Centri di Bioetica in Italia

Lo scopo di questo libro è presentare i Centri di bioetica che sono sorti in Italia nella seconda metà degli anni Ottanta. Centri organizzati di attività nel campo della ricerca e dell’informazione, nell’impegno formativo e documentativo. La loro storia è per buona parte la storia della bioetica in Italia. E infatti, se l’istanza bioetica ha potuto radicarsi anche nel nostro tessuto culturale per acquisirvi un crescente riconoscimento, grande merito va attribuito a questi Centri.
Il significato della loro attività va colto innanzitutto in rapporto alle aree culturali cui essi appartengono. Particolare merito dei Centri di matrice cattolica è aver capito l’importanza delle problematiche etiche connesse con il nuovo potenziale d’intervento sulla vita fisica e averne tentato un’elaborazione oltre gli stretti confini confessionali. Particolare merito dei Centri di matrice laica è di aver sollecitato un’area culturale, per lo più disinteressata quando non diffidente nei confronti della rilevanza pubblica di questioni etiche, a cercare soluzioni che non fossero solo tecniche o solo politiche.
Non si darebbe però adeguata ragione della funzione che i Centri hanno svolto e svolgono se restasse collocata unicamente all’interno dello schema interpretativo mondo cattolico-mondo laico. C’è un’originalità connessa a orizzonti tematici, a modelli argomentativi e a percorsi di formazione e di ricerca che va considerata in sé; sganciata da ogni pregiudizio ideologico. E’ quanto ha tentato di realizzare la «Prima Giornata di Studio sulla Bioetica in Italia», organizzata dalla Fondazione Lanza di Padova il 4 dicembre 1990 presso la sede della Fondazione stessa.
La Giornata di Studio faceva seguito agli Incontri Internazionali di Bioetica, la prima iniziativa imposta dalla Fondazione con lo scopo di realizzare una ricognizione delle tendenze della bioetica nel ventennio 1970-1990 e confluita nel volume Vent’anni di bioetica. Idee, protagonisti, istituzioni. Si tratta di completare la panoramica internazionale con un più attento e articolato bilancio della bioetica italiana.
Se è vero che il dibattito bioetico nasce quando ci si rende conto che la gestione degli interventi sulla vita  non è più governabile nei termini di una dirette ed esclusiva dipendenza da ragioni di tipo «confessionale» né da ragioni di tipo «professionale», ma va affidata ad una sistematica argomentazione pubblica, si può essere sicuri di trovare nel confronto qui proposto tra gli orientamenti etici dei Centri, i più significativi itinerari finora percorsi dalla bioetica in Italia.