Il dibattito su fede e scienza attraversa tutta la storia del cristianesimo, a conferma dello stretto legame che unisce queste due forme di sapere. In epoca moderna, con la riduzione della ratio a ragione strumentale, l’una è stata spesso contrapposta all’altra. Oggi, il magistero della Chiesa e la teologia da un lato, molti scienziati «illuminati» dall’altro (ma non lo scientismo, non gli idolatri che fanno della scienza una «religione»), sono alla ricerca di un tipo di rapporto fondato sull’articolazione tra fede e scienza, mediante un dialogo che cerca un’integrazione tra le due. Autonomia, distinzione (non separazione) e complementarietà (non invasioni di campo) sono i connotati di un rapporto corretto e fecondo fra i saperi.
Papi e teologi del ’900 hanno notevolmente contribuito a questo cammino, soprattutto attraverso il Concilio Vaticano II e gli interventi di Giovanni Paolo II. Notevole è stato però, ancora una volta, l’apporto di Joseph Ratzinger, prima e dopo la sua ascesa al soglio pontificio.
L’opera che qui presentiamo, dopo un’ampia introduzione del curatore Umberto Casale, si articola in due parti: la prima contiene una selezione di passi ripresi da opere del teologo bavarese, scritte durante la lunga docenza nelle facoltà di teologia delle più illustri università tedesche. La seconda raccoglie alcuni discorsi pronunciati da Benedetto XVI e rivolti a diverse istituzioni ecclesiali, in particolare la Pontificia Accademia delle Scienze e il Pontificio Consiglio della Cultura.
Scritto da Isabella il 07/04/2022