Uno psicologo e un medico uniscono le proprie forze per affrontare una delle tendenze più allarmanti e fraintese del nostro tempo: i coetanei cheprendono il posto dei genitori nella vita dei figli.
Il dottor Neufeld ha dato a questo fenomeno il nome di "orientamento ai coetanei", riferendosi con esso al fatto che bambini e ragazzi tendono a rivolgersi ai coetanei peravere indicazioni rispetto ai valori, al senso di ciò che è giusto osbagliato, all'identità e ai codici di comportamento. Ma questo orientarsi ai coetanei deteriora la coesione familiare, impedisce un sano sviluppo del bambino, avvelena l'atmosfera scolastica, e favorisce la crescita di una cultura giovanile aggressiva, ostile e sessualizzata.
Questo libro aiuta i genitori - insieme con gli insegnanti e gli operatori sociali - a comprendere la natura inquietante del fenomeno e fornisce soluzioni per ristabilire la giusta preminenza del legame spontaneo che unisce genitori e figli. I concetti, i princìpi, e i consigli pratici in esso contenuti daranno ai genitori il potere e la forza di essere per i propri figli ciò che la natura ha inteso: la fonte vera di contatto, sicurezza e calore.
Prefazione all’edizione italiana
Introduzione per le edizioni europee
Nota al lettore
Ringraziamenti
PRIMA PARTE - Il fenomeno dell’orientamento ai coetanei
I I genitori contano più che mai
L’assenza del contesto
L’impatto dell’orientamento ai coetanei
Normale non vuol dire sano o naturale
Campanelli d’allarme
La buona notizia
II Attaccamento sviato e sovvertimento degli istinti
Essere consapevoli dell’attaccamento
Attaccamento e orientamento
Le sei modalità dell’attaccamento
• I sensi
• La somiglianza
• L’appartenenza e la lealtà
• Il valore
• I sentimenti
• Farsi conoscere
La competizione degli attaccamenti importanti
Quando l’attaccamento si ritorce contro di noi
III Perchè si è spezzato il legame
Una cultura di attaccamenti mancati
La frantumazione dei legami familiari
Cambiamento frenetico e tecnologia impazzita
Come funziona una cultura di attaccamento
La via naturale all’attaccamento
Attaccamenti che nascono da un vuoto
SECONDA PARTE - Sabotati : come l’orientamento ai coetanei mette a rischio il legame con i genitori
IV La perdita di potere dei genitori
La spontanea autorevolezza che serve per fare i genitori
Il segreto del potere genitoriale
Cos’è che ci rende capaci di fare i genitori?
A caccia di etichette
V Da aiuto a ostacolo: quando l’attaccamento lavora contro di noi
L’attaccamento ordina gerarchicamente genitori e figli
L’attaccamento evoca gli istinti dei genitori, ne aumenta la tolleranza e rende il bambino irresistibile
L’attaccamento suscita l’attenzione del bambino
L’attaccamento tiene il bambino accanto ai genitori
L’attaccamento trasforma il genitore in un modello
L’attaccamento elegge il genitore come guida primaria
L’attaccamento fa sì che il bambino desideri farsi apprezzare dal genitore
VI Controvolontà: perché i bambini diventano disobbedienti
La controvolontà cresce con l’affievolirsi dell’attaccamento
La controvolontà e la sua funzione naturale
La falsa indipendenza del bambino orientato ai coetanei
Il mito del bambino onnipotente
Perché l’uso della forza e della manipolazione è controproducente
VII L’encefalogramma piatto della cultura
TERZA PARTE - Confinati nell’immaturità: come l’orientamento ai coetanei impedisce il sano sviluppo dell’individuo
VIII La pericolosa fuga dai sentimenti
I bambini orientati ai coetanei sono più vulnerabili
I bambini orientati ai coetanei perdono il loro scudo naturale contro lo stress
I bambini orientati ai coetanei sono più vulnerabili alle interazioni prive di sensibilità dei loro pari
Le manifestazioni di vulnerabilità sono schernite e sfruttate dai coetanei
Le relazioni fra coetanei sono intrinsecamente insicure
IX Prigionieri nell’immaturità
Cosa vuol dire essere immaturi
Il disegno della natura per la crescita
Come favorire la maturazione
L’orientamento ai coetanei blocca la crescita in cinque modi significativi
• Le cure genitoriali non giungono a segno
• Poiché l’attaccamento ai coetanei è incerto, non si può mai dormire sonni tranquilli
• I bambini orientati ai coetanei sono incapaci di sentirsi appagati
• I bambini orientati ai coetanei non riescono a lasciar andare
• L’orientamento ai coetanei schiaccia l’individualità
X L’aggressività
La frustrazione come forza propulsiva dell’aggressività
Come l’orientamento ai coetanei fomenta l’aggressività
• I bambini orientati ai coetanei sono meno capaci di determinare un cambiamento
• I bambini orientati ai coetanei hanno minori capacità di adattamento
• I bambini orientati ai coetanei hanno meno sentimenti contrastanti sull’aggressività
XI Il bullismo e le sue vittime
Dominare senza prendersi cura
Cosa spinge i bulli al dominio
In che modo il bullo cerca di dominare gli altri
Cosa scatena l’aggressione del bullo
Attaccamento per vie indirette
Lo sgretolamento del bullo
XII Una svolta sessuale
Il sesso come espressione della fame di attaccamento
Sessualità e fuga dalla vulnerabilità
Sessualità senza maturità
XIII Studenti a cui è difficile insegnare
L’orientamento ai coetanei estingue la curiosità
L’orientamento ai coetanei offusca la mente integrativa
L’orientamento ai coetanei mette a repentaglio
l’apprendimento per tentativi ed errori
L’orientamento ai coetanei induce ad apprendere solo tramite l’attaccamento, (e dalle figure di riferimento sbagliate)
L’orientamento ai coetanei rende gli studi insignificanti
L’orientamento ai coetanei priva gli studenti degli insegnanti
QUARTA PARTE - Come tenersi stretti i propri figli (o come riprenderseli)
XIV La danza del richiamo
• Entrare nello spazio visivo del bambino con atteggiamento amichevole
• Offrire al bambino qualcosa a cui tenersi stretto
• Invitare alla dipendenza
• Agire come bussola di riferimento
Riportare a sé i bambini orientati ai coetanei
XV Preservare la forza del legame
Mettere la relazione al primo posto
Agire pensando sempre all’attaccamento
Aiutare il bambino a legarsi al genitore
Restare uniti quando si è lontani fisicamente
Intimità: il legame più profondo
Creare abitudini e imporre restrizioni
Restrizioni al contatto con i coetanei
XVI Disciplina che non divide
Cos’è la vera disciplina?
I sette princìpi della discplina naturale
• Usiamo la connessione, non la separazione, per rimettere in riga il bambino
• Quando sorge un problema, lavoriamo sulla relazione, non sull’incidente
• Quando le cose vanno storte per il bambino, tiriamo fuori le sue lacrime anziché cercare di insegnargli una lezione
• Sollecitiamo le buone intenzioni invece di pretendere i buoni comportamenti
• Tirariamo fuori i sentimenti eterogenei invece che cercare di fermare il comportamento impulsivo
• Quando si ha a che fare con un bambino impulsivo, orchestriamo il comportamento desiderato anziché pretendere maturità
• Se non si può cambiare il bambino, cerchiamo di cambiare il suo mondo
QUINTA PARTE - Prevenire l’orientamento ai coetanei
XVII Non favorire la concorrenza
Non lasciarsi ingannare dai primi frutti dell’orientamento ai coetanei
La timidezza non è il problema che crediamo
Lo stress del nido in assenza di attaccamento
Il saper stare con gli altri non nasce dal contatto con i coetanei
Non è di amici che i bambini hanno bisogno
I coetanei non sono la risposta alla noia
Quand’è che il contatto con i coetanei è accettabile, e quanto bisogna consentirne?
I coetanei non sono la risposta all’«eccentricità»
Non fare affidamento sui coetanei per sostenere l’autostima del bambino
I coetanei non sono sostituti dei fratelli
XVIII Ri-creare il villaggio degli attaccamenti
Sviluppare un gruppo di sostegno
Essere buoni mediatori
Disarmare la concorrenza
Glossario
Indice
Il caos culturale che affligge il Nuovo Mondo minaccia di invadere anche l’Europa, a meno che gli europei non desiderino salvaguardare ciò che esiste di più sacro: la relazione con i propri figli. Sotto la spinta delle pressioni economiche globali, le tendenze ormai dilaganti in Nord America fanno la loro apparizione prepotentemente anche altrove, allentando i legami di attaccamento fra i bambini e gli adulti che se ne prendono cura.
In tal modo, distruggono il contesto appropriato perché i genitori possano svolgere il loro compito, menomando lo sviluppo umano e, insidiosamente ma inesorabilmente, erodendo le basi della trasmissione culturale.
Uno sguardo attento alle esperienze del Nord America rivela che i bambini non ricevono da genitori, insegnanti o altri adulti responsabili le indicazioni necessarie su come essere, come apparire, quali valori abbracciare, a quale cultura appartenere, e quali codici comportamentali adottare; le ricevono, invece, dai loro stessi coetanei. Ho definito questo fenomeno come orientamento ai coetanei.
Durante un recente viaggio sabbatico in Provenza con la mia famiglia, mi sono reso conto di quanto i giovani americani siano orientati ai coetanei se paragonati ai ragazzi dell’Europa continentale. Per la gran parte, i bambini in Europa prendono ancora le mosse dagli adulti. Di contro, gli attaccamenti dei bambini statunitensi, canadesi, inglesi e australiani sono ormai talmente sviati che l’orientamento ai coetanei viene accettato come fosse la norma. Il sangue si è mutato in acqua. La cultura, in questi paesi, fluisce adesso orizzontalmente anziché verticalmente, creando culture pop che a stento sopravvivono per un decennio. Nei paesi anglofoni è molto più probabile che i ragazzi parlino come i coetanei, vestano come i coetanei, si somiglino fra loro e modellino la propria immagine, il proprio aspetto e il comportamento in base a messaggi che si trasmettono gli uni con gli altri. Ne risulta immaturità, alienazione culturale e abbassamento della qualità dell’apprendimento, ipersessualità precoce, uso di droghe, e un aumento dell’aggressività, del bullismo e della violenza minorile. Dal canto loro, i genitori sono a disagio, frustrati, e si acuisce in loro la sensazione che lo sviluppo dei bambini sia, in qualche modo, sfuggito all’influenza degli adulti.
La perdita dell’orientamento agli adulti sta distruggendo il contesto nel quale i piccoli avrebbero dovuto essere allevati. Perché si possa essere genitori efficaci, è necessario che i bambini sviluppino la giusta relazione con i genitori. L’orientamento ai coetanei rende il compito del genitore ben più arduo di quanto non fosse in passato e di quanto non debba essere per natura. I ragazzi americani stanno perdendo i genitori, non perché manchi una qualche competenza o il giusto coinvolgimento, ma semplicemente per mancanza di attaccamento. A meno che non venga arginato, l’orientamento ai coetanei diventerà la norma anche in altre parti del mondo.
Per quanto possa essere insulsa, dozzinale e manipolativa, la vera nemica delle grandi culture europea e giapponese non è la cultura pop americana di per sé, quanto piuttosto la perdita – da parte dei bambini – degli adulti come attaccamenti primari ed efficaci. Una volta che i legami fondanti dell’infrastruttura culturale abbiano ceduto il passo, non c’è nulla che di quella cultura ne preservi saggezza e tradizioni. Il pericolo è reale. Ciò che mi è sembrato chiaro in Europa, è che sebbene la cultura fosse estremamente valida, ci fosse poca coscienza del ruolo che l’attaccamento svolge nella conservazione della stessa. Senza quella consapevolezza, il contesto di attaccamento verrà inevitabilmente eroso dalle stesse forze economiche che hanno mandato a monte la comunità, il vicinato, la famiglia e la cultura in Nord America e altrove. Come si usa dire, spesso non si apprezza ciò che si possiede finché non lo si è perduto. L’unico meccanismo di base per trasmettere i propri valori e la propria cultura è il desiderio ardente del bambino di restare accanto ai genitori e somigliare loro. Non ne esistono altri.
La conseguenza principale di questa perdita di attaccamento ai genitori e ai più anziani è anche la perdita del contesto appropriato per una sana crescita. L’attaccamento di un bambino ai genitori crea un grembo psicologico necessario per poter dar vita alla personalità e all’individualità. Quando i coetanei sostituiscono i genitori, lo sviluppo dei bambini si arresta: l’orientamento ai pari crea una massa di giovani adulti immaturi, conformisti e inquieti, incapaci di integrarsi nella società corrente. Quello di cui il mondo ha bisogno in questo momento è maturità e capacità di guida; solo un forte attaccamento ad adulti amorevoli e responsabili è in grado di produrre personalità mature e capaci. Per proteggere la cultura, che a sua volta custodirà i legami di attaccamento, dobbiamo diventare consapevoli di ciò che è essenziale, prima che vada perduto.
Il materialismo imperante e le infatuazioni tecnologiche dell’economia globalizzata sono alla base dell’orientamento ai coetanei del mondo anglofono.
Se l’Europa vorrà sfuggire a questa maledizione, sarà necessario che protegga con cura l’orientamento agli adulti dei suoi piccoli. La cultura non sarà più sufficiente; ciò che serve ora è una coscienza collettiva della natura e del ruolo dell’attaccamento. Il Vecchio Mondo, con il suo rispetto intuitivo per le culture tradizionali, radicate in solidi attaccamenti fra adulti e bambini, è ora la nostra migliore speranza.
Pagine: 620, Formato: 17x24, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Nuova Ipsa Editore, Prezzo 57,00 €
Pagine: 112, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Salus Infirmorum, Prezzo 14,16 €
Pagine: 96, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Red Edizioni, Prezzo 4,14 €
Pagine: 274, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Nova Scripta, Prezzo 54,00 €
Scritto da Vincenzo il 12/07/2020