INDICE: Ricominciamo a fare «ooh...» - Quello che è servito a me può servire ad altri - Gli ostacoli al cambiamento - La rana nella pentola d'acqua: siamo già cotti a metà? - I primi passi del mio cambiamento - Il valore del nostro tempo - Pulizie veloci - Come avere sempre un pasto pronto - Merende, dolciumi, snack e bevande per bambini...vegetariane, vegane ma non troppo strane! - I fermentati - I «superalimenti» - Come fare da sé... - Bicarbonato di sodio - Come ottenere piante a costo zero con gli scarti delle stesse - Cosmesi facile fai da te... veloce e alla portata di tutti! - Vacanze quasi gratis! - Le vostre domande e critiche - Realizzate i vostri desideri! - Piccola bibliografia ovvero I libri che mi hanno aiutato nel percorso di decrescita e che consiglio di leggere
Quello che è servito a me può servire ad altri
È da questa frase, quasi banale, ma per alcuni di difficile comprensione, che tutto è cominciato.
Sono partita con una semplice mail a una trasmissione Rai, stanca delle solite lamentele che non portano a nulla (se non forse a far alzare l'audience dei programmi!), stanca di persone ormai frustrate e disperate per la crisi globale, crisi di valori, prima ancora che economica.
In quella mail, in cui dubitavo che intervistando solo persone disperate si potesse realmente aiutare chi guardava e ascoltava, suggerivo piuttosto di mostrare esempi positivi, di raccontare storie di rinascita, storie di chi, nonostante la crisi, senza presunzione, senza avere le risposte a tutti i problemi del mondo, cerca di rialzarsi.
Con mia grande sorpresa, poco dopo, sono stata contattata dalla redazione per partecipare al programma.
«No, assolutamente no!» ho sbottato. «Io in TV? Ma cosa c'entro io?». «Ho voluto solo darvi un'idea ma ora siete voi a doverla
sviluppare!». «Ci saranno altre persone disponibili a partecipare, per-
sone che farebbero carte false per ricevere una telefonata così... Contattate loro! Io ho una famiglia, non posso muovermi e non voglio comparire. Potete mostrare ciò che faccio ma non voglio presentarmi di persona!».
A quel punto, la centralinista, gentilissima, ha utilizzato un argomento che non ho potuto fare a meno di valutare come positivo, capendo in realtà – solo dopo mesi – che si trattava di un vero e proprio boomerang (con risvolti negativi): «Beh, ma se facciamo vedere solo degli oggetti e li raccontiamo sommariamente, sembra una cosa falsata, inventata. Se invece facciamo conoscere una persona reale, normale, per di più una mamma, casalinga, che fa l'orto e mille altre cose, allora il suo messaggio sarà recepito in modo molto più efficace, e arriverà a migliaia di persone contemporaneamente».
Da lì a quel che è accaduto poi, il passo è stato brevissimo. Due, ora tre, libri, centinaia di interviste, e migliaia di persone meravigliose conosciute, persone arrivate da percorsi diversi ma con ideali e mete simili.
La nota negativa?
Questo libro vuole essere uno spunto di crescita. Per le cose negative esistono altri spazi di espressione.
La positività, la voglia di fare, la creatività, le necessità economiche, reali o meno, questi sono i punti che ho voluto mettere a guida di questo ultimo libro che è nato, come tutti gli altri, per offrire spunti, idee e consigli per auto-aiutarsi.
Perché, ricordiamoci bene:
– chi fa da sé fa per tre;
– aiutati che il ciel ti aiuta;
– volere è potere;
– ride bene chi ride ultimo (penserete: che c'entra? Eccome se c'entra!).
Scritto da Isabella il 07/04/2022