Come educare il potenziale umano

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Come educare il potenziale umano  Maria Montessori   Garzanti
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I nostri allievi sono abituati a esercitare liberamente la volontà e il giudizio, guidati dalla fantasia e dall'entusiasmo.

«Questo libro vuole essere il seguito di "Educazione per un mondo nuovo" e si propone di aiutare gli educatori a capire le esigenze del bambino dopo i sei anni.»

"Come educare il potenziale umano" viene pubblicato per la prima volta nel 1948 ad Adyar, in India. Qui Maria Montessori ha inaugurato numerose scuole dedicate ai bambini figli sia di indiani sia di inglesi, ed è per questo conosciuta come «la Madre» per antonomasia.

In questo libro viene innanzitutto rivelato il segreto del successo del suo metodo educativo, ovvero la capacità di stimolare con intelligenza l'immaginazione creatrice del fanciullo per risvegliarne l'interesse, e di far germogliare in lui i semi della scienza.

Viene poi esposto il suo programma di Educazione Cosmica, attraverso l'idea centrale e ispiratrice del Piano Cosmico.

L'autrice suggerisce come insegnarlo al fanciullo attraverso la storia emozionante della Terra e delle sue trasformazioni, della comparsa dei primi uomini e delle più antiche civiltà.

Perché all'interno di questo Piano tutto e tutti si riconoscono e si ritrovano, obbedendo al grande scopo della vita: lavorare insieme.


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Come educare il potenziale umano

Maria Montessori



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Questo libro vuole essere il seguito di Educazione per un mondo nuovo e si propone di aiutare gli educatori a capire le esigenze del bambino dopo i sei anni. Noi sosteniamo che il bambino o la bambina di dodici anni e di intelligenza media, educati in una delle nostre scuole, ne sa almeno quanto il «prodotto finito» di una scuola media superiore e che questo risultato non è stato ottenuto al prezzo di sofferenze e distorsioni fisiche o intellettuali. I nostri allievi sono anzi preparati in tutto e per tutto all'avventura della vita, abituati come sono a esercitare liberamente la volontà e il giudizio, guidati dalla fantasia e dall'entusiasmo. Solo allievi come questi possono assolvere pienamente i compiti del cittadino di una comunità civile.

I primi quattro capitoli trattano soprattutto di psicologia e descrivono la personalità mutevole del bambino che l'educatore si trova a dover affrontare, e la necessità che ne deriva di adeguarvisi continuamente. Il segreto della riuscita sta nello stimolare intelligentemente la sua fantasia per risvegliare l'interesse e far germogliare i semi già gettati da un materiale di lavoro attraente, figurativo e letterario, ma sempre legato a un'idea centrale ispiratrice - il Piano Cosmico nel quale tutti, consciamente o inconsciamente, rispondono al grande Scopo della Vita. Vi si spiega come la concezione dell'evoluzione della vita sia stata recentemente modificata dalle scoperte geologiche e biologiche, così che l'autoperfezionamento deve ora cedere il primo posto alla collaborazione fra gli impulsi naturali primari.

Gli otto capitoli successivi suggeriscono come rivelare al bambino il Piano Cosmico, la storia emozionante della terra su cui viviamo, delle sue molteplici trasformazioni nel lento passare delle epoche, quando l'acqua era lo strumento principale e docile della Natura; come la terra e il mare abbiano lottato per la supremazia finché fu raggiunto un equilibrio fra gli elementi, tale da consentire alla Vita di comparire sulla scena a recitare la sua parte nel grande dramma. La creazione della terra come oggi la conosciamo si spiega davanti alla fantasia del bambino, debitamente illustrata da tavole e diagrammi suggestivi; e viene di continuo sottolineata la funzione che, pena la sua estinzione, ogni elemento deve assolvere, consciamente o inconsciamente, nel grande Complesso della natura. Il racconto procede fino alla comparsa dell'Uomo Paleolitico, fatto rivivere attraverso gli strumenti che ha usato per influenzare l'ambiente, più che attraverso i resti fisici di una così piccola creatura. Il nuovo elemento dell'intelligenza è portato alla creazione dall'uomo, e i bambini vengono guidati a capire la grande accelerazione che ha avuto luogo nell'evoluzione a partire da questo punto. Essi imparano a considerare con reverenza i più lontani pionieri, che faticarono per raggiungere obiettivi a loro ignoti, ma che ora sappiamo individuare. Nomadi e sedentari contribuirono a formare le prime comunità e, in un alternarsi di guerra e di pace, a condividere e a effondere i piaceri della vita sociale.

A partire dal capitolo XII vengono descritte brevemente alcune delle prime civiltà, tenendo presente in particolare la loro influenza reciproca, e mostrano come lentamente la civiltà umana si sia organizzata verso l'unità, proprio come nel singolo essere umano gli organi si formano dapprima attorno a centri separati di interesse, e sono riuniti più tardi nell'organismo umano integrato dal sistema circolatorio del sangue e da quello nervoso. Così il bambino, guidato attraverso alcune delle epoche più emozionanti della storia del mondo, giunge a rendersi conto che l'umanità ha vissuto in uno stadio embrionale e solo ora sta emergendo a una vera nascita, capace di acquisire coscienza della sua reale funzione e unità.

Gli ultimi capitoli ritornano a considerazioni di carattere psicologico, insistendo con gli insegnanti sull'importanza suprema, per la nazione e per il mondo, dei compiti che essi devono assolvere. L'insegnante dovrebbe lavorare al servizio non di un credo politico o sociale, ma dell'essere umano nella sua completezza, in grado di esercitare liberamente, con autodisciplina, la volontà e il giudizio, non sviato da pregiudizi e non distorto da paure.


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