Forni in terra cruda

Un manuale agile e dettagliato su come autocostruire un forno in terra cruda personalizzando la costruzione secondo le proprie esigenze di spazio ed estetiche

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Forni in terra cruda  Andrea Magnolini   Terra Nuova Edizioni
  • 12,00



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Introduzione: Silenziosamente, sotto i piedi… - Perché autocostruire un forno in terra cruda
Teoria: La storia e i forni tradizionali - Giocare con il fuoco: la gestione razionale del calore - La terra cruda - Forme del forno - Forni, calcoli e proporzioni
Fasi operative: Dove costruire il forno - Costruire la base - Il piano del forno - La cupola
Esempi: Forno con cupola intrecciata e terra cruda - Forno in massone - Forno con cupola di mattoni crudi - Forno con cupola di coppi vecchi
Protezione e utilizzo: Proteggere il forno dall'acqua - Asciugare, accendere, cuocere il forno - Sportello di chiusura - Sfruttare il calore del forno: la cottura graduale - Manutenzione - Rifare il piano di un vecchio forno
Varianti: Aria preriscaldata - Scaldare l'acqua con il forno - Forno bidone e altri forni a fiamma indiretta - Forni tedeschi a due piani - Un accenno alla stufa in muratura - Forni per terrecotte - Misure di sicurezza
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Silenziosamente, sotto i piedi…
Prima, la terra che calpestavo non aveva importanza, non aveva né consistenza né colore, non la consideravo, a volte la maledivo perché si seccava d'estate e coltivare qualcosa era tremendamente difficile.
Da quando ho scoperto che la terra argillosa poteva essere materia prima di un forno, di un intonaco, di una stufa in muratura, immediatamente è diventata preziosa; collocata all'interno di un processo, di un ciclo completo, la terra era divenuta importante. Da allora la studio, anzi, le studio e le confronto perché, come diceva Alberto Rabitti “non esiste la terra al singolare, esistono le terre”.
Conoscere i materiali locali e saperli utilizzare dà un grande senso di ricchezza. Di solito una materia è preziosa perché è rara o difficilmente accessibile. Quella legata alla terra invece è una ricchezza particolare: della terra si può disporre in grande quantità, in modo gratuito e diffcilmente si teme che venga rubata. Tutti possono accedervi, e viene voglia di diffondere le conoscenze ad essa legate per far capire alle persone quanto sono ricche senza saperlo.
Anche chi comincia a scoprire i legni locali, i materiali d'intreccio, le pietre, le erbe per curarsi, l'agricoltura senza l'uso di veleni, prova la stessa sorpresa che accompagna la riscoperta delle potenzialità delle cose semplici di cui la natura ci circonda con abbondanza. Una ricchezza che non porta con sé la paura di perderla vale il doppio.

Perché autocostruire un forno in terra cruda
Costruire un forno in terra cruda può essere una bella esperienza, una gran fatica, un motivo per lavorare insieme e per fare festa, un'occasione di apprendimento e per qualcuno una piccola rivoluzione del modo di vedere la natura che ci circonda.
Tutti i forni qui presentati sono stati costruiti da gruppi di 8-13 persone in due o tre giorni. Un forno può essere realizzato interamente con mattoni refrattari o prefabbricati a base di cemento fuso. Perché allora costruirlo con la “terra del giardino”?
La terra è ecologica. Se non è inquinata, è il materiale più biocompatibile per gli esseri umani; è atossico e si lavora volentieri a mani nude a differenza di molti materiali edili industriali che spesso contengono scarti di lavorazioni e ceneri di inceneritori. Se il forno arriverà a fine vita, la terra degli strati più esterni si potrà riciclare in altre costruzioni o mettere nell'orto. La parte cotta potrà essere riutilizzata come fondo di un sentiero.
La terra è gratuita, e se si recuperano anche gli altri materiali necessari (pietre per la base, mattoni vecchi per il piano del forno ecc.) sono sufficienti € 15-20 di sabbia ! ne per costruire un vero forno. In ogni caso la spesa di solito non supera i € 100.
La terra è un materiale locale e non necessita di grandi trasporti. Di solito, quando si inizia a chiedere e a cercare, si trova della terra argillosa vicino casa, il più delle volte entro un raggio di 10 km. Altri materiali da costruzione fanno centinaia, a volte migliaia di chilometri su camion, e poi vengono stoccati dentro magazzini di cemento.
La terra è duratura. Se ben protette dall'acqua, le opere in terra cruda possono durare a lungo. Ci sono case in terra cruda che hanno duemila anni. In Italia, nelle Marche, in Sardegna, in Abruzzo è facile incontrare case pluricentenarie. Anche per i forni il rapporto fatica-durata è buono: 2 o 3 giorni di lavoro collettivo per forni che possono durare ! no a 50-100 anni.
La terra cruda perdona. Se si sbaglia qualcosa in fase di costruzione o si desidera modi! care l'aspetto esterno del forno una volta finito, si può fare. A differenza di colle, calce e cemento, la terra ha una “presa meccanica” e non chimica; basta aggiungere acqua e la terra cruda torna subito morbida e lavorabile. Se il forno si sbecca o annerisce è sufficiente bagnare e ripassare la finitura… magari cambiando anche forma o colore.
La terra può essere divertente! L'argilla, a differenza del cemento, non contiene sostanze tossiche, non è corrosiva ed è facile e piacevole da maneggiare. Si può costruire un forno senza l'uso di macchinari, quindi tutti possono partecipare, bambini compresi. Costruire un forno può diventare un'occasione di apprendimento e di festa, un momento semplice e creativo, si possono coinvolgere curiosi e amici, si può impastare con le mani e con i piedi nudi… A volte l'impasto viene meglio ballando!


Forni in terra cruda  Andrea Magnolini   Terra Nuova Edizioni

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