Bruno Tinti è un ex magistrato, giornalista e scrittore. Entrato in magistratura pochi giorni dopo aver compiuto 25 anni, prende subito servizio a Torino. Dopo qualche anno in tribunale, diviene prima giudice istruttore e poi pubblico ministero, ruolo che continua a svolgere fino a quando lascia la magistratura. Nel 1982 comincia a occuparsi di reati tributari, societari e fallimentari; coltiva questa specializzazione per tutta la sua vita professionale e infatti, come procuratore aggiunto, è a capo del pool specializzato in diritto penale dell’economia. In questo settore si occupa di indagini di rilevante spessore, tra cui quelle relative al caso Telekom Serbia. Si specializza anche in informatica giudiziaria ed è, dal 1995 al 2008, referente informatico per il ministero della Giustizia presso la Corte d’appello di Torino. Tra il 1995 e il 2000 è professore a contratto presso l’Università del Piemonte Orientale, dove tiene un corso di Diritto penale tributario. Tra il 1992 e il 2000 è presidente, in successione, di tre Commissioni ministeriali per l’elaborazione di una nuova legge penale tributaria che sostituisca la legge 516/82; il parlamento italiano approverà la nuova legge con modifiche tali da snaturarne completamente l’impianto, sì da renderla del tutto inefficiente.
Lo trovi anche in: Economia e Finanza - Libri
"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva" - Articolo 53 della Costituzione italianaUn patto scellerato. Quello tra lo Stato e gli evasori. Se il 93 per cento del totale del g... continua
Pagine: 176, Tipologia: Libro cartaceo,
Editore : Chiare Lettere
Momentaneamente
non disponibile
12,00 €
Scritto da Vincenzo il 12/07/2020