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Cura e traduzione di Flavio Giacomantonio Edizione integrale con testo inglese a fronte
Giulio Cesare (1599) fu composta nel difficile periodo di transizione tra un’età dominata dalla tradizione aristotelica e tolemaica a una nuova, segnata dalle idee di Copernico, Bacon e Galileo e attraversata da fermenti di democrazia. È la prima delle tre tragedie ispirate alla storia di Roma. Seguiranno Antonio e Cleopatra (1606/7) e Coriolano (1607/8). L’opera, che prelude alla grande stagione di Amleto, Otello, Macbeth, Re Lear, è imperniata sul conflitto tra fautori del governo di uno e sostenitori della repubblica, fra le ragioni del tiranno “buono”, cui dà voce Marco Antonio, e quelle dei tirannicidi.
Non esiste, in Giulio Cesare, un protagonista convenzionale: Cesare, Bruto, Cassio, Antonio, Ottavio sono solo simboli che operano in funzione dello scontro delle ideologie. In tal senso, Antonio è il vendicatore di Cesare, il fantasma rappresenta la continuità del cesarismo e Ottavio ne è l’erede. Questa tragedia ha conosciuto anche una celebre trasposizione cinematografica in cui Marlon Brando interpretava magistralmente il ruolo di Antonio. «Amici, romani, concittadini, prestatemi orecchio: io sono qui per seppellire Cesare, non per celebrarlo. Il male che l’uomo compie vive oltre la sua morte; il bene è spesso sotterrato con le sue ossa. Lo stesso sia per Cesare.»
Scritto da giorgio il 02/02/2022