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L'arrivo di un bambino fa sorgere nuove domande. Non c'è aspetto della vita quotidiana sulla quale la fragilità del neonato non getti la luce di una nuova consapevolezza. Accade anche per il cibo. Mai, come nei primi mesi della vita dei nostri bambini, saremo altrettanto attenti alla qualità degli alimenti che compriamo. Questa attenzione può diventare il primo gradino di un modo ecologico di porsi nei confronti del mondo che ci circonda, e anche il primo passo verso un percorso educativo attento all'altro, alla ricchezza offertaci dalle tante diversità.
Questa la convinzione che ha sostenuto l'autrice nel suo viaggio nel mondo dell'alimentazione infantile: dal latte di mamma alla tavola di famiglia, dalle prime pappe alla cucina vissuta come entusiasmante laboratorio, il libro ci porta fra ricette, consigli e ricordi di donne provenienti da differenti parti del mondo.
Un viaggio interculturale, compiuto senza mai dimenticare i princìpi di un'alimentazione attenta alla salute. Nostra, ma anche degli altri e della Terra che abitiamo.
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Il passaggio da un’alimentazione lattea a una che comprende anche cibi solidi è una tappa fondamentale nello sviluppo naturale del bambino. Ma da alcuni decenni, lo svezzamento del proprio bambino viene vissuto da molti genitori con ansia e spesso con frustrazione.
Come il parto e l’allattamento al seno, anche lo svezzamento è stato inglobato in quel processo di medicalizzazione che ha reso la gestione di questi processi fisiologici uguale a quella dei processi patologici. Prescrizioni rigide e standardizzate uguali per tutti i bambini espropriano di fatto i genitori da competenze che per secoli, e ancora oggi in molte culture tradizionali, sono appartenute solo a loro. Il passaggio all’alimentazione con cibi solidi è infatti un fatto culturale, che cambia di paese in paese. Niente ci caratterizza più di quanto mangiamo e il mangiare può esser anche un ponte: tra madre, padre e bambino, ma anche tra persone di origini etniche diverse.
Nella nostra cultura la parola svezzamento evoca qualcosa di spiacevole: togliere il vezzo, togliere il piacere. In realtà passare da una dieta esclusivamente lattea a una a base di altri cibi può e deve essere un piacere: il piacere di assaggiare, gustare e annusare che nasce dall’esplorazione e dalla scoperta da parte del bambino delle sue nuove competenze e capacità, che gli permettono di entrare in relazione con il mondo esterno.
In un momento così delicato bambini e genitori meritano di essere sostenuti e incoraggiati ad essere protagonisti attivi e non passivi. Invece, spesso lo svezzamento è ridotto alla prescrizione su carta intestata di una ricetta di brodo vegetale standardizzata e prestampata, che viene consegnata ai genitori a una età che cambia a seconda del pediatra, ma per lo più ancora al 3° o 4° mese di vita, e nella quale frequentemente vengono inseriti cibi industriali (omogeneizzati, liofilizzati e formaggini) piuttosto che cibi preparati in casa.
La creatività, la propria cultura di origine o il mettere in campo le proprie capacità culinarie, vengono completamente frustrate: il cibo deve essere preparato come si prepara una medicina e se quel cibo non piace, come una medicina i genitori si sentono obbligati a somministrarlo con le buone o con le cattive.
Maria Montessori diceva che il bambino è un soggetto, non un oggetto, che chiede ai genitori, agli educatori e ai pediatri di togliere gli ostacoli al suo libero sviluppo. Il libro di Sara Honegger, coerentemente con questo principio, non ha la presunzione di dire ai genitori “come si fa”, ma promuove, sostiene e rafforza le loro competenze e quelle dei loro bambini in un processo di facilitazione e non di imposizione. Facendoci conoscere ricette di altre culture da proporre ai bambini più piccoli per aiutarli a conoscere e ad apprezzare cibi e sapori, favorisce l’autonomia e l’autostima. Non propone infatti un solo modello, ma tante esperienze di madri all’interno delle quali i genitori possono riconoscersi, trovando quella più vicina al loro sentire e al loro bambino.
Ritengo che questo libro sarà di grande aiuto non soltanto ai genitori, ma anche agli educatori degli asili nido e a tutti quei pediatri attenti a promuovere la salute dei loro piccoli pazienti, come pure le competenze e la fiducia in se stessi dei loro genitori.
Dott. Franco De Luca
Pediatra, Presidente del Centro Nascita Montessori
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Prefazione, di Franco De Luca
Un nuovo ospite
1. Mangiare sano, mangiare tutti
Sguardi sul cibo
Cambiare abitudini
Ri-fare la spesa
2. Intorno alla nascita
Un ventre tondo tondo
Il parto e le altre donne
3. Non di solo latte…
Dalle parole ai fatti
Nessuno escluso
4. All’ombra della pappa
Paese che vai, svezzamento che trovi
Quando iniziare?
La prima pappa
Quanta pappa dare?
Qualche nuovo sapore
Dalle creme agli gnocchi
Seno addio…
5. A tavola tutti insieme
Una ricca colazione
In attesa del pranzo e della cena
Reimpostiamo il pranzo
Un cereale al giorno
E di merenda?
Il cibo è un problema?
6. La cucina laboratorio
Un luogo di cose vere
Quando fa freddo…
Quando fa caldo
Il laboratorio del cucinare
Quando si ha poco tempo
Quando si ha voglia di festeggiare…
Il momento dei saluti
7. Qualche ricetta di base
Letture consigliate…
Sguardi poetici e critici
Intorno alla nascita
Sguardi educativi
Sull’allattamento
Sull’alimentazione
Indice delle ricette
Indice
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Pagine: 620, Formato: 17x24, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Nuova Ipsa Editore, Prezzo 57,00 €
Pagine: 304, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Macro Edizioni, Prezzo 8,25 €
Pagine: 384, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Salus Infirmorum, Prezzo 19,86 €
Pagine: 152, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Bis Edizioni, Prezzo 5,25 €
Scritto da Vincenzo il 12/07/2020
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