riguardano le energie Yin e Yang, i Cinque Movimenti, i Meridiani ... rimandando per approfondimenti a testi già in commercio: c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Io stessa, nel mio libro "Essere nel benessere" ho dedicato due capitoli pratici a quest'argomento, insegnando anche a usare qualche punto importante.

Se si comincia a ragionare seguendo la MTC, ci si apre davanti tutto un mondo nuovo, in cui non esiste più un organo da solo ma ogni organo va visto in relazione agli altri e alle funzioni di tutti; in aggiunta dobbiamo sempre considerare che non esiste un organo puramente fisico ma ciascuno contiene in sé una parte "psichica", cioè il sentimento, l'emozione legata a quell'organo.

Inoltre viene sempre preso in considerazione anche il decorso del meridiano inerente, perché qualsiasi modificazione dell'aspetto dell'organismo lungo questo meridiano (tumefazioni, formazione di nei o discromie, sensazione di dolore o di fastidio...) può indicare una disfunzione più profonda e indirizzare a una terapia davvero precoce, come abbiamo visto nell'esempio riportato sopra. L'importante è, come sempre, dare retta a quello che ci dice il nostro corpo, a quelle spie di allarme che troppo spesso vengono messe a tacere da una terapia "anti" (antibiotica, antinfiammatoria, antipiretica...). In certi casi di emergenza questo tipo di terapia può essere veramente efficace e salvavita, ma nella nostra quotidianità, se noi blocchiamo sempre i sintomi senza capirne la causa, ci comportiamo come se strappassimo dal cruscotto dell'automobile gli indicatori che ci informano del funzionamento dei freni, del livello della benzina... e di conseguenza perdiamo la possibilità di prevenire dei danni che sarebbero probabilmente evitabili.

Quando un paziente comincia a raccontarmi i suoi problemi, io lo ascolto attentamente e prendo nota delle sue espressioni: queste, spesso, m'indirizzano alle sue problematiche non soltanto mentali ma anche fisiche. Basta pensare a quanta gente oggi è sempre tesa, di corsa, con un nodo allo stomaco, salta i pasti perché non ha tempo e poi si siede a tavola e "sbrana" il cibo, senza porre attenzione a quanto fa perché sta seguendo con la mente rabbia o preoccupazioni.

Si può pensare di interpretare i nostri problemi in un modo interessante: il nostro stesso linguaggio ci guida e ci aiuta. Sarà capitato anche a voi di sentire, o magari di dire: "Questo rospo non lo mando proprio giù". Perché i nostri pensieri negativi non trasformino il "cibo" in "rospi", un fiore australiano ci può proprio aiutare: parlo di Crowea.

Se mi chiedessero di salvare solamente uno tra tutti i fiori australiani, credo che salverei proprio quello, perché oggi serve a una grande quantità di persone. La caratteristica di questo fiore è di generare rilassamento, e lo fa a tutti i livelli. Per esempio favorisce la calma e aiuta la digestione. Addirittura è in grado di agire sull'iperproduzione di acido cloridrico, quindi potrebbe utilmente, in diverse situazioni, sostituire gli inibitori di pompa protonica. Farmaci chimici come questi aiutano sicuramente in casi estremi, ma rischiano di creare gravi squilibri digestivi, se assunti troppo a lungo, perché inibiscono la produzione di acidità gastrica; inoltre possono alterare l'equilibrio acido base nel sangue, e di conseguenza portare gradualmente a diverse modifiche dell'organismo anche lontano dal tubo digerente, per esempio a livello della circolazione o delle ossa. Un pH alterato modifica la distribuzione degli elettroliti e si potrebbe verificare una forma di osteoporosi. Alla luce dei più recenti studi sembrano anche essere responsabili d'infarto miocardico.

Crowea invece stimola i nostri processi naturali, impedendo simili alterazioni. Questa essenza può essere assunta per bocca, secondo le normali metodiche, ma si può anche usare un metodo molto interessante: la aggiungo a una crema adatta in ragione di sette gocce ogni 15 ml, e utilizzo questo prodotto per massaggiare le mani dopo che sono state lavate prima di andare in tavola, facendo seguire un breve massaggio lungo la faccia volare (quella "tenera") del braccio, per una decina di centimetri bilateralmente: in questo modo vado ad agire sull'ultima parte del meridiano MC e in particolare sul punto 6 MC, che riequilibra proprio nella zona che mi interessa. MC significa "Ministro del Cuore", e in una visione occidentalizzata può ricordare il sistema neurovegetativo, in particolare, in questo caso, il plesso solare. Questa è solo una piccola anticipazione di quanto leggerete più avanti.


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Essere nel Benessere  Anna C. Golzi   Nuova Ipsa Editore

Anna C. Golzi

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