Comprendere i messaggi del nostro corpo

Guarire individuando le relazioni tra emozioni e disturbi

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Comprendere i messaggi del nostro corpo  Jean-Pierre Barral   Edizioni il Punto d'Incontro
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L'essere umano è composto di corpo e spirito; è un individuo, un'entità unica. Prima della nascita è il frutto dell'unione di due esseri. In seguito si relaziona con la famiglia, poi entra in società. Si inserisce nel mondo, nell'universo, nel cosmo, tutti elementi in movimento. Come questi, anche l'uomo è in movimento. In lui, dalla nascita fino alla morte, tutto si muove, tutto cambia.

I processi di crescita e di invecchiamento costituiscono gli esempi più chiari di questa realtà. Prendere coscienza della propria evoluzione, dei ritmi che si impongono, dei movimenti che si imprimono, delle interconnessioni che rendono un corpo vivo, significa imparare a conoscersi e a prendersi cura di se stessi allo scopo di attraversare l'esistenza in condizioni di migliore armonia.
Senza con questo volervi incitare all'egocentrismo o al narcisismo, teniamo a sottolineare che non dovete mai perdere di vista il fatto che siete la persona più importante della vostra vita. Da voi, dal vostro equilibrio dipendono la stabilità o meno delle persone che vi circondano e, di conseguenza, di tutto un sistema familiare o sociale.

Ciò che ricevete in cambio sarà sempre benefico, avete dunque nei riguardi di voi stessi un dovere di sorveglianza e di mantenimento. Molti tra noi si occupano più dell'automobile che del proprio corpo. Quanti di quelli che conoscono il piacere di essere al volante di un'auto ruggente e fiammante si sentono altrettanto comodi “nella propria pelle”? Quanti di coloro che, al minimo rumore sospetto del motore, corrono dal meccanico agiscono con la stessa premura, quando avvertono un malore o un malessere emotivo?

Non dobbiamo ascoltare il nostro corpo in misura eccessiva, per non correre il rischio di diventare ipocondriaci. Tuttavia, impariamo a osservare le sue reazioni, per giungere semplicemente a essere in armonia con il “nostro motore”, per evitare i guasti e per approfittare al meglio delle sue performance. Ciascuno di noi vive le proprie paure, i propri complessi, le proprie colpe. Usciamo dagli schemi nei quali ci siamo volontariamente rinchiusi e accettiamo di guardarci in faccia e in profondità, fino alle viscere. Affondiamo le realtà che sono comuni a tutti e sfruttiamo le differenze, che si rivelano spesso eccezionali; trasformiamo le percezioni negative in positive.

Impariamo a non avere più paura del nostro corpo e delle sue reazioni. Accettiamo di esprimere le nostre emozioni. Non dimentichiamo che un'emozione ha sempre delle ripercussioni sul fisico. Questo è già un primo passo per vivere meglio. Se comprendiamo che il corpo tiene in memoria un trauma, possiamo individuare i segni che sono all'origine di una disfunzione. Cerchiamo di prevenire piuttosto che guarire. Quanta più attenzione riserviamo alla nostra salute, tanto meglio staremo. I genitori si sforzano di insegnare ai loro figli il senso pratico e morale, come cavarsela nella vita di ogni giorno, come affrontare la vita in società, in tre parole, "come diventare autonomi".

Non potremmo immaginare allo stesso modo una maggiore autonomia nella gestione della nostra salute? Mi sembra essenziale prendere alla lettera l'adagio: “Aiutati che il ciel t'aiuta” e contare prima di tutto su se stessi per costruirsi una buona salute. Conoscersi, nutrirsi bene, fare esercizio fisico sono i precetti di base per offrire a se stessi il piacere di un organismo e di una mente ben funzionanti.

L'attuale sistema sanitario ci comunica questo: “Siate malati, noi vi cureremo”. Non è di certo il giusto atteggiamento da adottare. Sarebbe meglio raccomandare: “Prima d tutto fate tutto ciò che potete per stare in salute”. Nel corso di questo libro mi sforzerò di fornirvi informazioni che vi aiuteranno a capire il linguaggio del corpo e ad adattarvi alle sue esigenze per gestire meglio la forma fisica e la salute. Per esempio, se un giorno avete mal di stomaco, prima di precipitarvi dal farmacista per acquistare un prodotto che mascheri il dolore, ponetevi le domande essenziali: “Come si è svolta la giornata? Al lavoro ho subito degli affronti da parte di qualche superiore? Se sì, qual è stato il mio grado di disagio?”.

Concludendo, per esempio, che alcune parole amare del vostro superiore possono aver scatenato questo mal di stomaco, potete alleviare il dolore ma anche costruire meglio le vostre difese. Come? Immaginando un nuovo atteggiamento davanti alla vessazione, rafforzando la vostra protezione, appigliandovi ai vostri punti forti.

Prendendovi cura dei vostri organi con un'alimentazione e un'igiene di vita adatte, conseguire certamente un benessere migliore. Un po' di introspezione vi sarà di grande aiuto. In quest'opera troverete per ogni organo:
- una breve descrizione del suo funzionamento:
- una spiegazione più dettagliata delle sue disfunzioni e dei sintomi che possono manifestarsi;
- le emozioni che vi sono collegate;
- una descrizione della personalità, della gamma di emozioni che corrispondono all'organo stesso (per esempio, individueremo le caratteristiche della persona “fegato” o della persona “cuore” o di quella “rene”);
- infine, le cure adatte all'organo in questione sul piano fisico, alimentare e psicologico.

Prima di fare appello agli specialisti e di sentirvi dire: “Ci prenderemo cura di lei”, non dimenticate che disponete di strumenti d'azione efficaci per preservare la vostra salute: l'ascolto e la comprensione dei messaggi del vostro corpo.


Comprendere i messaggi del nostro corpo  Jean-Pierre Barral   Edizioni il Punto d'Incontro

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