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C'è una linea immaginaria che ricongiunge la sensibilità cromatica degli antichi popoli orientali - quale trapela dai miti egizi, persiani, indiani e cinesi - con alcune assai più recenti "esperienze del colore" di tipo spirituale come quelle di J.W. Goethe con La teoria dei colori ...
Nella prima parte dell'opera Reuben B. Amber ripercorre questa linea immaginaria, addentrandosi abilmente nel vasto patrimonio mitologico orientale e delineando le tendenze e controtendenze (scuola statica e scuola dinamica) della scienza moderna riguardo all'ottica.
La seconda parte dell'opera affronta da vicino la scienza del colore, sul piano diagnostico e terapeutico e perfino sul piano dietologico. L'autore esamina il potere curativo delle singole gradazioni cromatiche e la loro applicazione nel trattamento delle più diverse malattie, affrontate con l'ausilio di specifiche tecniche cromoterapiche, quali l'acqua solarizzata, il contrasto cromatico, la visualizzazione e la terapia con i cristalli.
A distanza di un secolo dall'opera del Goethe scienziato pare compiersi la sua profetica intuizione: "I coloro sono le azioni della luce; azioni e passioni":
Scritto da giorgio il 02/02/2022