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Nonostante il mestiere di genitore sia tra i più antichi della storia della comunità umana, quello di educatore è ancor oggi uno dei compiti più misteriosi che genitori ed insegnanti sono chiamati a realizzare.
Come fare ad insegnare ai nostri bambini cos'è giusto e cos'è sbagliato? Come insegnare loro a fare le giuste scelte? In che modo accompagnare i giovani ad assumere ed a maturare quei valori che permetteranno loro di evitare azioni negative dannose? Come aiutarli a favorire l'accettazione di se stessi e degli altri facilitando il superamento di stati d'animo spiacevoli ed incrementando la frequenza e l'intensità di stati emotivi piacevoli?
In un periodo in cui la società è sempre più assuefatta dal frastuono assordante ed in cui i ritmi di vita sono sempre troppo veloci ed il tempo dedicato all'educazione diventa più effimero e frammentato, il lavoro di Silvana Tiani Brunelli offre agli educatori delle strategie per sapersi sintonizzare con i propri figli ed allievi attivando dei modelli educativi che ci permetteranno di gettare le basi necessarie per promuovere la condivisione, la reciprocità e la cooperazione, senza le quali difficilmente potremmo intraprendere l'arduo ruolo genitoriale ed educativo.
L'autrice con un linguaggio schietto e colloquiale ci propone dei metodi versatili e di facile applicazione che ci consentiranno di connetterci con i nostri bambini rendendoci possibile e facile un'educazione che miri a farli crescere quali individui autonomi e sicuri. Le metodologie che ciascuno di noi svilupperà non costituiranno un aggravio di impegno per il docente, nè interferiranno con la didattica quotidiana, bensì congiungeranno educazione e prevenzione, potenziando l'interazione tra educatore ed allievo, promuovendo un clima formativo all'insegna della motivazione e della collaborazione. I metodi proposti contribuiranno a sviluppare e promuove efficaci fattori di protezione che si renderanno utili nell'affrontare difficoltà e disagi che s'incontrano a scuola e soprattutto nella vita.
Imparare ad “Esprimere e conoscere se stessi” aprirà la via per un'efficace educazione emotiva che permetterà di attivare le connessioni affettive ed emozionali tra genitori e figli, tra educatori ed allievi, utilizzando alcune strategie, tecniche e modalità relazionali, flessibili, versatili e pensate per essere compatibili con i ritmi incalzanti ed estenuanti della vita di oggi.
Seguendo i consigli e le riflessioni dell'autrice non risulterà difficile favorire una crescita affettiva armonica dei nostri bambini, mettendoli in grado di realizzare appieno le proprie potenzialità ed il proprio benessere, il che consentirà al bambino di acquisire consapevolezza delle proprie emozioni rendendolo capace di affrontare, in modo costruttivo, le difficoltà che certamente incontrerà nell'ambiente scolastico, famigliare e non solo.
Queste le linee essenziali di “Esprimere e conoscere se stessi”, l'ultimo ma non conclusivo lavoro di Silvana Tiani Brunelli, che in modo netto e inequivocabile, alla coscienza pedagogica dell'uomo contemporaneo, pone l'esigenza di contribuire validamente, mediante un innovativo sistema educativo maturato da una personale esperienza didattico-pedagogica imperniata al rifiuto di un mondo sempre più dilaniato da iniquità, tecnicismo e discriminazione di ogni tipo, ad un rinnovato sistema educativo votato alla realizzazione di un mondo più consono alla natura umana. L'argomento, trattato dall'autrice in modo sistematico e graduale, dell'esprimere e del conoscere se stessi permette ad ognuno che intraprenda questa metodologia, che nelle sue diverse fasi interseca la conoscenza oggettiva con quella soggettiva per portare l'individuo ad una maggiore è più aperta consapevolezza di se stesso, a rendersi conto di “cosa è giusto in un contesto specifico” per “essere consapevoli di che cosa è giusto per sè”. Dove il “che cosa è giusto per sè” ne rappresenta anche l'aver coscienza, la consapevolezza, del mondo che ci circonda.
In una civiltà sempre più caratterizzata dallo strapotere del consumo fine a se stesso, anzichè dal rispetto per la dignità del bambino e dalla preoccupazione di liberare l'uomo, lo sforzo massimo della maggior parte della pedagogia ufficiale è incentrato dall'interesse della produzione su cui poggia l'attuale civiltà occidentale. Ed è proprio nell'interesse di questa produzione che attualmente si basa la riforma della macchina statale cui si richiede la capacità di prevedere e di pianificare, ma sempre più indifferente alla vera necessità dell'individuo, quella di diventare cosciente di se stesso.
In questa struttura sistemica e tecnologicamente organizzata l'individuo e, nello specifico, il bambino di cui parla l'autrice, non c'è; o, meglio ancora, anche se c'è, non appare, perchè produttivamente insignificante, perchè insignificante per la produzione alla ricerca di tecnici, di impiegati e di funzionari efficienti.
Nell'attuale civiltà dei consumi, la conoscenza oggettiva della natura e della realtà e quella soggettiva di se stessi, linee guida dell'autrice, la cui sintesi porta ad una maggiore consapevolezza di se stessi e del mondo, è un qualcosa di irrilevante se non pericoloso. E ciò nonostante sono indubbi e grandi i vantaggi che arrecano all'individuo stesso e, quale cellula cosciente, ad una società formata da simili individualità.
L'innovativo sistema educativo dell'autrice rappresenta uno sforzo di chiarificazione dei problemi quale esigenza di una nuova società in cui l'uomo sia considerato non sotto il duplice aspetto di produttore e consumatore, ma quale creatore di nuove forme di vita individuali e collettive. Per l'autrice compito dell'educazione è quello di educare il singolo ad accettare la problematicità della condizione umana non in un atteggiamento di passività e di inerzia, attualmente dominante, ma in un atteggiamento di attività, impegnati cioè a risolvere tale problematicità, assunta secondo le differenti e più o meno complesse situazioni in cui si presenta, in direzione e nel senso indicati dal principio della conoscenza oggettiva e soggettiva che, se ben direzionate, accompagnano “i bambini e i ragazzi a sapere come funziona la realtà e a conoscere se stessi”.
Ed è tale convinzione che mi conforta nella presentazione di questo volume, nel quale i motivi della problematicità dell'esperienza, cosciente della minaccia dell'alienazione, dell'esigenza dell'impegno alla consapevolezza di se stessi, sono considerati non anacronistici e superati, quanto criteri fondamentali ed insopprimibili dell'azione educativa in un periodo di dominio dell'uomo tecnologico.
Prof. dr. sc. Fulvio Šuran
Pagine: 256, Formato: 15x21, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Salus Infirmorum, Prezzo 15,00 €
Scritto da giorgio il 02/02/2022