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Il manuale più completo per respirare e vivere meglio, grazie alle rivoluzionarie scoperte del prof. Buteyko e di altri illustri scienziati russi
Vuoi mettere fine alla tua schiavitù dai farmaci, ma sei asmatico e non sai come fare? Hai disturbi legati al respiro, hai provato tante terapie ma non hai ancora risolto il problema?
Allora il metodo Buteyko sarà per te una rivelazione. è tanto semplice quanto efficace.
Basandosi sulle ricerche realizzate dagli scienziati sovietici sulla respirazione degli astronauti e sulla composizione dell’aria nelle capsule spaziali, il prof. K. P. Buteyko ha messo a punto un programma pratico di esercizi veramente efficaci e rivoluzionari proprio per migliorare la respirazione e portarla allo stato ottimale.
Hai sempre pensato che per ossigenare meglio il tuo organismo sia sufficiente far entrare una quantità maggiore di aria nei polmoni? Non è così! Bisogna invece riequilibrare i livelli di ossigeno e anidride carbonica nel nostro organismo tramite alcuni esercizi che si possono comodamente fare anche a casa propria.
Ma come sapere se respiriamo già correttamente oppure no?
Grazie ad un semplice test ideato dal Dr. Buteyko si possono valutare le condizioni della nostra respirazione, e, se non sono ottimali, col Metodo Buteyko è possibile in pochi mesi riprendere nelle nostre mani il controllo del nostro respiro e di tutte le funzioni fisiologiche che da esso dipendono...
Oltre ad essere un metodo praticato con ottimi risultati per la cura dei molti problemi respiratori di bambini e adulti, si è rivelato di grande efficacia anche per migliorare le prestazioni sportive.
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Presentazione
Premessa dell'autrice
Introduzione
PARTE I - LE BASI TEORICHE E SCIENTIFICHE DEL METODO BUTEYKO
Capitolo 1 - Il respiro come si svolge
Capitolo 2 - Il dott. Buteyko e le basi scientifiche del suo metodo
Capitolo 3 - L'asma
Capitolo 4 - Problemi di salute diversi dall'asma
PARTE II - LA PRATICA DEL METODO
Capitolo 1 - Le premesse
Capitolo 2 - I test pratici
Capitolo 3 - Modificazione/rieducazione/rimodellamento delle abitudini respiratorie
Capitolo 4 - Gli esercizi
Capitolo 5 - Il metodo Buteyko per i bambini
Capitolo 6 - Riassunto: una ricapitolazione del metodo di esercizi Buteyko
Capitolo 7 - Altri aspetti pratici del metodo Buteyko
Capitolo 8 - "Testimonianze"
PARTE III - LA RESPIRAZIONE E IL MOVIMENTO FISICO
Capitolo 1 - Movimento e ritmo, onde e frequenze
LINKS, INDIRIZZI
BIBLIOGRAFIA GENERALE
Nel 1999, anche se la mia attività professionale si svolgeva in un settore (la diplomazia, in giro per il mondo) del tutto diverso da quello della medicina, mi ero sentita in dovere di diffondere al più presto anche in Italia la conoscenza dei benefici che potevano derivare, per l’asma ed altre malattie, dalle scoperte del dott. Buteyko sulla respirazione.
Queste scoperte, note e riconosciute da molti decenni nei Paesi dell’ex Unione Sovietica, erano, infatti, state sperimentate e trovate efficaci anche in Australia, Nuova Zelanda e Gran Bretagna, mentre in Italia erano ancora del tutto sconosciute. Dopo aver studiato il suo metodo di respirazione con l’organizzazione australiana all’epoca più qualificata, avevo scritto i primi due libri in italiano sull’argomento (Vivere di più respirando di meno 1999 e Attacco all’asma 2002, pubblicati dalla casa editrice B.I.S., e mi congratulo con il suo direttore, Roberto Romiti, per il coraggio dimostrato nel pubblicare, otto anni fa, quando quasi nessuno aveva ancora sentito parlare di Buteyko, questi libri che andavano contro tutti i “luoghi comuni” diffusi in materia di respirazione!). Avevo poi fondato l’Associazione Buteyko-Italia e formato i primi istruttori italiani del metodo Buteyko. Già in quegli anni mia figlia Fiamma Ferraro, che all’epoca aveva appena conseguito la laurea in medicina in Irlanda, mi aveva aiutato nella revisione del contenuto medico dei libri.
Nonostante un certo scetticismo (normale in una studentessa in medicina appena laureata, portata a pensare che “se questo metodo fosse efficace per la salute ne avrei sentito parlare nei miei studi universitari; poiché non me ne hanno parlato all’università vuol dire che si tratta di un metodo privo di riscontri scientifici e che non serve a nulla”), Fiamma aveva per fortuna conservato una mentalità aperta e, dopo aver letto e revisionato i miei libri, aveva pensato che valesse comunque la pena di mettere alla prova il metodo – con le dovute cautele – in alcuni pazienti asmatici refrattari ad altri trattamenti. I successi che è riuscita a conseguire in questi ed altri successivi pazienti e i risultati degli approfondimenti che ha effettuato sulla letteratura medica l’hanno poi indotta ad applicare e perfezionare sempre di più questo metodo e nel 2003, quando ho lasciato il nostro paese per andare a lavorare in Germania, ha preso in mano le sorti del “movimento Buteyko” in Italia, agendo come consulente medico dell’Associazione Buteyko-Italia, redigendo il notiziario dell’Associazione “Notizie Salutari”, formando nuovi istruttori, scrivendo articoli e soprattutto facendo del metodo Buteyko uno strumento essenziale della sua attività medica. Dopo alcuni anni di applicazione pratica del metodo in molti suoi pazienti, Fiamma offre ora, in questo nuovo libro, un ulteriore approfondimento della tematica “buteykiana”, in cui sono nuovamente prese in considerazione, da un punto di vista rigorosamente scientifico, le basi teoriche del metodo, ed in cui sono soprattutto spiegati e perfezionati, in base alla sua esperienza con molti pazienti, gli esercizi pratici.
Spero che questo nuovo libro darà un impulso ancor maggiore alla diffusione anche nel nostro paese delle scoperte del dott. K.P. Buteyko, di eccezionale valore per la salute, non solo degli asmatici.
Ho sentito parlare del dott. Buteyko per la prima volta a 13 anni, a Dublino nel 1986.
Una sera mia mamma, tornando da un ricevimento all’Ambasciata del Belgio, mi aveva raccontato che in una signora, durante il ricevimento, si erano presentate le avvisaglie di un serio attacco d’asma. In attesa dell’ambulanza, subito chiamata, un diplomatico dell’Ambasciata dell’Unione Sovietica si era avvicinato alla signora in questione, le aveva detto qualcosa che mia mamma non aveva sentito, l’aveva fatta respirare in modo strano e le avvisaglie dell’attacco erano passate, tanto che l’ambulanza, non più necessaria, era stata disdetta. Mia mamma, da sempre interessata alle tematiche riguardanti la salute, aveva chiesto con grande curiosità al suo collega dell’ambasciata sovietica cosa avesse fatto fare alla signora in questione per farle passare l’attacco e il diplomatico aveva accennato appunto a come nel suo Paese l’asma venisse contrastata con il metodo di respirazione scoperto da un medico di Kiev, “un certo dott. Buteyko”.
Mia mamma aveva all’epoca cercato di saperne un po’ di più su questo “dott. Buteyko”, ma poco dopo il diplomatico sovietico era tornato a Mosca, l’Unione Sovietica si era sfaldata e nessuno in Occidente aveva mai sentito parlare di questo medico. Solo nel 1997-98, quando le scoperte del dott. Buteyko iniziarono a diffondersi in alcuni paesi di lingua inglese, e grazie alla straordinaria fonte d’informazione costituita da Internet, mia mamma potè riprendere e approfondire l’argomento, sul quale scrisse poi libri.
Nel frattempo avevo iniziato, nel 1992, i miei studi di medicina all’Università di Dublino e già allora uno degli argomenti che mi interessavano di più era quello della respirazione, e per respirazione non intendevo tanto le varie malattie respiratorie ma piuttosto il ruolo generale della respirazione nell’organismo. Quando però cercavo una risposta alla domanda: «Qual è il modo migliore di respirare per restare sani?», la risposta che ottenevo sia dai libri che dai professori era, in sostanza, che il nostro modo di respirare in un dato momento è automaticamente quello ottimale per la situazione in cui l’organismo si trova, e che non possiamo-dobbiamo fare nulla per cercare di cambiarlo.
Qualcosa in questa risposta già allora non mi convinceva del tutto. Tuttavia solo dopo alcuni anni, dopo essermi documentata sugli studi fatti da Buteyko, ho scoperto che i miei dubbi erano più che fondati: se è vero infatti che il modo di respirare è strettamente collegato e dipende dalle nostre condizioni di salute, è in molti casi anche vero il contrario, e cioè che le nostre condizioni di salute dipendono dal nostro modo di respirare.
Nella prima parte, quella teorica, di questo libro, viene appunto messo in evidenza questo stretto collegamento reciproco tra salute e modo di respirare. La seconda parte, è invece, dedicata alla pratica del metodo Buteyko, che ho avuto la fortuna di poter approfondire con i migliori specialisti medici in materia, e che è ormai divenuta una parte essenziale ed imprescindibile della mia attività medica di ogni giorno.
Proprio a seguito di questa mia esperienza con i pazienti, ai quali va tutto il mio ringraziamento, ho cercato di semplificare al massimo la pratica degli esercizi, per renderli più accessibili ed integrabili nella vita quotidiana.
Questo interrogativo che il famoso medico dell’antica Grecia si pose duemila anni fa, ancora non ha trovato risposta, o meglio, alcune risposte ci sono, ma molti, anche negli ambienti medici, le ignorano.
Questo libro, che avete iniziato a leggere, espone delle conoscenze fondamentali sul respiro, tra le quali soprattutto le scoperte/riscoperte fatte fin dal 1950 nell’ex Unione Sovietica dal medico K.P. Buteyko. Queste scoperte, se più conosciute, potrebbero dare una svolta vitale per il mantenimento o riacquisto della salute e per la guarigione non solo dall’asma (che sta dilagando in modo esponenziale) ma anche di una parte delle malattie croniche odierne, contro le quali la medicina non ha ancora trovato armi veramente efficaci.
Anche se cerco di scrivere in un linguaggio facilmente comprensibile ed evitando il “gergo” medico-professionale, tutto quello che scrivo è basato su precisi riscontri scientifici, dei quali indico le fonti e, in linea subordinata, anche sulle mie dirette constatazioni e sui risultati che ho riscontrato sui miei pazienti negli ultimi anni.
Se si parte dalla constatazione fondamentale che tutti i processi vitali dell’organismo hanno bisogno, per funzionare, di un adeguato apporto d’ossigeno, appare evidente come, quando non vi è un’ossigenazione sufficiente, tutti questi processi vitali ne risentano. Quando la produzione d’energia, per la quale è indispensabile l’ossigeno, è scarsa, tutti i sistemi fisiologici sono compromessi. Anche l’equilibrio acido-base e quello elettrolitico sono influenzati dal respiro. In particolare il cervello, che non può resistere senza danni per più di pochi minuti senza ossigeno, ha un continuo, ininterrotto bisogno di un rifornimento di una quantità d’ossigeno più che proporzionale rispetto al suo peso. Si dovrebbe quindi supporre che la medicina abbia dedicato una priorità massima alla ricerca dedicata al funzionamento dei meccanismi respiratori ed ai modi per ottimizzarli. Purtroppo, invece, la stragrande maggioranza della ricerca in campo medico è ormai finanziata dalle grandi industrie farmaceutiche, che non hanno interesse a sostenere delle ricerche sui meccanismi della respirazione e sul modo per ottimizzarli, senza necessità di farmaci. Inoltre, proprio il fatto che il modo di respirare influisce sulla salute di tutto l’organismo e quindi su tantissime malattie, è uno svantaggio quanto all’effettuazione di sperimentazioni e ricerche, in un mondo medico in cui ogni specialista dedica la sua attenzione in modo quasi esclusivo al suo campo di specializzazione. Un detto sarcastico che circola è che “si sa sempre di più su parti sempre più piccole del corpo umano; continuando così, tra un po’ si saprà tutto su niente!”.
Nei primi decenni del 1900, si stavano iniziando a delineare alcune scoperte molto interessanti quanto all’influenza sulla salute dell’ossigeno, dell’anidride carbonica e del modo di respirare. Numerosi scienziati, i cui lavori sono stati poi ripresi, sintetizzati ed approfonditi da K.P. Buteyko, avevano effettuato delle osservazioni importanti in questo campo.
L’avvento dell’era degli antibiotici e l’idea che contro ogni malattia vi sia un preparato farmaceutico hanno purtroppo fatto quasi svanire questo filone di ricerca. Urge riprenderlo e il punto di partenza migliore per questa ripresa è, a mio avviso, costituito dal lavoro di K.P. Buteyko, che nei Paesi dell’ex Unione Sovietica ha consentito nei decenni scorsi la guarigione di migliaia di persone, e dal 1985 è stato raccomandato dal sistema sanitario pubblico dell’URSS. Su questo trattamento, come vedremo, sono state effettuate anche nell’Europa Occidentale, in Australia ed in altri Paesi, delle sperimentazioni cliniche in doppio cieco, che ne hanno provato la straordinaria efficacia per l’asma.
L’ex URSS era sfuggita allo strapotere delle industrie farmaceutiche ed aveva approfondito quindi anche altri sistemi terapeutici (dall’uso dell’elettricità a quello del magnetismo ecc.). In particolare aveva approfondito la tematica del respiro, studiando tra l’altro la respirazione degli astronauti durante le missioni spaziali, la miglior possibile composizione dell’aria nelle capsule spaziali, e la respirazione dei piloti d’aerei e nei sottomarini durante la guerra e nel periodo della guerra fredda. In questi studi, un ruolo è stato svolto anche dai tradizionali collegamenti e dalla vicinanza di questo Paese con la Cina e l’India, nella cui medicina tradizionale il ruolo del respiro è stato approfondito molto più che da noi.
Ecco cosa dice lo stesso Buteyko sul suo metodo (nella sua presentazione del libro scritto da Alexander Stalmatsky, uno degli istruttori Buteyko che, emigrato in Australia, vi ha, tra i primi, diffuso il metodo, collaborando poi con la celebre clinica inglese di medicina alternativa “Hale Clinic”): «Il 7 ottobre 1952 mi è accaduto di essere il primo scienziato al mondo a scoprire la causa più importante di una serie di malattie dei sistemi respiratorio, ormonale, cardiovascolare e nervoso, malattie che erano incurabili con la medicina moderna. Quarantacinque anni di ricerca scientifica e di lavoro pratico con il mio metodo (conosciuto in Occidente come il “metodo Buteyko”) mi consentono di sostenere che questo metodo di trattamento privo di preparati farmacologici è del tutto innocuo ed è incomparabilmente più efficace delle tradizionali terapie farmacologiche contro molte malattie croniche, in particolare contro l’asma. Le sperimentazioni cliniche fatte sul mio “metodo” per il trattamento dell’asma (in Russia nel 1968 e 1981 ed in Australia nel 1994-95) hanno consentito di ottenere risultati mai visti precedentemente ed hanno provato l’esattezza delle osservazioni che avevo fatto quarantacinque anni prima… Spero che tra breve un istruttore Buteyko si troverà ovunque e che il mio trattamento sarà disponibile per tutti. Mosca, luglio 1997».
Dieci anni dopo, nonostante le ulteriori sperimentazioni scientifiche fatte in Nuova Zelanda e Gran Bretagna, che hanno confermato i risultati favorevoli visti in Australia nel 1994, questo auspicio non si è ancora avverato, anche se in Gran Bretagna, durante le discussioni in Parlamento è stata ripetutamente chiesta la messa a disposizione di questo metodo per gli asmatici da parte del servizio sanitario pubblico.Prima di parlare più a fondo di K.P. Buteyko e del suo metodo, vediamo l’argomento fondamentale del respiro.
Scritto da giorgio il 02/02/2022