Con un linguaggio semplice e accessibile, questo libro presenta la storia e la teoria alla base dell'ipnosi e dell'autoipnosi per la gestione del dolore psicofisico, oltre a numerose tecniche esperienziali e meditazioni.
Imparare a gestire meglio il dolore fisico ed emozionale significa acquisire controllo su molti processi psicofisiologici che abitualmente sono governati dal sistema nervoso autonomo e, aspetto fondamentale, imparare a guidare la propria mente, anziché esserne dominati.
Per farlo in modo veramente efficace, oltre a saper comunicare con l'inconscio, è necessario avere anche nozioni di meditazione, ed è ciò che si propone questo libro: permettere a tutti di trasformare in modo autonomo il malessere in benessere.
Il libro si articola in nove capitoli per guidare il lettore, attraverso numerosi esercizi pratici, dai primi passi fino agli approcci dei terapeuti e maestri più esperti nel campo dell'ipnosi, del riequilibrio psico-corporeo e della meditazione. L'opera offre spunti per una trasformazione concreta che può tradursi in nuove attitudini, per uno stile di vita più sano e consapevole.
Introduzione
Come usare questo libro
Risultati e aspettative
Parte prima – Ipnosi e dolore
Capitolo 1 – Chi è l'inconscio?
Cenni storici
Perché l'ipnosi è utile?
L'importanza del rilassamento
Che cosa serve
Capitolo 2 – Il dolore
Che cos'è il dolore?
La percezione del dolore
Il controllo delle porte
Abilità dell'inconscio nella percezione del dolore
Aspetti della gestione del dolore
L'uso di analgesici
Se il dolore è troppo forte
Ma funziona con tutti i tipi di dolore?
Dolore cronico
Dolore e psicosoma
Capitolo 3 – Esercizio fisico, alimentazione e benessere
Esercizio fisico e benessere
Attività piacevoli e speranza
Coltivare un'attitudine positiva
Il rispetto dei ritmi biologici
L'importanza di una dieta non inquinante
Parte seconda – Autoipnosi: dalle basi all'eccellenza
Capitolo 4 – Imparare l'autoipnosi
Cambiare: paura e desiderio
Autoipnosi: come, dove e quando
Percezione corporea
La suggestione e il funzionamento inconscio
Imparare a fissare l'attenzione
Un aiutante sempre disponibile: il respiro
Il rilassamento frazionato
Rilassamento frazionato di tipo attivo
Rilassamento frazionato di tipo passivo
Descrivi il rilassamento a te stesso
Suggestioni brevi e positive
Comunicare con l'inconscio: i fenomeni ideomotori
Fisiologia e stato interiore
Livelli di suggestionabilità
Predisporsi alla trance: esercitazioni
1. Aspettative
2. Le mani
3. Pensieri e associazioni periferiche
4. La modalità prevalente di percezione
5. Intensificare le sensazioni piacevoli
6. La distorsione temporale
Aumentare la capacità di usare la visualizzazione e la fantasia
Qualche idea per visualizzare
Visualizzazione e medicine
Per la trance utilizza ogni cosa
Abitudini e difese
Identificare e usare la resistenza
Ancora resistenze
I segnali della trance
Fiducia nelle tue risposte inconsce
Suggestioni postipnotiche e segnali postipnotici
Suggestioni postipnotiche nella gestione del dolore
Approfondire la trance
Levitazione della mano
Riepilogo: le fasi della trance
Induzione di uno stato di trance
Richiamare l'esperienza di trance: autoipnosi rapida
Parte terza – Guidare la mente oltre il dolore
Capitolo 5 – Meditazione, consapevolezza ed equilibrio psicofisico
Meditazione e dolore
Meditazione e autoipnosi
Emozioni, equilibrio psicofisico e corpo/mente/spirito
La respirazione addominale
Liberare le emozioni e depurare il corpo/mente: la catarsi
Osservare la mente
L'impermanenza e l'attaccamento
La mente non qui non ora
Lo stress
La paura
Il senso di colpa
L'ansia
Attacchi di panico e fobie
Desiderio, odio e illusione
La rabbia
Il risentimento
La depressione
La demotivazione
La polarità
Lasciare cadere la lotta tra dolore e piacere
La legge di risonanza e la proiezione
Superare la paura
Il giudice interiore e l'accettazione
Ritornare al corpo
Aprire il cuore
Il messaggio del dolore
I vantaggi del dolore
Dialogare con il dolore
Sintomo o dolore come segnale
Fondersi con il dolore
Cambiare le abitudini emotive
Alcune considerazioni su corpo/mente/spirito
Capitolo 6 – Meditazioni e procedure di autoipnosi per il riequilibrio
Lasciati danzare dalla danza
La Meditazione Dinamica di Osho
La consapevolezza sensoriale
Visualizzazioni per il rilassamento
Autoipnosi per lo stress
L'isola del benessere
Un colore per la rabbia
Radicarsi nel corpo
Abitare pienamente il corpo
Essere semplicemente un testimone
Visualizzare la luce curativa
Rilassarsi nel cuore
La gentilezza amorevole
Decondizionarsi
Accettarsi in trance
Autoipnosi per la meditazione
La presenza mentale
Lo specchio e la proiezione
Sull'attaccamento
I ricordi piacevoli
Meditazione sulla paura
Desensibilizzazione in trance
Paura del vuoto e dell'abbandono
Il vuoto più grande: la morte
Paura della morte: aprire la presa
Amore e perdono
Aprirsi al Superconscio, il Divino in noi
Capitolo 7 – Esempi di trance per le tue registrazioni
Come espandere il rilassamento: spegnere i sensi
Rilassamento e respiro
Stress, tensione, disagio interiore: la fiducia può espandersi
Paura, mente negativa e giudicante: il coraggio è lì vicino
Demotivazione, depressione: è meglio essere vivi
Eccessiva autocritica, sensi di colpa: è importante poter sbagliare
Rigenerarsi, lasciar andare depressione, rabbia, risentimento: la stanza segreta
Catarsi in trance
Rilassarsi con il cambiamento
Nuove soluzioni
Come preparare le tue registrazioni di autoipnosi
Parte quarta – Autoipnosi per il dolore psicofisico
Capitolo 8 – Autoipnosi e dolore
La suggestione di Coué
Usare la fantasia per tenere occupata la mente e spostare l'attenzione
EFT, o tecniche di libertà emozionale
Da Milton Erickson
Da Bandler e Grinder
Dolore e guarigione
Installare il programma del benessere con segnali postipnotici
La sequenza cenestesica dell'anestetico
Periodi di benessere
Le parole chiave
La Squadra di Specialisti
La cascata di acqua calda
L'intorpidimento
Le modalità del dolore
Immaginare l'aspetto del dolore
Chiudere gli interruttori
Spingere fuori il dolore
Dolore come liquido che scorre via
Il pezzo di burro
Il diffusore
Il tunnel
La palla
Il nastro magnetico
Il biliardo
Il termometro
Disegnare il dolore
Rappresentare il corpo
Capitolo 9 – Autoipnosi per dolori specifici
Herpes zoster (o fuoco di Sant'Antonio)
Dolore da arto fantasma
Cefalea ed emicrania
Mal d'orecchi
Tensione alla gola e oppressione al petto e all'addome
Dolore toracico e tachicardia
Nodo allo stomaco, tensioni al plesso
Ulcera e colite
Stomaco e intestino
Cardiospasmo
Vomito
Controllo del dolore dal dentista
Crampi
Dolori mestruali
Mal di pancia
Coliche epatiche
Coliche renali, cistite, mal di reni
Artrite, dolori reumatici, rigidità
Sciatica, artrite, artrosi
Strappi muscolari
Mal di schiena
Dolore agli arti
Dolore iatrogeno da fisioterapia
Per anestesia veloce
Conclusioni
Bibliografia
Indirizzi utili
A distanza di una decade dalla pubblicazione di Invito al benessere. Ipnosi, autoipnosi e meditazione per la gestione del dolore, è tutt'ora necessario e attuale imparare la giusta attitudine per la gestione del dolore psicofisico.
Il passaggio dal “vecchio” XXI secolo a questa Nuova Era post 2012, in cui i valori profondi di umanità, responsabilità e condivisione si spera infine prevarranno sulla legge dello sfruttamento e del profitto a ogni costo, sta attraversando fasi cruciali, e si sa che le ore che precedono l'alba sono le più buie… Oggigiorno imparare a gestire bene la sofferenza, sia essa emozionale o fisica, così come l'incertezza e il senso di precarietà che quest'epoca ci trasmette, è più che mai indispensabile.
Nel desiderio di raggiungere un pubblico più vasto l'opera si ripresenta perciò con un nuovo titolo, alcuni nuovi contenuti e una revisione che ha cercato di semplificarne la consultazione.
È innegabile che spendiamo molta della nostra esistenza alle prese con la sofferenza interiore e il dolore fisico.
L'ipnosi, l'autoipnosi e la meditazione hanno mostrato di poter dare un aiuto concreto alle persone che soffrono e favorire un maggior benessere. Numerosissime sono le testimonianze che dimostrano come l'uso regolare dell'autoipnosi possa diminuire o risolvere il dolore fisico e/o emozionale, e permetta di ritrovare l'energia per vivere il più pienamente possibile e svolgere il proprio lavoro.
Spesso siamo riluttanti al cambiamento che la vita ci propone e il malessere può essere il segnale che abbiamo bisogno di diventare più flessibili e abbandonare rigidi schemi interiori… quella spinta a lasciare andare il vecchio e aprirci al nuovo. L'inizio del nuovo millennio ci sfida e a volte ci sovrasta con cambiamenti in ogni campo. Quale sostegno può essere più adeguato che rivolgerci all'interno di noi stessi e imparare a comunicare con l'inconscio, quella parte misteriosa dal potenziale sconfinato?
Assieme a ipnosi e autoipnosi, le tecniche di meditazione ci guidano a una maggiore comprensione della mente, così creativa nell'evocare disarmonia, e possono aiutarci a trovare nuove prospettive, nuovi paesaggi interiori in grado di sostenere un equilibrio psicofisico migliore.
Le origini dell'ipnosi si trovano in antichissime pratiche a sfondo magico o mistico. Forse per questo tuttora accade che l'ipnosi venga spesso considerata una pratica poco chiara che spaventa, che impone una sorta di potere esterno a cui non si è in grado di sottrarsi.
In realtà il vero potere è dentro di noi. L'ipnosi è l'arte e la scienza di comunicare con l'inconscio, quella parte profonda che governa la nostra vita e detiene la chiave per il cambiamento. Perciò l'ipnosi e l'autoipnosi – la possibilità di sviluppare una comunicazione personale e autonoma col proprio inconscio – sono tra gli strumenti più utili per aiutarci a ottenere ciò che vogliamo realizzare nella nostra vita.
Il contatto con l'inconscio è fonte di inesauribile ricchezza. Questa forza, che è alla base stessa del nostro esistere, non cessa di commuovermi e stupirmi con le sue straordinarie qualità, con l'amore e la dedizione che mostra per il suo compito: lavorare per noi e per la vita.
Il contatto personale con l'inconscio è un grande dono e può condurre a innumerevoli scoperte; per esempio, può aiutarci a invitare più benessere nella nostra vita, a sviluppare una maggiore consapevolezza della nostra reale natura per poter finalmente vivere in un mondo nuovo che rispecchi questa diversa qualità. Al momento l'essere umano utilizza una minima parte del suo enorme potenziale e dall'inconscio può giungerci la spinta all'evoluzione e all'espansione oltre i confini così angusti della mente razionale. Ciò che si conosce meglio permette una migliore gestione. Al di là delle connotazioni negative della parola “controllo” (ci sono aree della nostra vita in cui esercitiamo sicuramente troppo controllo, nel tentativo di proteggerci da paure e insicurezze), esso è una funzione estremamente utile.
È grazie al controllo che possiamo decidere come muovere il corpo a seconda di quello che vogliamo fare, se leggere un libro o uscire a incontrare gente, se è tempo di andare in bagno o dobbiamo trattenerci finché non ne troviamo uno, se sfogare l'aggressività che una provocazione risveglia in noi, oppure lasciar perdere… Possiamo fare tutto questo perché siamo provvisti di controllo.
Imparare a gestire meglio il dolore significa acquisire controllo su molti processi psico-fisiologici che abitualmente sono governati dal sistema nervoso autonomo, ed è un modo di espandere la capacità di prenderci cura di noi stessi. Per farlo, è necessario saper comunicare con l'inconscio. Il dolore esiste, questa è una realtà incontrovertibile del nostro vivere nella dimensione dualistica dell'esistenza. A volte il dolore è utile, ci segnala che è tempo di cambiare o che c'è bisogno di intervenire per salvaguardare la nostra salute, altre volte ha già svolto la sua funzione di segnalazione-guasto e non è più di nessuna utilità.
Quanto può migliorare la qualità della nostra vita e della nostra presenza diminuendo il dolore!? Quanta energia in più possiamo avere a disposizione per vivere, crescere ed espandere la consapevolezza imparando una miglior gestione del dolore e della sofferenza interiore! La visione che abbiamo di noi stessi dipende dai nostri schemi inconsci, il mondo in cui viviamo è il risultato della manifestazione della nostra consapevolezza (o dell'assenza di essa) e degli schemi dell'inconscio collettivo.
Quella che abbiamo davanti non è una realtà fissa, immutabile, ma si può cambiare, trasformare. Mai come in questo momento storico si è sentita l'urgenza di questo cambiamento e, se vogliamo trasformare il mondo, è bene cominciare subito da noi stessi! L'inconscio può aiutarci in tutto questo, però dobbiamo essere capaci di guidarlo a farlo.
Buon lavoro!
Quest'opera si rivolge a chiunque desideri imparare a coinvolgere l'inconscio per migliorare la propria capacità di stare bene, per espandere rilassamento e consapevolezza. Offre un vasto compendio per una migliore gestione del dolore, sia esso emozionale o fisico, e indicazioni di superamento e benessere in tante aree diverse dell'unità corpo/mente/spirito; un contributo alla comunicazione con l'inconscio, per favorire quel contatto con il potenziale di crescita e sviluppo che è in ognuno di noi. Il materiale si articola in quattro parti e nove capitoli.
La prima parte, Ipnosi e dolore, comprende i primi tre capitoli. Il Capitolo 1, “Chi è l'inconscio?”, offre i primi elementi per comprendere il funzionamento dell'inconscio e l'utilità di coinvolgerlo nei nostri processi, oltre a cenni storici che delineano l'evoluzione e l'espansione dell'ipnosi dalle sue origini fino ai giorni nostri.
Nel Capitolo 2, “Il dolore”, si approfondisce come funziona l'inconscio nella percezione del dolore e si illustra l'utilità dell'autoipnosi per migliorare la propria risposta.
Il Capitolo 3, “Esercizio fisico, alimentazione e benessere”, evidenzia come la disintossicazione sia un aspetto importante per il benessere e come il movimento e un'alimentazione adatta possano costituire un grande aiuto al raggiungimento dei risultati sperati.
La seconda parte, Autoipnosi: dalle basi all'eccellenza, comprende il Capitolo 4, “Imparare l'autoipnosi”, in cui numerosi esercizi pratici ed esempi guidano a sperimentare lo stato di coscienza più adatto per comunicare con l'inconscio, dai primi passi alla possibilità di preparare le proprie registrazioni di autoipnosi.
La terza parte, Guidare la mente oltre il dolore, comprende i Capitoli 5, 6 e 7. Le antiche leggi dell'Alchimia ci insegnano che l'interiore regge l'esteriore. Il quinto Capitolo, “Meditazione, consapevolezza ed equilibrio psicofisico”, che ci spiega come equilibrio interiore e pace mentale siano alla base di ogni vero benessere, precede quindi i capitoli di lavoro più specifico sul dolore fisico. La nostra percezione del dolore e del benessere si basa in gran parte infatti su quello che la nostra mente ci trasmette.
Non potremo mai essere certi di avere consolidato la nostra capacità di stare bene fino a quando non saremo in grado di avere una certa distanza dalla nostra identificazione con la mente e non avremo imparato a guidarla per sostenere la nostra pacificazione interiore, ed è quello che propone il sesto Capitolo, “Meditazioni e procedure di autoipnosi per il riequilibrio”.
Il Capitolo 7, “Esempi di trance per le tue registrazioni”, presenta testi di autoipnosi da utilizzare nella propria pratica o per le proprie registrazioni.
La parte quarta, Autoipnosi per il dolore psicofisico, comprende i Capitoli 8 e 9. Nell'ottavo Capitolo, “Autoipnosi e dolore”, si trovano gli approcci più efficaci al superamento del dolore utilizzati da numerosi terapeuti e ipnotisti tra i più esperti e conosciuti.
Il nono Capitolo, “Autoipnosi per dolori specifici”, permette di applicare l'approccio di autoipnosi più adatto alle diverse problematiche, per espandere sempre di più la propria capacità di gestire il dolore. La terminologia e il linguaggio sono stati semplificati per essere comprensibili anche a un pubblico profano. Il materiale presentato è piuttosto ampio. Per facilitarne la consultazione sono stati introdotti consigli sull'utilizzo di specifiche procedure a seconda delle diverse problematiche e segnalazioni di approfondimento che rimandano ad altre parti del testo che presentino analogie con l'argomento trattato.
Ci proponiamo di guidare il lettore a sviluppare un approccio il più possibile autonomo e creativo nel coinvolgere l'inconscio a lavorare per il proprio benessere. Un compendio presenta necessariamente un materiale vasto e articolato.
Come utilizzarlo? L'ipnosi è prima di tutto un'esperienza e qualcuno potrebbe preferire di tralasciare i primi capitoli e andare direttamente agli esercizi pratici, per approfondire le basi teoriche in un secondo momento. Altri amano capire innanzi tutto la teoria e la storia, e poi addentrarsi nella sperimentazione. Entrambe le strade sono valide, purché nel tempo si prenda visione di tutto il materiale.
Questo permetterà infatti una comprensione più profonda del potere dell'inconscio e dell'interdipendenza di corpo, mente e spirito, e potrà offrirti spunti per sviluppare la tua creatività unica e personale.
Naturalmente se nel frattempo hai un attacco di dolore o un malessere interiore, dopo aver preso tutte le misure mediche che ti sembrano adeguate, applica la tecnica che ti sembra più adatta per la tua situazione.
Risolta la situazione contingente, continua poi nella lettura e nella sperimentazione.
A proposito delle tecniche, siano esse di meditazione o di gestione del dolore, potrai notare che alcune sono più adatte alla tipologia di malessere che ti affligge, altre ti attraggono o ti incuriosiscono anche se forse non sembrano adatte al tuo caso. Il consiglio è di provare prima quelle che ti sembrano più utili o che ti attirano, e poi tutte le altre, variandole a tuo piacere per adattarle al tuo caso. Alcune di queste tecniche, infatti, saranno veramente efficaci per te e altre meno, e non puoi saperlo finché non le provi.
Prima di mettersi a sperimentare le pratiche presentate nei Capitoli 8 e 9 è consigliabile aver fatto pratica con le istruzioni per l'autoipnosi del Capitolo 4, per poter sviluppare le proprie capacità di rilassamento e contatto con l'inconscio e avere i risultati migliori.
Il nostro successo nell'utilizzo dell'autoipnosi per la gestione del dolore dipende dalla pratica e non è altro che uno dei tanti processi di apprendimento che abbiamo affrontato con successo nella nostra vita, molto più facile di imparare a camminare, correre, andare in bicicletta, leggere e scrivere, per esempio.
All'inizio della pratica dell'autoipnosi si consiglia di operare unicamente per migliorare la propria capacità di rilassamento.
La tensione muscolare preme sulle terminazioni nervose e aggrava la percezione del dolore. Vivere abitualmente in uno stato di stress induce la mente a ingigantire le difficoltà e a indulgere nelle paure, causando così un aumento della tensione. Già soltanto imparare a espandere il rilassamento permetterà di rilasciare una grossa fetta di malessere e porterà molti benefici. Soltanto dopo aver ottenuto una certa profondità nel rilassamento sarà opportuno passare ad applicare tecniche più specifiche per intervenire sulla percezione del dolore.
Può essere utile tenere un quaderno e annotare com'è andata la sperimentazione: l'entità del malessere di partenza, le sensazioni provate, se hai avuto beneficio e per quanto tempo, come si sta trasformando il tuo spazio interiore e la tua percezione ecc. così da poter fare poi dei confronti e concentrarti sulle tecniche risultate più efficaci.
Dopo aver approfondito la tua capacità di rilassamento, fai una lista dei diversi problemi, siano essi emozionali o fisici, su cui vuoi lavorare, dai più lievi a quelli più acuti. Inizia a fare pratica con i più lievi, quelli con cui sei certo di poter avere la più alta possibilità di successo e, quando avrai acquisito maggior dimestichezza, prosegui con le voci più impegnative della tua lista. Verificare di essere in grado di comunicare con il tuo inconscio e assicurartene l'aiuto ti trasmetterà entusiasmo e fiducia, e in ogni caso è meglio iniziare con ciò che è più facile e confrontarsi con gradi più alti di difficoltà una volta recuperata esperienza e abilità.
Ricorda che la comunicazione con l'inconscio è un processo di apprendimento che esige da parte tua onestà, sincerità e dedizione.
Se la tua Mente Inconscia percepirà la sincerità del tuo sentimento e l'intensità del tuo impegno, potrà essere molto più disponibile a collaborare.
Le tecniche presentate sono piuttosto semplici e, una volta comprese nelle linee essenziali, puoi presentarle all'inconscio con parole tue. È la tua Mente Inconscia, quindi risponderà particolarmente alle tue parole, alle tue immagini, a ciò che costituisce la tua mappa interiore. Quando sarai un po' più esperto, sentiti quindi libero di cambiare e variare il materiale qui presentato se questo ti aiuta a stabilire un migliore contatto con il tuo inconscio.
In ogni caso è necessario ricordare di rispettare la regola di parlare al tuo inconscio sempre in termini positivi. Nel Capitolo 4, troverai notizie più specifiche in proposito, e indicazioni su come utilizzare i testi presentati per prepararti delle registrazioni; potrai così facilitare il tuo lavoro con l'inconscio sui temi che ti interessano. Praticamente tutti i testi in corsivo possono venire utilizzati a questo scopo.
Se per le tue particolari condizioni non ti è possibile preparare delle registrazioni, può essere utile farti leggere da qualcuno, con voce lenta e tranquilla, il testo che fa al caso tuo, oppure leggerlo spesso tu stesso, in uno spazio quieto e rilassato. Anche per quanto riguarda molte meditazioni del Capitolo 4, potrà essere utile utilizzare i testi per prepararti delle registrazioni che ti guidino nelle diverse fasi della meditazione.
Spesso viene chiesto se la comunicazione con l'inconscio nell'autoipnosi debba essere interiore e silente, oppure ad alta voce. Questo dipende dalla tua capacità di restare presente al tuo processo; naturalmente è bene poter presentare tutte le richieste prima di scivolare nel rilassamento profondo, così mentre riposi la Mente Inconscia può lavorare per te. Se nel tuo rilassamento senti che potresti addormentarti senza portare a termine quello che vuoi dire, allora parla a un volume abbastanza alto da sentire la tua voce. Questo ti aiuterà a rimanere cosciente abbastanza a lungo da completare la tua comunicazione con l'inconscio.
Visualizzare, anche se non indispensabile, si è rivelato molto utile per ottenere i risultati desiderati e senza dubbio potenzia l'efficacia e la qualità dell'autoipnosi. Se per te è difficile visualizzare o immaginare, esercitarti per migliorare questo canale di percezione sensoriale può essere molto importante. Questo potrebbe infatti permetterti una percezione della realtà molto più ricca e articolata, a livello sia conscio sia inconscio. Nelle persone vista, udito, percezione tattile ed emozionale, olfatto e gusto sono attivi in diverse percentuali. Più canali sensoriali sono presenti e ben funzionanti, più diventa facile e veloce per l'inconscio trovare soluzioni ai problemi.
Nel Capitolo 4 potrai trovare specifici esercizi per allenare la tua capacità di visualizzare.
Scritto da Vincenzo il 12/07/2020