Scoliosi, torcicollo, lombaggine, artrosi...
Gilles Bacigalupo dimostra l'innegabile legame tra alimentazione e disturbi muscoloscheletrici.
Con un linguaggio divulgativo, l'autore spiega, nel modo più scientifico possibile, che è quasi sempre illusorio voler curare la debolezza muscolare con il bodybuilding. Poiché nella maggior parte dei casi, questa debolezza non è causata dall'inattività e dalla sedentarietà, ma deriva da una contrattura cronica del muscolo, che gli esercizi fisici da soli non possono sradicare e possono persino aggravare.
La nostra muscolatura è un riflesso della nostra salute. Questa dipende essenzialmente dal nostro comportamento quotidiano, e in particolare dalla nostra igiene alimentare.
L'unica arma che abbiamo contro la contrattura è la nostra forchetta! dice Gilles Bacigalupo.
È attraverso un'alimentazione sana, coscienziosamente masticata e perfettamente assimilata che liberiamo il nostro corpo dai grassi cattivi responsabili delle nostre contratture muscolari.
Riscopriremo quindi il piacere e la felicità di godere di un corpo rilassato in piena salute.
Introduzione
I. I nostri muscoli
I muscoli lisci
I muscoli striati
Il muscolo cardiaco
II. Due fenomeni riproducibili e verificabili
Primo fenomeno verificabile e riproducibile: la coda del maiale
"Della coda del maiale o i danni dell'alimentazione moderna"
Come può torcersi la coda del maiale?
Secondo fenomeno verificabile e riproducibile: la pelle del neonato
Il grande mistero della scoliosi congenita finalmente svelato
III. Le conseguenze dei grassi cattivi
L'arco riflesso della contrazione muscolare
Il torcicollo e la lombaggine acuta
L'artrosi
Il circolo del dolore
I disturbi muscolo-scheletrici
La scoliosi
IV. Anatomia e fisiologia del muscolo striato
La fascia
Le diverse fibre muscolari
La biologia e la fisiologia del muscolo
Le proteine
V. Come farsi una muscolatura armoniosa
1. Masticazione accurata
2. Solo grassi crudi
3. Mangiare un po' di tutto
4. Il bagno derivativo*
5. Liberare le aderenze fra ipoderma e fascia
VI. Il massaggio manuale profondo Palper Rouler
Definizione
Chi può praticare il massaggio manuale Palper Rouler.
Le controindicazioni del massaggio manuale profondo
Palper Rouler La manovra
In quale zona si deve applicare il Palper Rouler?
Il dolore del massaggio
La prima seduta
La reazione dei giorni seguenti
Le ecchimosi
La migrazione dolorosa
La gerarchizzazione dei blocchi lipidici
VII. Lo sport è uno scopo, non un mezzo
Conclusione
Bibliografia
Indice delle illustrazioni
Nel 1963 avevo 11 anni. Su consiglio del medico scolastico, d'accordo con il medico di famiglia, i miei genitori mi portarono da un eminente specialista, primario di ortopedia in un grande ospedale parigino, uno di quelli che, all'ospedale o in clinica, non si fanno chiamare "Professore" né "Dottore", ma "Signore". Il genere di barone che non indossa mai il camice quando visita i pazienti perché altrimenti non si noterebbe il distintivo della Legione d'onore appuntato sulla sua giacca.
Il suo studio privato si trovava in una circoscrizione ad ovest di Parigi dove non ci recavamo mai. Negli anni '60 ci allontanavamo molto raramente dal nostro quartiere popolare di Ménilmontant. Le numerose botteghe, presenti anche nella nostra piccola via, erano sufficienti a soddisfare le nostre necessità quotidiane. Con mia sorella e i miei due fratelli, accompagnati dai nostri genitori, siamo andati una sola volta ai Grandi Magazzini al centro di Parigi. Manon siamo entrati. Abbiamo solo guardato le vetrine sognando davanti alle decorazioni di Natale.
Dopo essere riuscito a superare lo sbarramento di una portiera più che sospettosa, mio padre suona alla porta dello studio medico. Ci riceve una signora molto austera. Scopro un altro mondo: la sala d'aspetto, che dico, il salone di ricevimento, deve misurare almeno cento metri quadri. Siamo solo noi tre e non sappiamo dove sedere, tanti sono i divani e le poltrone che troneggiano sul sontuoso tappeto. Il salone è arredato con innumerevoli piccoli mobili antichi intarsiati, quadri d'autore e vasi cinesi.
L'idea di essere visitato da questo eminente specialista mi mette un'enorme ansia. Mi farà male, questo è sicuro! Forse mi farà anche una puntura? Lo sanno tutti, più il medico è rinomato, più la visita è dolorosa! Ebbene, no! Il consulto è totalmente indolore, e mi sembra troppo breve e superficiale: con fare autoritario, il medico mi fa flettere il tronco in avanti, poi, dopo aver tracciato alcuni segni con la penna sulle mie vertebre e controllato con il filo a piombo l'incerto equilibrio della colonna vertebrale, il grande primario, senza mai avermi guardato né rivolto la parola, emette la diagnosi: "Questo bambino ha una scoliosi!" E continua sempre più perentoriamente: "Gli prescriverò della ginnastica correttiva. Bisogna rinforzare i suoi muscoli! ... L'onorario è di 300 franchi..."
Timidamente, mio padre gli chiede allora: Vecchi franchi?, il medico gli risponde subito in modo deciso: "Signore, è da tre anni che la nostra moneta è cambiata, forse bisognerà che cominci a farvi l'abitudine!" Povero papà, ha un malessere, deve sedersi e ci mette qualche secondo per riprendersi: una somma simile deve rappresentare quasi la metà del suo salario mensile!
Di ritorno a Ménilmontant per me seguono decine di sedute di ginnastica correttiva estenuanti e dolorose. Due volte a settimana, mi ritrovo con una dozzina di bambini, della mia stessa età, per subire un'ora di torture fisiche. A terra, distesi sul dorso, dobbiamo effettuare con le gambe movimenti in su e in giù, sforbiciate e altri mulinelli oppure, appesi alla spalliera1, l'istruttore di ginnastica correttiva ci comanda di sollevare le nostre pesanti cosce orizzontalmente. Questi supplizi hanno lasciato una cicatrice profonda nella mia memoria.
Stranamente, sette anni dopo, quando ho dovuto decidere il mio orientamento scolastico, risposi allo psicologo della scuola, chiamato in soccorso da mio padre a causa della mia indecisione a distanza di qualche mese dal diploma: "Voglio fare il masso-chinesiterapeuta". Non sapendo quasi nulla di questa professione a parte la tortura dei mulinelli della mia fragile infanzia, forse era un modo di pareggiare i conti...
Tuttavia, per tutta la mia carriera di masso-chinesiterapeuta, non ho mai imposto simili punizioni ai miei giovani pazienti. Allo stesso modo, per attrezzare il mio studio, non ho mai acquistato spalliere. Niente come il loro ricordo mi dà ancora, dopo cinquant'anni, la nausea.
Oggi, nel 2017, ho 65 anni e sempre la mia scoliosi! Sono felicemente pensionato e, dopo aver molto sofferto fisicamente, per molti anni, di dolori diffusi (alla schiena, alle braccia, alle mani e ai piedi), definiti artrosici, non soffro più. Le spalliere sono sempre presenti in molti studi di rieducazione e i miei colleghi continuano a maltrattare i nostri ragazzi a furia di allungamenti, forbici e mulinelli! Sul sito ameli-sante.fr dell'Assicurazione sanitaria, possiamo leggere oggi, nel 2017:
"Le sedute di chinesiterapia prescritte in caso di scoliosi hanno molteplici obiettivi:
- mantenere la mobilità del rachide;
- mantenere la funzione respiratoria;
- rinforzare i muscoli;
- lavorare sulla stabilizzazione della colonna vertebrale"
Il rafforzamento muscolare fa sempre parte delle raccomandazioni fatte ai masso-chinesiterapeuti. Questa raccomandazione è scientifica e incontestabile perché giustificata dai risultati della valutazione della forza dei muscoli vertebrali dei bambini affetti da scoliosi, che mostrano una debolezza oggettiva in rapporto alla valutazione media dei bambini "normali" della stessa età.
Tuttavia, la stragrande maggioranza degli studi scientifici sulla rieducazione della scoliosi non dimostra che abbia effetti positivi. In queste analisi, il mancato aggravamento della scoliosi è considerato un buon risultato... Allora, come mai questa raccomandazione scientifica e incontestabile non funziona? È il quesito al quale risponderemo in questo libro.
Grande mistero della scienza: come può una procedura terapeutica che non ha mai veramente provato scientificamente la sua efficacia persistere così a lungo? Probabilmente perché la medicina non ha altro da proporre. Scopriremo che in realtà esiste una risposta scientifica a questi problemi ortopedici così come al mal di schiena e all'artrosi.
Scopriremo che tutti questi problemi di salute sono generati dalle contratture muscolari, che a loro volta sono provocate dalla cattiva alimentazione. Vedremo anche che la contrattura muscolare indebolisce il muscolo e constateremo, infine, che la debolezza muscolare non è provocata dall'inattività e dalla sedentarietà ma dalla contrattura muscolare. Ne dedurremo che il trattamento della debolezza muscolare non si fonda sulla frequenza di una palestra, ma su una sana alimentazione ben assimilata che ci permette di produrre buoni grassi fluidi.
Perché una risposta sia considerata scientifica deve essere supportata da due imperativi:
- fenomeni oggettivi, naturali e riproducibili;
- e, a partire dai fenomeni osservati, una dimostrazione costruita su cono scenze accademiche incontestabili.
Dopo una sintetica esposizione sulla struttura dei nostri muscoli, scopriremo due fenomeni oggettivi, naturali e riproducibili sui quali potremo costruire la dimostrazione.
Pagine: 416, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Nova Scripta, Prezzo 40,00 €
Pagine: 280, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : FrancoAngeli, Prezzo 20,00 €
Pagine: 304, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Edizioni Fag, Prezzo 13,23 €
Pagine: 164, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Macro Edizioni, Prezzo 6,48 €
Scritto da Vincenzo il 12/07/2020