I segnali sulla necessità di rivedere il parametro della crescita su cui si fondano le società industriali continuano a moltiplicarsi: l'avvicinarsi dell'esaurimento delle fonti fossili di energia e le guerre per averne il controllo, l'innalzamento della temperatura terrestre, i mutamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacciai, la crescita dei rifiuti, le devastazioni e l'inquinamento ambientale.
Eppure gli economisti e i politici, gli industriali e i sindacalisti conl'ausilio dei mass media continuano a porre nella crescita del prodotto interno lordo il senso stesso dell'attività produttiva.
In un mondo finito, con risorse finite e con capacità di carico limitate, una crescita infinita è impossibile, anche se le innovazioni tecnologiche venissero indirizzate a ridurre l'impatto ambientale, il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. Queste misure sarebbero travolte dalla crescita della produzione e dei consumi in paesi come la Cina, l'India e il Brasile, dove vive circa la metà della popolazione mondiale.
Forse è arrivato il momento di smontare il mito della crescita, di definire nuovi parametri per le attività economiche e produttive, di elaborare un'altra cultura, un altro sapere e un altro saper fare, di sperimentare modi diversi dirapportarsi col mondo, con gli altri e con se stessi.
Introduzione
1. Manifesto del Movimento per la decrescita felice (Mdf)
2. Sobrietà e autoproduzione
3. Povertà e ricchezza
4. Decrescita, lavoro e occupazione
5. Decrescita e paesi poveri
6. Efficienza, sobrietà e autoproduzione energetica
7. Crescita, innovazione e progresso
8. Consumatori o niente
9. Lo Stato sociale (del benessere…)
10. Care, losche e tristi acque in bottiglie di plastica
11. C.ambie.re.sti.?
12. Com’è grande la città, com’è bella la città
13. Mangia la carne, che ti fa bene, con tutte quelle proteine
14. Money money money NUOVO!
15. Crescita della popolazione mondiale e decrescita economica
Bibliografia essenziale
Scritto da giorgio il 02/02/2022