Dal mattino, quando apriamo gli occhi, alla sera, quando andiamo a riposare, tutto ciò che vediamo è colorato.
Non c’è momento della nostra vita in cui i nostri sensi non percepiscano colori. L’informazione raggiunge poi il cervello e questo, attraverso l’invio di impulsi nervosi, induce il nostro corpo a reagire, determinando livelli diversi di benessere psicofisico.
Oggetto di questo libro è proprio il potere che i colori esercitano sulla nostra psiche. Frutto di anni di ricerca, di studio e di esperienza professionale, ColorPower ci insegna a utilizzare a nostro vantaggio la loro energia positiva. Anche grazie a uno stile chiaro e accattivante, ai moltissimi esempi e alle illustrazioni, il lettore apprenderà rapidamente gli accorgimenti da adottare per usarli nella maniera più consona alle proprie esigenze.
Imparerà, ad esempio, a creare ambienti rilassanti o stimolanti che massimizzino le sue prestazioni, e a rinnovare l’aspetto di una stanza in modo semplice ed economico. Troverà inoltre preziosi consigli per scegliere cibi colorati benefici per la salute.
Nei momenti di crisi, spesso crediamo di vivere in un mondo in bianco e nero. Mariella D’Amico ci ricorda invece che il mondo è sempre ricco di luci e di colori.
Quante volte nel linguaggio comune hai utilizzato i colori come metafora?
«Sono di umore nero», per indicare che quello era proprio un brutto momento, oppure «Avere il conto in rosso», «Essere verde dalla rabbia», «La cronaca rosa, quella nera...».
Anche in inglese per esempio si dice «I’m blue», per dire che si è di cattivo umore.
Frequentemente si usano i colori per descrivere delle situazioni in maniera rapida ed efficace.
Queste associazioni mentali e questi modi di dire non sono nati a caso!
Il viaggio che stai per intraprendere svelerà molti segreti sui colori. Ciò che leggerai è il frutto degli studi, della professione e della ricerca che svolgo da più di quindici anni, ma soprattutto della grande passione che anima questo percorso.
Ciò che mi rende così caro il tema ha a che fare non solo con la bellezza che si crea quando si curano le scelte cromatiche, ma col benessere che quest’attenzione produce su chi guarda il risultato e ne è influenzato.
Dal mattino quando apriamo gli occhi, alla sera quando andiamo a riposare, tutto ciò che vediamo è colorato. Viviamo in un’era ipertecnologica, siamo bersagliati da colori, immagini, suoni e rumori provenienti da televisori, pc, cartelloni pubblicitari, per così tante ore al giorno, che spesso non riusciamo a focalizzare nulla di quello che ci circonda.
Mi capita spesso, quando presto consulenza per le scelte cromatiche degli ambienti, di far compilare ai miei clienti un breve questionario, in cui chiedo di descrivere le stanze dove trascorrono il loro tempo.
Sui colori della propria casa sono abbastanza ferrati: li hanno scelti in prima persona, o hanno partecipato un po’ più attivamente alla loro definizione, quindi in qualche modo ce li hanno presenti.
Quando si passa alla descrizione dei colori dell’ufficio o del luogo di lavoro, dove spendono almeno 8 ore di ogni giornata, cadono un po’ dalle nuvole e cominciano a farfugliare: «Ma... non saprei... beige... o grigino... bianco, sì bianco!». Poco tempo fa, dopo aver dato una risposta simile a questa, un cliente, il giorno successivo al test, ha rettificato: «Architetto! Oggi ho guardato il colore del mio ufficio, non è beige come le avevo detto: è rosso scuro!».
Io subito ho riso. Poi ho pensato che se alle persone capita così spesso di non ricordare i colori di una stanza dove trascorrono la maggior parte del tempo per settimane, mesi o anni, vuol dire che molti attraversano il mondo senza guardarlo.
Anche se siamo distratti, i nostri sensi percepiscono comunque gli input esterni: i sensi trasmettono al cervello degli impulsi e il nostro corpo si relaziona di conseguenza, reagisce, si emoziona.
Hai mai notato quando, entrando in una stanza, senti un rumore fastidioso o una melodia che ti ricorda qualcosa? O magari senti un profumo che ti rievoca piacevoli sensazioni? L’udito o l’olfatto ti rimandano immediatamente a un’emozione che colleghi razionalmente allo stimolo che l’ha prodotta.
I colori, a causa dell’eccessiva esposizione ai messaggi esterni cui siamo sottoposti, agiscono in maniera più sottile: se entriamo in un ambiente e ci sono tinte che ci disturbano, salvo una particolare sensibilità all’argomento, notiamo dopo un periodo più lungo l’influenza che queste hanno sul nostro umore.
Eppure, anche se non ci facciamo caso, ne siamo suggestionati: la bellezza o la trascuratezza dell’ambiente, una tinta adeguata o meno, condizionano sensibilmente il nostro benessere psicofisico.
A dimostrarlo ci sono numerosissimi studi: io ho fatto ricerche in questo campo, perché sono profondamente convinta che l’aiuto di un esperto nella scelta di un colore possa fare la differenza sul benessere delle persone.
Troppo spesso, invece, si ignorano gli effetti che i colori producono, e ci si approccia alla scelta cromatica con atteggiamenti abbastanza standardizzabili:
• Ci sono quelli che dicono: «Ma sì... cosa vuoi che sia? Tutti siamo capaci a scegliere un colore! Mica serve un esperto!» oppure «Un colore vale un altro! Che differenza vuoi che faccia?».
• Poi davanti a una parete da tinteggiare o alla scelta di un vestito sono un po’ incerti, perché in fondo sanno che la loro scelta produrrà degli effetti sulle persone che vedranno quei colori.
Qualcuno giudicherà quella preferenza, ne sarà in qualche maniera impressionato. E quindi? Spesso, per non sbagliare e per non sollevare critiche, decidono di non scegliere: con una bella «mano di bianco» o con un vestito nero non si sbaglia mai.
Certo! La soluzione facile e ordinaria ci risolve il problema del giudizio altrui o ci solleva dall’impegno della scelta, ma a livello emotivo, questa non decisione che cosa ci offre?
Oppure ci sono quelli che optano per i colori di moda, e a volte rischiano di usare tinte del tutto inappropriate.
Altri adoperano i colori preferiti: non sempre la tinta che prediligiamo è però adatta alla circostanza.
Troppo spesso, parlando d’interni per esempio, i colori sono scelti senza cognizione, senza l’attenzione dovuta.
La conseguenza è che si creano ambienti anonimi, o peggio, non idonei a far star bene le persone.
Io sono profondamente convinta, invece, che lavorare sui colori sia un aspetto fondamentale nella cura dell’ambiente e degli individui.
L’ambiente influenza il nostro benessere, e questo non è solo un discorso stilistico o filosofico o New Age, ma scientifico. All’estero, soprattutto in America settentrionale (Stati Uniti e Canada), questi studi sono molto avanzati.
Già dagli anni ’70 si sono eseguite parecchie ricerche sul colore e sugli effetti che questo produce sulle persone.
Negli ambienti scolastici, per esempio, si monitorarono per 2 anni gli effetti che il cambiamento di colori e di illuminazione (da luci al neon, a lampade full-spectrum) ebbe sugli allievi. I risultati furono straordinari: nelle aule in cui si modificarono luci e colori, gli studenti andarono a scuola più volentieri, aumentarono il livello d’attenzione e la durata della concentrazione. In generale, migliorarono anche la loro salute fisica, si ridussero le assenze per le malattie influenzali e addirittura si riscontrò una riduzione delle carie dentali, con un notevole risparmio per le famiglie e la comunità.
Lo scopo di questo libro è accompagnare il lettore lungo l’esplorazione delle implicazioni che il colore ha sulla vita quotidiana. L’itinerario di questo viaggio include alcune modalità attraverso le quali le tinte influiscono su corpo e mente dell’uomo grazie all’alimentazione, l’abbigliamento, la pubblicità, la comunicazione e ultimo, ma non per importanza, l’ambiente.
Nei capitoli successivi leggerai quali sono gli accorgimenti da adottare per usare il colore e la luce in maniera conforme alle tue esigenze e per aumentare l’energia:
• acquisirai un metodo per scegliere i colori più appropriati in una stanza, con 10 mosse strategiche;
• imparerai a creare ambienti rilassanti o stimolanti che massimizzino le tue prestazioni;
• scoprirai che per rinnovare l’aspetto di una stanza in maniera rapida e soprattutto economica, sarà sufficiente ripensarne i colori (fig. 1);
• valuterai quali cibi colorati possono aiutarti a vivere armoniosamente e quali danneggiano la tua salute e quella dei bambini;
• attraverso la Programmazione Neuro Linguistica (PNL), vedrai come la pubblicità ti invia messaggi seducenti per indurti all’acquisto usando efficacemente colori e sinestesie;
• scoprirai l’importanza delle tinte nell’abbigliamento, per migliorare la tua immagine e il tuo atteggiamento.
Ho scritto questo libro perché ho l’ambizione di renderti più consapevole del potere dei colori che ti circondano e di darti indicazioni per utilizzarli a tuo vantaggio affinché ti facciano stare bene.
La SCELTA DEL COLORE GIUSTO deve tenere conto di diverse variabili, e la più importante da considerare sei TU con i TUOI bisogni e le TUE caratteristiche. Cominciamo quindi questo viaggio nel mondo dei colori.
Scritto da giorgio il 02/02/2022