La Fondazione Lanza in questa collana editoriale raccoglie e presenta ad un pubblico più ampio possibile le riflessioni elaborate nell’ ambito del suo Progetto «Etica e Politiche Ambientali» e altri contributi significativi sui tremi dell’ ambiente e della sostenibilità. L’impegno del Progetto è rivolto, fin dalla sua costituzione, ad una approfondita attività di ricerca e formazione al fine di contribuire alla elaborazione e alla diffusione di una concezione etica capace di coniugare i valori della dignità e della centralità della persona umana, quali principi fondativi della concezione cristiana della vita,con le sfide che provengono dal crescente sviluppo scientifico e tecnologico e dai grandi mutamenti economici, sociali e culturali dei nostri giorni.
La crisi ecologica è certamente una di queste sfide. Una delle più difficili in quanto la sua evoluzione ha messo in evidenza che il degrado delle risorse naturali e l’inquinamento dell’ambiente sono la conseguenza di una complessa interazione fra fattori economici, sociali e culturali le cui radici affondano nella concezione della separazione e del dominio dell’ uomo sulla natura. In particolare ciò che la crisi ecologica ha messo a nudo è il fallimento del modello di sviluppo dominante, fondato sulla crescita produttiva illimitata, che considerava cioè priva di limiti sia la disponibilità di risorse, che la capacità di assorbimento da parte dell’ambiente naturale degli scarti e dei rifiuti prodotti dalle società umane.
Il rapporto tra lo sviluppo delle biotecnologie ed esercizio della cittadinanza in alcuni contesti europei ed extraeuropei costituisce il problema affrontato in questo volume. L’incertezza riguardante le nuove tecnologie applicate in agricoltura, in particolare gli OGM, accanto alla diversa valutazione dei possibili rischi per l’ambiente e l’uomo, rendono la gestione e la regolazione di queste innovazioni fortemente problematiche. A partire dall’analisi di specifiche tradizioni demografiche, e di modalità che permettono la partecipazione e l’inclusione dei cittadini, sono state studiate alcune situazioni nazionali per rilevare come tali modalità siano agite e coinvolgano i vari attori sociali attorno ad un tema di forte impatto pubblico come le biotecnologie. Per l’apertura di spazi di inclusione dei cittadini e della società civile, nell’ambito dei mutamenti sociali, politici ed economici prodotti dall’avvento delle biotecnologie, risultano di particolare rilevanza una definizione condivisa dei livelli di rischio, una maggiore trasparenza e la valorizzazione delle potenzialità offerte dalle forze sociali.
Scritto da Vincenzo il 12/07/2020