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Introduzione
Prima parte - Perché
1. Coltivare il buono - 2. Velcro per il negativo - 3. Cervello verde, cervello rosso
Seconda parte - Come
4. Guarisci te stesso - 5. Prendi nota - 6. Creare esperienze positive - 7. Modellare il cervello - 8. Fiori che sostituiscono le erbacce - 9. Fare buon uso della pratica di AAAA - 10. 21 Gioielli
Postfazione - Ringraziamenti - Note - Bibliografia - Elogi relativi al libro - L'Autore
È fin troppo facile evidenziare gli aspetti negativi della nostra vita. E quelli positivi? Ammesso che li notiamo, ben presto svaniscono perché vengono dimenticati.
In questo manuale troviamo tutte le istruzioni per creare nuovi modelli di cervello che ci aiutano ad accorgerci e a rafforzare la nostra capacità di riconoscere il bene, il positivo. Riconoscere le esperienze quotidiane positive permette la crescita di nuovi e positivi collegamenti sinaptici nel cervello.
Rick Hanson, neuropsicologo e autore di fama internazionale, spiega questa tecnica in maniera dettagliata. Una volta padroneggiata questa capacità, possiamo cambiare la nostra vita, guarire vecchie ferite ed eliminare vecchi schemi mentali obsoleti e inutili... e come risultato finale offrire solo felicità.
Le esperienze positive non devono necessariamente essere grandiose, ma bastano quelle semplici piacevoli sensazioni che si possono avere bevendo un buon caffè, oppure trascorrendo un po' di tempo con una persona simpatica o la soddisfazione per aver completato un lavoro.
Il nostro cervello è di gran lunga l'organo più importante del nostro corpo
Infatti, ciò che accade in esso determina ciò che pensiamo, sentiamo, diciamo e facciamo. L'autore ci mostra che ognuno di noi ha il potere di cambiare il proprio cervello per il meglio con l'aiuto della propria mente. A poco a poco, sinapsi dopo sinapsi, si è davvero in grado di costruire la felicità nel proprio cervello.
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Una mia amica, dopo più di dieci anni di felicità con il suo partner, ha improvvisamente visto la fine della sua relazione. Lui era l'amore della sua vita. Dopo che se n'è andato, si è sentita vuota e disperata. Si è confidata con i suoi amici, ha fatto ginnastica, ha meditato, e si è incontrata con un terapeuta: tutto questo l'ha aiutata. Ma il suo dolore restava intenso, e a volte la sopraffaceva.
Allora ha deciso di aggiungere, a tutte queste cose che faceva per stare meglio, la pratica di assorbire il buono. A quel punto qualcosa ha cominciato a cambiare. «Quando andavo a correre», mi ha raccontato successivamente, «mi sentivo bene. Quando riuscivo a restare in questo stato d'animo, era come se le sensazioni positive entrassero nella mia mente e si diffondessero per tutto il corpo». La stessa cosa avveniva quando, facendo un bagno caldo, lasciava entrare il rilassamento, o quando si prendeva qualche secondo per godere della soddisfazione che provava dopo aver portato a termine un progetto di lavoro. «La mia tristezza e la mia impotenza hanno cominciato a svanire». Dopo qualche settimana, mi disse che assorbire sensazioni positive diverse volte, durante il giorno, l'aveva veramente aiutata ad alleviare il senso di perdita. «Penso, sinceramente, che tutto ciò mi sia stato di grandissimo aiuto per imparare di nuovo a essere felice».
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Scritto da Isabella il 07/04/2022