La Medicina di Segnale è un sistema integrato di cura che si basa su alcuni fondamentali principi.
1) Un approccio rivolto alla cura delle reali cause della malattia e non alla soppressione farmacologica dei sintomi.
2) L'utilizzo dei tre strumenti fondamentali di prevenzione e cura: alimentazione, movimento fisico e aspetti psicologici, per una pratica medica senza "effetti collaterali".
3) Un rapporto medico-paziente empatico, basato su competenze e umanità dell'uno e su individualità e partecipazione dell'altro.
4) Rivalutazione e difesa della responsabilità del medico e della sua competenza, al fine di poter esercitare quel prezioso lavoro di scelta individuale della terapia migliore, oggi minato dalla medicina difensiva, dalle ingerenze dell'industria nelle linee guida e da una struttura disumanizzata del SSN.
Il volume è stato scritto da alcuni tra i migliori medici di segnale già operanti in Italia e individua le peculiarità dell'approccio operativo di segnale in tutte le patologie più importanti: diabete, malattie cardiovascolari, ipotiroidismo, osteoporosi, allergie, malattie infettive ecc.
Questo libro è stato realizzato grazie anche al contributo di molti medici e professionisti della salute che hanno cercato di trasferire qui la loro esperienza clinica di segnale.
Lorenzo Anelli, Daniele Biasini, Lyda Bottino, Paola Brescia, Maria Cerniglia, Leonardo Coradeschi, Luca De Ponti, Ciro Antonio Francescutto, Francesco Garritano, Catia Gonnelli, Monica Greco, Rosanna Guarini, Gabriele Guidoni, Stefania Lingua, Carlo Maggio, Guido Marini, Giorgio Natali, Luca Ostacoli, Monica Perotti, Giuseppe Pierucci, Massimiliano Politi, Nicoletta Rebaudengo, Massimo Rossi, Piercarlo Salari, Maurizio Speciani, Giulio Togni, Claudia Venturini.
Tutti i diritti d'autore derivanti da questo volume saranno devoluti all'AMPAS, Associazione Medici per un'Alimentazione di Segnale.
PRIMA PARTE – LE BASI
Medicina di Segnale, Evidence-Based Medicine e pensiero scientifico - di Maurizio Speciani
Prima parte: le basi per comprendere i dati
Seconda parte: le basi per comprendere gli studi scientifici
Terza parte: le basi per comprendere noi stessi
Conclusioni
Bibliografia di riferimento
Anamnesi ed esame obiettivo del medico di segnale - di Luca Speciani
Gli strumenti operativi
La visita: prima l'anamnesi
L'esame obiettivo
Il controllo della composizione corporea
L'analisi dei valori bioimpedenziometrici
Stimolare al cambiamento
Rapporto medico-paziente e deontologia - di Daniele Biasini
Introduzione
Lo status quo e la storia
Esperienze di vita e scelte lavorative
Bibliografia
Essere corpo, pensare col corpo - di Luca Speciani
Bibliografia di riferimento
Igiene e Medicina preventiva - di Rosanna Guarini
Le origini
L'igiene
La medicina preventiva
La malattia
Partecipazione e progettazione sanitaria
La prevenzione e la Medicina di Segnale
Bibliografia di riferimento
Miti e credenze in Medicina - di Rosanna Guarini
Credenze del passato
Ancora credenze e riti
I miti
E oggi, quali credenze sulla salute?
Quali credenze ha invece il paziente sulla malattia e sulla cura?
Che cosa succede ai nostri giorni
Bibliografia di riferimento
Alcuni farmaci che il medico di segnale non ama - di Luca Speciani
Curare, non cronicizzare
Quant'è bugiardo quel bugiardino
Gastroprotettore a chi?
La “bolla” del colesterolo: per quanto ancora?
Diabete +%: l'omertà sulle statine si sgretola
Colesterolo e rischio cardiovascolare
Amenorrea e disturbi della fertilità
Impotenza e calo del desiderio
Ipertensione e patologie renali
Osteoporosi e danni articolari
Patologie dell'apparato digerente
Diabete e resistenza insulinica
Asma allergico, riniti e altre patologie respiratorie
Malattie infettive
Patologie dermatologiche
Emicranie e cefalee
Prima guarire, poi dimagrire
Bibliografia
DietaGIFT come strumento operativo - di Luca Speciani
Dal si muore più giovani: perché?
Le cause
Calorie e proteine
Inquinamento, farmaci, “junk food”
Un messaggio forte
Chi tutela la nostra salute?
Dieta di segnale: la vera rivoluzione alimentare
Bibliografia di riferimento
Zuccheri, grassi e sale come potenti psicofarmaci - di Luca Speciani
Non esistono scoiattoli obesi
Segnali di abbondanza per dimagrire
La tiroide come mediatore della nostra velocità metabolica
Un popolo di nomadi cacciatori-raccoglitori
Il cibo dell'uomo
Tom e Lia alla ricerca del vero cibo e… nel futuro
Leptina, adipochine e interferenti endocrini
Obiettivi di segnale
Leptina e regolazione metabolica: adipochine, enterochine e miochine
Crescere studiando
Bibliografia
Interferenti endocrini: zucchero, farine raffinate e altre cattive abitudini - di Luca Speciani
Un carico da controllare
Colazione: il primo prezioso segnale
Le proteine, tra diete iperproteiche e divieti etici o lobbistici
Insulina e glicemia: segnali pericolosi
Frutta e verdura crude a libero consumo
Il valore della fibra e degli alimenti integrali
Masticazione lenta e degustazione serena
Rinunciare ai cibi industriali, raffinati, impoveriti
Bibliografia di riferimento
Sovrappeso e obesità in età pediatrica - di Claudia Venturini
Le dimensioni del problema
Che cosa dicono i testi ufficiali
Farmaci e/o interventi comunemente adottati oggi
La Medicina di Segnale
Bibliografia
Il microbiota intestinale: l'undicesimo segnale - di Luca Speciani
Di che cosa stiamo parlando
Il concetto di ecosistema microbico
Un organo fondamentale
La produzione di peptidi segnale in grado di modificare i comportamenti
Il microbiota come segnale
Bibliografia
Food sensitivities, allergie e “intolleranze”: un approccio di segnale - di Lyda Bottino, Luca Speciani
Inquadriamo il problema
Ruotare per disinfiammare
Che cosa dice la scienza
Allergie, non deficit enzimatici
Anamnesi al posto dei test
Chi è il vero ciarlatano?
Imparare dagli errori
Infiammazione: che cos'è?
Il sistema immunitario come esploratore sensoriale
I meccanismi dell'infiammazione
Le cause di infiammazione
Il circolo vizioso del sovraccarico
Una reazione indifferenziata
Le basi di un nuovo paradigma di segnale
Curarsi è possibile
Reintrodurre con cautela
L'importanza del lavoro del medico
Eziologia sconosciuta per tutte le patologie autoimmuni?
La guarigione si conquista
Andare alle radici del problema
La dose fa il veleno
Grassi alterati o idrogenati
Alimenti a rischio: i latticini
Alimenti a rischio : il glutine
Non singoli cibi, ma gruppi alimentari
Eliminare il sovraccarico
Effetti collaterali? No grazie
Un'integrazione naturale
Test o anamnesi? Un aiuto, non una diagnosi
I questionari alimentari
Applicare nella pratica (sopravvivere a una sensitivity)
Variare per restare sani
Bibliografia
Il movimento fisico come segnale ipotalamico - di Luca Speciani
Un potente stimolante metabolico
“Endurance running and the evolution of Homo”
Movimento come strumento di salute
Prescrivere movimento = prescrivere salute
Bibliografia
SECONDA PARTE – L'UOMO NELLA SUA COMPLESSITÀ, DALLA NASCITA ALLA MORTE
Il diabete - di Ciro Antonio Francescutto
La storia della malattia
La diagnosi
Il tipo di diabete
La prevenzione del diabete
Prendersi cura del diabete
Uno sguardo d'insieme
Bibliografia di riferimento
Ostetricia, Puericultura e Ginecologia di Segnale - di Monica Perotti
Introduzione
Microbiota e riproduzione
Il diabete in gravidanza
La tiroide in ginecologia e ostetricia
Puericultura
Endometriosi
Sindrome premestruale e dismenorrea
Ciclo mestruale e sue alterazioni
Sindrome dell'ovaio policistico
Obesità e irregolarità mestruali
Menopausa
Bibliografia
Tiroide e gravidanza - di Luca Speciani
Le dimensioni reali del problema
Occhio agli autoanticorpi
No al trattamento indiscriminato
Bibliografia
Introduzione al divezzamento - di Piercarlo Salari
Il divezzamento come bagaglio di segnali ed esperienze psicosensoriali
Bibliografia di riferimento
Dieta di segnale in Geriatria: un cambio di paradigma in campo nutrizionale - di Monica Greco
Le adipochine come molecole segnale regolatorie
Come affrontare la tendenza del soggetto anziano a mangiare poco o in modo disordinato e inconsapevole
Sfatare la paura delle uova
Come riaccendere la propensione al movimento nell'anziano
L'adeguata rotazione degli alimenti
Anziano e sovrappeso: la teoria della forza dimagrante ci viene in aiuto
Alzheimer e deterioramento cognitivo
Bibliografia
Medicina di Segnale in Fisiatria - di Monica Greco
Contrattura, lombalgia cronica, sciatalgia, tendinite
Osteoporosi
Bibliografia
Dieta di segnale in Dermatologia: un cambio di paradigma in terapia - di Monica Greco
La dermatite
La psoriasi
Bibliografia
Oncologia e Medicina di Segnale - di Lorenzo Anelli
Introduzione
Prevenzione
La terapia antitumorale
Le cause del tumore
Essere medici di segnale
Istruzioni
Indicazioni nutrizionali
La gestione delle complicanze
Il tumore mammario e le terapie complementari
Bibliografia
Quel sospetto “cancro” alla tiroide - di Luca Speciani
Cancro tiroideo e sovradiagnosi
Interferenti endocrini
Bibliografia
Per un'Endocrinologia di Segnale: ipo e ipertiroidismi - di Luca Speciani
Inquadriamo la patologia: sempre più farmaci, sempre meno salute
Una risposta difensiva non va corretta
Ipocaloricità: un errore lungo un secolo
La tiroide: un termostato che esegue ordini
Capire il lavoro della tiroide
Quanto è diffusa la patologia tiroidea?
E se la tiroide iperlavora?
Una sperimentazione clinica
Corsa agli armamenti
La leptina come stimolante diretto della tiroide
Non trattare chi non ne ha bisogno
Per un approccio clinico di segnale: cibo sano, tiroide sana
Tutti subclinici
Ricercare le cause: la carenza calorica
Terapie a confronto: i trattamenti classici
Una terapia integrata di segnale per l'ipotiroidismo
Una deprescrizione graduale
Una dieta per la tiroide: prima di tutto abbondare
Bibliografia
Principi di Medicina di Segnale nei disturbi psichici - di Luca Ostacoli, Nicoletta Rebaudengo
Emozioni protettive ed emozioni arricchenti
Come vivere le emozioni dal punto di vista di una medicina moderna
Il ruolo degli stili di vita nella comprensione e nella cura dei disturbi psichici
Componenti psichiche nelle food sensitivities - di Luca Speciani
Psiche non vuol dire suggestione
Fattore di crescita nervoso e correlazioni psichiche
Mente e corpo, una sola identità
Una relazione biunivoca
Traumi ed esperienze, causa di sensitivities
Le emozioni influenzano la risposta immunitaria
Asma, psiche e alimentazione
L'intestino, campo di battaglia per le emozioni
Bibliografia
Depressione - di Luca Speciani
Le lucertole non sono mai depresse
Geni, corteccia e pensieri cupi
Una zebra di cattivo umore
Glicemia, insulina e depressione
Stress, cortisolo e depressione: un legame strettissimo
Cronobiologia e depressione stagionale
Muoversi per uscire dal tunnel
Leptina, tiroide e alimentazione: lavorare sull'equilibrio
Le teorie sui neurotrasmettitori: tutti placebo?
Bibliografia
Sclerosi multipla e Medicina di Segnale - di Stefania Lingua
Il rapporto tra infiammazione, abitudini alimentari e stile di vita
Come può il cibo influenzare il decorso di una malattia infiammatoria?
Fattori dietetici proinfiammatori
Fattori dietetici antinfiammatori
Quale dieta?
In quale modo?
Per concludere
Bibliografia di riferimento
Sonno e Medicina di Segnale - di Francesco Garritano
Introduzione
Il sonno
Le fasi del sonno
I disturbi del sonno
Sonno e metabolismo: i segnali ormonali durante la notte
Qualità del sonno e prestazione sportiva
Trattamento comportamentale delle patologie del sonno: i rimedi naturali
Bibliografia
TERZA PARTE – ORGANI E APPARATI COME PARTE DI UN TUTTO
Il cuore, motore centrale - di Carlo Maggio
La cardiologia e l'infarto: la premessa
Cardiologia di Segnale: un nuovo paradigma
Il colesterolo sostenibile
Ipertensione arteriosa e stile di vita
Macronutrienti, fibre e pressione arteriosa
Cardiologia di Segnale, PNEI e Medicina funzionale
Bibliografia
Gastroenterologia e Medicina di Segnale - di Guido Marini
La malattia da reflusso gastroesofageo
La steatosi epatica non alcolica
Helicobacter pylori: nemico o alleato?
Il microbiota intestinale
La modulazione del microbiota: come intervenire
Bibliografia
Intestino e Medicina di Segnale - di Catia Gonnelli
Malattie correlate all'uso di glutine
Il latte
Sindrome del colon irritabile
Malattie infiammatorie croniche intestinali
Malattia diverticolare
Bibliografia di riferimento
Microbiota intestinale e food sensitivities - di Luca Speciani
Pochi batteri, tante allergie
Una massa metabolicamente attiva
Uso e abuso di antibiotici
Un organo detossificante
Craving, sensitivity e microbiota
Neurotrasmettitori batterici
Allergie, sensitivities e “gastroprotettori”
Quali probiotici?
Difendersi dalla medicina difensiva
Quali prebiotici?
Dove trovare la fibra giusta
Per un riequilibrio globale
Bibliografia
Malattie reumatiche, immunità e Medicina di Segnale - di Gabriele Guidoni
Artrite reumatoide
Artrite psoriasica
Spondiloartriti sieronegative
Connettiviti
Gotta e iperuricemia asintomatica
Osteoartrosi
Osteoporosi
Immunologia
Bibliografia
Insufficienza renale cronica e Medicina di Segnale - di Paola Brescia
Definizione
Classificazione
Epidemiologia
Eziopatogenesi
Quadro clinico
Diagnosi di laboratorio
Terapia
Bibliografia di riferimento
Malattie infettive e Medicina di Segnale - di Giuseppe Pierucci
Introduzione
Approccio al paziente con sospetta malattia infettiva
Antibioticoterapia: errori e rimedi
Farmaci antipiretici
Arriva il “segnale”
Bibliografia
Le rinosinusiti - di Maria Cerniglia
Cenni di anatomia
Inquadramento diagnostico delle patologie rinosinusali
Fattori predisponenti alle rinosinusiti
Classificazione delle rinosinusiti
Cause infettive delle rinosinusiti
Sintomi delle rinosinusiti
L'importanza della formazione del biofilm
Le rinosinusiti micotiche
Terapia medica e chirurgica delle rinosinusiti
Artefici del nostro benessere anche respiratorio
Terapia medica e Medicina di Segnale nella patologia rinosinusale
Bibliografia di riferimento
Ortopedia di Segnale - di Luca De Ponti
La ricerca della causa
La chirurgia in aiuto della natura
Prevenzione e stile di vita
L'equilibrio posturale
La gestione dell'invecchiamento
L'osso vitale: la fisiologia dell'osso
Deambulazione e schiena
Odontoiatria di Segnale - di Giorgio Natali, Leonardo Coradeschi, Giulio Togni, Massimo Rossi, Massimiliano Politi
Carie e nutrizione
La relazione tra malattia parodontale e malattie sistemiche
Nutrizione e salute orale
Odontoiatria e disturbi del comportamento
L'utilizzo degli antibiotici in odontoiatria
Bibliografia
PROSPETTIVE
Medicina di Segnale: una conclusione che è anche un inizio - di Luca Speciani
Uno strumento di base per medici veri
Un'impostazione clinica
Medici liberi
Patologie a cascata
Solide basi scientifiche
Il medico come strumento di salute
Gli autori
Sitografia e letture consigliate
Mio padre Luigi Oreste, quando qualcuno si metteva a discutere di medicine alternative o complementari, soleva rispondere, guardandolo con i suoi occhi intensi, che la medicina è una.
Di questo sono profondamente convinto anch'io. Quando parlo di Medicina di Segnale" in senso didattico lo faccio per identificare ima visione della fisiologia umana e della malattia che si basa sulle più recenti cognizioni scientifiche disponibili in letteratura. Ma non sto parlando d'altro che dei normali meccanismi di regolazione dei principali assi metabolici umani, così come si trovano descritti nei testi di biochimica, fisiologia, endocrinologia e medicina interna. A fare la differenza, forse, è l'interpretazione operativa di questi dati, che assegna importanza alle capacità regolatrici di adipochine, enterochine e miochine anziché a elementi di forzatura esterni come i farmaci.
Se la medicina è una, arricchita da contributi scientifici di ogni provenienza, è anche vero - come afferma Kuhn ne La struttura delle rivoluzioni scientifiche - che ogni dato scientifico, ancorché documentato, ha in realtà valore solo all'interno di un paradigma condiviso. Concordo molto con questa coraggiosa affermazione. Per esempio, l'uso di un farmaco antipertensivo riduce documentatamente (evidence-based medicine) la pressione. Tuttavia sceglie di usarlo solo il medico che condivida il paradigma (accettato da molti) secondo cui è utile forzare l'organismo su valori pressori più bassi nonostante il corpo cerchi di alzarli con uno scopo (tamponare l'eccesso di sale, raggiungere distretti lontani, contrastare l'indurimento arterioso). Nel mio paradigma di medico di segnale le patologie sono espressione di disagi e disfunzioni che non vanno soppressi ma compresi, corretti, curati. L'intervento sulle cause, curativo, non meno "evidence-based" dell'utilizzo selvaggio di uno, due, tre antipertensivi spesso inutili (il corpo accentua la propria risposta) e sicuramente dannosi per i loro effetti collaterali a livello renale. Ogni medico è responsabile delle proprie scelte per ogni singolo paziente, e ogni caso è a sé. E anche dovere del medico, però, nel rispetto del Giuramento di Ippocrate, rifiutarsi di seguire pedissequamente dei protocolli, ragionando, ragionando e ancora ragionando. Per la dignità nostra e dei nostri pazienti. Medicina di Segnale è anche questo.
Ma andiamo con ordine e proviamo a partire dalla scoperta della leptina per capire che cosa intendiamo quando parliamo di segnali ipotalamici di regolazione metabolica.
Nel 1994 Jeffrey M. Friedman scopre la leptina, un'adipochina particolarmente importante per la regolazione delle risposte ipotalamiche di accumulo o di consumo energetico. Friedman se ne occupa pensando di trovare un farmaco che faccia dimagrire le persone obese. L'obeso geneticamente leptino-privo (un caso molto raro), infatti, dimagrisce in tempi rapidissimi non appena incomincia ad assumere leptina. Non così avviene invece all'obeso ordinario, che è un soggetto leptino-resistente, e questo porta l'industria, nel giro di pochi anni, ad abbandonare l'idea di un farmaco dimagrante basato sulla leptina. Tuttavia la scoperta di Friedman ha ormai aperto un nuovo filone di ricerca: se il tessuto adiposo è un organo endocrino a tutti gli effetti, occorre indagare prima di tutto quali siano le altre molecole segnale (adipochine) da esso prodotte oltre alla leptina, e in secondo luogo come tali molecole interagiscono con il resto dell'organismo per capire se il loro studio possa gettare nuova luce non solo sui meccanismi di ingrassamento e dimagrimento ma anche sulle risposte dell'organismo a stimoli esterni di tipo alimentare, sportivo, farmacologico.
Il topo geneticamente leptino-privo ingrassa a dismisura e non vi è pratica alimentare, sportiva o farmacologica (a parte la somministrazione esterna di leptina) in grado di interferire con il suo ingrassamento. Davanti a questo dato, qualunque operatore sanitario che si occupi di nutrizione dovrebbe iniziare a indagare con grande meticolosità gli effetti di tale ormone. Io l'ho fatto e ogni nuovo lavoro scientifico che ho studiato sull'argomento mi ha offerto un quadro di lettura più completo, evidenziando come la leptina sia - molto sinteticamente - un segnale di piena soddisfazione calorica e qualitativa dei fabbisogni dell'individuo.
Lo studio della leptina ha dunque indicato una nuova strada che prescinde dagli apporti calorici, maggiori o minori, per valorizzare invece la regolazione delle modalità di accumulo o di consumo dell'organismo da parte dell'ipotalamo (una parte molto antica del nostro cervello che già regola pressione, temperatura, idratazione, fertilità). In altre parole: se l'ipotalamo - sulla base dell'informazione leptinica - dice all'organismo che può consumare, consuma; se dice che non può permetterselo, accumula.
Il punto dunque, riguardo all'ingrassamento, non è ridurre o aumentare le calorie. Se lo facessimo otterremmo solo riduzioni o aumenti di peso contingenti, limitati nel tempo. Ciò che conta è porre l'ipotalamo per il maggior tempo possibile in modalità "consumo" così da riportare con gradualità l'organismo a corrette percentuali di grasso e di muscolo. Una drastica restrizione dell'apporto calorico è invece il più potente segnale di accumulo che possa giungere all'ipotalamo: in periodo di crisi e di calo delle entrate - come ahimè ben sappiamo - si limitano i consumi. Naturalmente, finché non mangio il mio peso resterà basso, ma nel frattempo il mio ipotalamo avrà indotto una modalità di accumulo. Appena ricomincerò a mangiare, anche poco di più, metterò via tutto sotto forma di grasso. È ciò che succede regolarmente a chi segue diete di restrizione. Dopo quella della leptina si sono susseguite scoperte di altre molecole, secrete dalle nostre cellule adipose, dagli importanti risvolti nei confronti dell'attività ipotalamica di regolazione del grasso e di alcuni rilevanti assi metabolici. Adiponectina, resistina e visfatina sono altre tre molecole segnale cruciali nell'induzione del dimagrimento e dell'ingrassamento, che vanno a completare il quadro già articolato degli effetti della leptina. Via via si sono poi scoperte, o meglio definite, le azioni ipotalamiche di altre molecole segnale, questa volta provenienti dall'apparato digerente come la ghrelina, la colecistochinina, il GLP-1 e altre che nel loro insieme prendono il nome di enterochine.
L'irisina, un'importante miochina (citochina prodotta dal tessuto muscolare), va a completare un quadro complesso di interazioni dal cui equilibrio dipende la nostra salute.
Adipochine (dai grassi), enterochine (dal digerente) e miochine (dal tessuto muscolare) sono dunque molecole segnale regolatorie dell'attività ipotalamica. La conoscenza di come questi segnali possano essere guidati nella direzione voluta mediante alimenti, integratori e modificazioni nello stile di vita ha rappresentato l'ambito di studio e ricerca mio, dei professionisti DietaGIFT e dei medici AMPAS (Associazione Medici Per un'Alimentazione di Segnale) negli ultimi anni.
Poiché la secrezione di leptina corrisponde a un'attivazione metabolica importante in grado di agire sulla tiroide, sulla tendenza a costruire massa muscolare, sul surrene, sulle gonadi e sul senso di sazietà abbiamo cercato di capire, attraverso i numerosi lavori scientifici disponibili, quali siano le leve in grado di stimolare naturalmente la leptina e le altre molecole segnale. In parole più semplici si può dire che abbiamo cercato di imparare il linguaggio dell'ipotalamo per poter interagire con esso, inducendo risposte mirate.
Il primo e più importante segnale che va ad attivare l'ipotalamo è un adeguato apporto energetico. Se c'è "benzina" il metabolismo lavora. Se la benzina manca, invece, tutto si ferma e la prima caloria che arriva viene accumulata sotto forma di grasso. Per dimagrire in modo stabile (cioè per perdere solo massa grassa) occorre dunque mangiare di più? Sorprendentemente un buon numero di studi sulla leptina conferma proprio questo dato.
Mangiare di più presuppone però che gli alimenti utilizzati siano di qualità, ove per "di qualità" intendiamo simili agli alimenti naturali di cui l'uomo si è cibato negli ultimi 200.000 armi: frutta e verdura in abbondanza, proteine animali e vegetali (carne, pesce, uova, semi oleosi) e un "contorno" di cereali integrali, legumi, castagne e altri semi frutto di raccolta. L'alimentazione umana non può prevedere zucchero, farine raffinate, grassi fritti o idrogenati, dolcificanti, conservanti e deve moderare l'oggi esagerato consumo di latticini e cereali, soprattutto se raffinati (privati della fibra e del germe) e monospecie (frumento). Anche su questo la documentazione scientifica è chiarissima: cibi zuccherati o ricchi di amidi e privi di fibra sono potenti ingrassanti a causa delle reazioni biologiche connesse con i picchi insulinici da essi prodotti.
Altrettanti danni sono provocati su altri fronti dai grassi idrogenati (aterosclerosi e danno cardiovascolare in genere), dagli edulcoranti (induzione all'iperalimentazione) e dalle diete troppo monotone (eccesso di glutine, di caseina, risposte allergiche) o prive di fibra (diverticolosi, stipsi, cancro al colon). La libertà nella quantità dei cibi, e la conseguente fiducia nella perfetta regolazione ipotalamica dell'appetito, sono strettamente correlate con una forte attenzione alla qualità. Nessun animale è mai grasso, in natura, pur non seguendo alcuna dieta: mangia solo il suo cibo naturale fino a completa sazietà. E non conosce diabete, iperco-lesterolemia o patologie cardiache. Gli unici animali grassi, oltre a Homo sapiens, sono quelli che con Homo sapiens condividono il cibo raffinato: il cane o il gatto della nonna. L'abbondanza di cibo sano non ha mai provocato ingrassamento indesiderato o danni metabolici a nessun animale. I centri cerebrali della sazietà, non disturbati da interferenti endocrini come zucchero, edulcoranti, grassi fritti o alterati, additivi e conservanti, fermano la fame al momento opportuno prevenendo iperalimentazione e accumulo. Al contrario, zucchero e grassi alterati lavorano sui nostri centri cerebrali di ricompensa inducendoci a ricercare compulsivamente altro cibo, in una spirale incontrollabile. Solo il ripristino dei corretti segnali ipotalamici attraverso un'induzione naturale di adipochine, entero-chine e miochine può porre fine a un tale circolo vizioso.
Un potente segnale regolatorio cerebrale è quello conseguente a un'attività fisica quotidiana di buona intensità. Molti lavori scientifici confermano ormai il valore del movimento in chiave sia preventiva sia curativa di numerose patologie: diabete, ipertensione, sovrappeso, ipotiroidismo, depressione, Alzheimer, Parkinson, dislipidemie, malattie autoimmuni, patologie cardiovascolari (infarto, ictus ecc.). Poiché, però, il movimento non fa vendere farmaci, e anzi ne consente un uso più limitato, non è "spinto" come sarebbe giusto (e scientifico) fare. Proveremo a coprire questa carenza.
L'errore più comune è credere che praticare sport significhi solo consumare calorie. Fare movimento significa invece comunicare al proprio organismo che si sta bene, che ci si procurerà del cibo, che si ricerca un equilibrio affettivo e generale. E l'ipotalamo, stimolato dall'adiponectina prodotta dal tessuto adiposo e dall'irisina sviluppata dal tessuto muscolare, farà seguire a questi segnali una serie di risposte attivanti a livello di massa muscolare (che crescerà in quantità e nella sua capacità di consumo), a livello surrenale (alto tono dell'umore, risposta allo stress, steroidi anabolizzanti e sessuali) e a livello ovarico/testicolare (estrogeni e testosterone) con un forte segnale di risveglio metabolico, di dimagrimento e di salute nel senso (psico-fisico-sociale) più ampio del termine, così come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
La sedentarietà infatti non è neutra: spinge nella direzione opposta alla salute, verso un drammatico rallentamento metabolico. Ecco perché in un'ottica di segnale non si può prescindere da un minimo esercizio fisico quotidiano che, sebbene sia un pallido ricordo del movimento che ci ha accompagnato nel corso dell'evoluzione, è indispensabile all'attivazione di un corretto segnale ipotalamico di salute e dimagrimento. Senza movimento si potrà solo deperire, seguendo una dieta di restrizione, o ingrassare qualora ci si alimenti in modo scorretto. Dimagrire in salute, mantenendo tono muscolare ed equilibrio, mai.
Anche l'infiammazione da cibo, un tempo definita intolleranza o ipersensibilità alimentare, è un segnale forte, in grado di indurre patologia.
Oggi si può affermare con grande certezza scientifica che l'infiammazione dei tessuti e dell'organismo induce segnali interni favorenti un rallentamento metabolico, ovvero un potenziale ingrassamento. Gestire un'intelligente rotazione settimanale di alcuni cibi più "a rischio" può quindi indurre dimagrimento e contrastare i sintomi di diverse patologie su base allergica o autoimmune. L'approccio di segnale a questo tipo di patologie passa per una sistematica riduzione dell'infiammazione cronica da cibo, impostata con rotazioni alimentari che consentano di non superare mai quel livello "soglia" corrispondente alla situazione infiammatoria patologica. L'infiammazione da cibo comunica all'ipotalamo, attraverso le medesime citochine di tutti gli altri tipi di infiammazione (e in particolare attraverso l'adipochina chiamata resistina), che il ritmo vitale deve essere rallentato, accumulando più grasso e frenando l'attività tiroidea. La resistenza insulinica indotta genera poi secrezione, da parte degli adipociti, di visfatina, un potente proinfiammatorio, innescando un altro nefasto circolo vizioso. Per questo motivo la Medicina di Segnale vede nell infiammazione cronica un nemico della salute che deve essere combattuto con forti modificazioni allo stile di vita.
Altre regole importanti fanno parte di uno stile di vita sano, che produca messaggi ipotalamici coerenti: scegliere cibi ricchi di fibra (legumi, cereali integrali, verdura, frutta, noci), masticare a lungo, concedersi il tempo necessario per mangiare tranquilli. Va poi perseguito un buon equilibrio psicologico, che richiede non solo un lento mangiare ma anche un buon dormire e, magari, la capacità di evitare stati ansiosi o di eccessivo stress. La via più semplice per inviare stimoli positivi sta tuttavia nei tre "generatori di segnale" più potenti: l'abbondanza di calorie sane e pulite, un'adeguata quantità di proteine in ogni pasto, una costante abitudine al movimento fisico.
Dalla comprensione dei concetti collegati a un'alimentazione di segnale deriva in tempi brevi un'applicazione medica anch'essa basata sui segnali. Se è l'ipotalamo a governare tiroide, surrene, ovaie e testicoli che senso può avere, di fronte (per esempio) a una tiroide lenta, forzarla dall'esterno con un farmaco? È molto più ragionevole intervenire a livello ipotalamico con modificazioni di stile di vita in grado di stimolare una risposta tiroidea "dall'interno". Così facendo non avremo soppresso e sostituito l'attività tiroidea ma riequilibrato la capacità dell'organo di rispondere correttamente agli stimoli: innescando un processo di guarigione anziché di dipendenza farmacologica. Altrettanto potremo fare di fronte a un'amenorrea, a un'impotenza maschile, a un'osteoporosi, a una fibromialgia, a una depressione.
Per poter lavorare con una Medicina di Segnale occorre però riconoscere innanzitutto il potere terapeutico dell'alimentazione e dello stile di vita. Passo culturale che non tutti hanno ancora compiuto, talvolta per superficialità di analisi, talaltra invece a causa della forte pressione dell'industria nel trasmettere il messaggio che solo i farmaci possono davvero guarire.
La realtà è spesso l'esatto opposto: quasi nessun farmaco "guarisce". Può alleviare i sintomi, sopprimere una reazione, appiattire una risposta immunitaria, anche consentire una qualità di vita più accettabile, ma la vera guarigione spesso si ottiene soltanto ripristinando quell'equilibrio complessivo che ogni organismo in piena salute sperimenta da solo senza medici né medicine. Compito del medico o del nutrizionista "di segnale" è dunque accompagnare gentilmente il proprio paziente verso quell'equilibrio. Le informazioni scientifiche che, a partire dal 1994, abbiamo a disposizione ci consentono oggi per la prima volta di farlo alla luce della scienza e non più, come un tempo, sulla base di illuminate intuizioni. Oggi la nutrizione di segnale è una realtà (dal 2011 PAMPAS si occupa della divulgazione di questi concetti). Aspettiamo una nuova generazione di medici e nutrizionisti che abbiano una preparazione e una motivazione sufficiente per andare fino in fondo.
Scritto da giorgio il 02/02/2022